Il mattino seguente mi sveglio attorno alle undici. Il sole splende attraverso le tende e illumina la stanza. Sbadiglio e mi stiracchio un po' le gambe e le braccia mentre prendo il telefono. Mia mamma mi ha chiamato un po' di volte e avverto una sensazione di colpevolezza all'altezza dello stomaco, apro il messaggio che mi ha inviato. Mi sono dimenticata di avvisarla che sono atterrata sana e salva quindi decido di fare FaceTime con lei. Là sono le cinque del pomeriggio, dovrebbe riuscire a rispondermi. La sua faccia appare sullo schermo e posso sentirla rilasciare un respiro di sollievo.

"Grazie a Dio stai bene Maya. Ci hai davvero fatto preoccupare." Sorrido leggermente.

"Scusa mamma, ma quando ho ripreso i bagagli c'era questo tizio che reggeva un cartello con il mio nome sopra ed è stato troppo divertente e poi mi ha portato in hotel, mamma ho la camera più bella in assoluto, riesco perfino a vedere la pista da qui, e poi quando sono uscita per un po' a vedere la zona ho comprato qualcosa, poi sono andata a dormire, mi sono svegliata per la cena e poi dopo aver camminato verso il circuito sono tornata di nuovo a dormire." Sento mia mamma sogghignare mentre straparlo.

"È tutto a posto tesoro. Sono contenta di sapere che stai bene. Che fai oggi?"

"Vado ad esplorare ancora un po' la città e poi guarderò la conferenza stampa." La informo. "Non vedo l'ora di domani, vedrò il mio adorato Charles Leclerc e tutti gli altri." Mia mamma ride e scuote la testa.

"Ora ceniamo piccola, divertiti e non fare niente di pericoloso!"

"Certo mamma, ti voglio bene!"

"Anche io." Chiudo la chiamata ed esco dal letto. Indosso gli stessi vestiti della sera prima e mi trucco un po'. Pronta per fare colazione prendo lo zaino e rimetto dentro le chiavi, per ora non ho ancora perso nulla. Fischietto una canzone che ho in testa da un po' di tempo e che sta iniziando a farmi sclerare, ma ora, neanche quella canzone riesce a rovinare il mio mood. Mentre sto andando nella sala per fare colazione mi imbatto ancora in un paio di persone con le maglie della Ferrari e anche alcune con quelle della Mercedes. Decido di non farmi pensieri strani, sono solo dei fan incalliti, niente di strano. Prendo una ciotola con dello yogurt e alcuni cereali e mi siedo. Leggo qualche news sul telefono, qualche messaggio e qualche tweet poi ne posto uno dicendo quanto sono felice di essere qui.

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Il resto della giornata lo passo girando un po' per Melbourne e poi nella spiaggia che si trova vicino all'hotel. Amo la spiaggia e ci sono rimasta più del dovuto. Ora sto tornando in camera. La televisione è accesa e sta per iniziare la conferenza stampa. I ragazzi presenti sono Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton. Le prime domande riguardano le posizioni dei team e come hanno passato l'inverno.

Il primo episodio che mi fa sorridere e anche un po' ridacchiare è quando l'intervistatore del NOS chiede se al momento il prossimo campione del mondo è seduto a quel tavolo o è là fuori a parlare olandese. C'è qualche risata tra i giornalisti e Daniel si lascia scappare una risatina imbarazzata.

"Perché guardate me?" Chiede e io sogghigno. Questo ragazzo mi uccide. Viene chiesto a Lewis se vuole rispondere per primo alla domanda. Tutti e tre hanno un sorrisino imbarazzato stampato sulle labbra, non sapendo come rispondere.

"Non ho proprio una risposta da darle. Ha una domanda migliore?" Dice Lewis e guarda in direzione di Sebastian in cerca di supporto.

"Credo che tutti speriamo che sia seduto qui. È ovvio, no?" Risponde Sebastian per tutti e tre. Cambiano un po' la domanda, alla fine Sebastian e Lewis ci scherzano su facendo spuntare il sorriso raggiante di Daniel. Poi la domanda viene rivolta proprio a lui che se ne esce con una specie di indovinello.

"Ne aggiungeremo un nono a questo tavolo." Ha quello che sembra un sorriso soddisfatto in volto. Lewis e Sebastian invece si guardano perplessi, poi Daniel spiega.

"Tra di noi ce ne sono otto." Si riferisce ai campionati che hanno vinto, quattro da Lewis e quattro da Sebastian, che capiscono subito. Sebastian mormora qualcosa che non riesco a captare e poi mi concentro sulla prossima domanda. Dopo un po' chiedono a Sebastian quali sono le debolezze di Lewis.

"Credo che condividiamo la stessa debolezza di chiunque in questa sala. Tutti amano i pancakes, questa è la mia vera e unica debolezza." Dice Lewis dopo che Sebastian aveva dato una risposta diplomatica e non appena porgono la stessa domanda a Daniel questo sorride divertito.

"Di nuovo pancakes." Rido con le lacrime agli occhi. Non so perchè trovo tutto questo così divertente ma Daniel mi fa troppo ridere ed è senza dubbio uno dei miei preferiti.

Quando fanno una domanda riguardo l'Instagram di Kimi e chiedono se anche Sebastian si iscriverà al social io sogghigno. All'inizio risponde con due parole.

"Si e no. Queste sono le mie risposte." In sala stampa c'è silenzio per qualche istante. "Risposta finlandese, breve." Poi si ritorna al discorso social media e a Lewis si accende una lampadina.

"Credevo avessi qualche social!" Chiede leggermente sorpreso.

"No."

"Credo di seguire... qualcuno." Si guardano e ridono, io insieme a loro.

"Beh, chiunque tu sia, congratulazioni!" Esclama Sebastian e io scuoto la testa. Come si fa a non amare questi piloti? Come si fa a non amare lo sport in generale? Dopo un altro paio di domande si conclude la conferenza stampa, spengo la televisione e mi sdraio sul letto. Non vedo l'ora di domani.

No Matter What || TranslationWhere stories live. Discover now