'CODE: 2486' di DarkNogitsune

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Ora calmati Ginny e ragiona → Ora calmati, Ginny, e ragiona.

E così via.

- Verbi. La coniugazione dei tempi verbali è stata, forse, la cosa che ci ha fatto storcere di più il naso. Non esiste una parte congrua a tutte le altre; in svariati punti della narrazione – se non in quasi tutti – vi è "un salto temporale" da far venire capogiri. Il Consecutio Temporum è totalmente sballato e anche gestito a caso.

Si passa da una narrazione al presente a una al passato, poi di nuovo presente e poi di nuovo passato. La scelta per la storia è senza dubbio il presente, ma spesso e volentieri il tempo verbale cambia senza alcuna logica (ci sono dei ricordi passati, ma il passato non viene utilizzato unicamente per questi, sembra ci sia molta confusione e, in ogni caso, spesso viene usato un passato errato per descriverli), trasformando la narrazione al passato senza preavviso e, soprattutto, quando non ce n'è bisogno. Se volessimo rievocare un ricordo, usando per l'appunto un tempo diverso da quello che si sta utilizzando, porremmo senza dubbio "quella parte" in corsivo, cosa che qui non avviene, pertanto ci ritroviamo ancora più confusi tra quelli che sono ricordi e quelli che non lo sono. Questa cosa va avanti per l'intera storia. A un certo punto ci si fa un po' l'abitudine, ma è inevitabile sentirsi sballottati tra passato e presente mentre si legge, e questo non aiuta il coinvolgimento.

C'è una confusione totale per quanto riguarda l'uso dei verbi che rovina interamente la narrazione, e questo accade anche nella medesima frase, la quale inizia al presente e finisce al passato. Tanto che, quando al capitolo 26 per la prima volta non veniamo scombussolati tra imperfetto e presente, possiamo tirare finalmente un sospiro di sollievo. Giusto per questo capitolo, però: la confusione poi torna.

Tralasciando quasi l'intero primo capitolo, ti facciamo alcuni esempi:

mi invita a prendere l'ascensore. Dovevo schiacciare l'ultimo pulsante, a detta sua.

capisco il trucco, molto ingegnoso.
<<Siediti pure.>> Di fronte a me avevo

Annuisco senza tanta foga. Del resto, non mi sembrava una punizione tanto grave.

Non era male: l'aria, seppur viziata, è fresca

Ovviamente non possiamo elencare tutti gli errori di questo tipo dal momento che la storia ne è piena, quindi ci fermeremo qui.

Altri verbi coniugati male o errati:

Deglutisco(,) pensando che tocca a me → che tocchi a me

é → è

tenersi a mente → tenere a mente. Non è riflessivo

mori → morì

riuscì a captare (anche se è comunque il tempo verbale sbagliato, dal momento che dovrebbe essere "riesco") → riuscii (è prima persona)

- Altro. Usi i trattini nel modo sbagliato o, per meglio dire, usi i trattini sbagliati. Per rinchiudere degli incisi è necessario il trattino più lungo, chiamato lineetta, (es: –) e non il trattino breve che è utilizzato solamente per congiungere parole tra loro (es: baby-sitter)

Alcune frasi o termini sono scritti in maniera sbagliata:

Devo fare i compiti alla sera → Ora, convenendo che non si stia parlando di uno dei sonetti di Giuseppe Ungaretti, la composizione giusta della frase sarebbe: Devo fare i compiti la sera.

Un'incubatrice per verticale → qui siamo rimaste un po' perplesse poiché questa descrizione, buttata lì così, non ci fa proprio chiarire le idee su ciò che ci potremmo trovare davanti. Sappiamo cos'è l'incubatrice ma la frase potrebbe essere formulata diversamente e con maggiori dettagli; visto che è una storia con la presenza di macchinari e altri oggetti sofisticati, questi dovrebbero essere trattati con la giusta cura e "spazio".

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