Rossa

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Scrivo di te.

Lei, maglietta rossa, capelli biondi non pettinati;

nota:

i suoi ricci mi confondono.

É sempre in cerca di grammi, urla quando finisce.

Sento le urla come se fossero le mie.

Nessuno le sente, solo io e lei.

La famiglia, non ha mai pensato a noi.

Siamo la società sporca che i ribelli ripudiano.

Ma ci amiamo.

La vedo sempre dietro al fumo, con la mano sulla bocca vergine di paura.

Poi la vedo su quel motorino scassato percorrere il quartiere ed evitare le buche ed evitare i semafori ed evitare la vita comune che ci impone sempre la stessa immagine.

''Devi cadere in quella buca per poi sapere come rialzarti , devi fermarti a quel semaforo per partire piu forte di prima.''

No, lei non pensa in questo modo.

La sua non guida per le strade della non vita,

la sua sfrontatezza mi spinge ad amarla.

É cosi, senza fini nascosti, senza pensieri.

E poi urla.

A volte non si controlla.

A volte la trovo sul divano distesa, ubriaca ad intonare Gaber per poi scoppiare a ridere.

E ride, ride.

Nota:

il suo sorriso provoca il mio.

''Ora calmati'' gli ripeto.

Calmarsi..

come posso chiedere della calma alla pioggia che bagna i miei pensieri?

Che bisogno c'è di calmarsi?

''Io non ti amo'' gli continuo a dire a bassa voce;

ma lei sa che le mie negazioni sono le mie verità.

Ti giuro, ossessione che mi porto dentro di me, te, nuda sul letto.

Ti giuro, sniffare il tuo odore dalle tua labbra polvere di latte;

per poi chiederti ''Perchè scrivi il tuo nome sulla mia pelle?''

Inchiostro che non mi fa respirare,

assorbo le tue lettere

vomito nero , violentato dal tuo essere viva.

''Resta'' gli ricordo.

''Sono cosi scontato?''gli chiedo.

In una storia anomala come io sono anomalo non posso parlare di cose anomale.

Mi brucia la testa.

Sento la musica che mi calpesta,

non ti vedo più.

Dove sei tempesta?

Suoni , rumori , canzoni malate di cuori spezzati.

Rumori, balli, carezze in bilico, macchie di vino.

Suoni , snodata ,insanguinata, ti riscopro cambiata.

I capelli tuoi appassiti al raggio della luna,

tu,  triste su un lago di lacrime,

la tua pelle che un tempo mi dissetava ora è terra arida.

Ti hanno tolto la vita di dosso.

Ti hanno tolto anche la tua non vita che tanto amavi.

Non riesco, non posso e se anche volessi non ti ho più addosso,

il presente ha rimosso, te no.

Collasso.

Dannati..

Una taglio su una tela bianca, nulla più c'è nella sua anima.

Nota :

Ha gli occhi lucidi dal pianto eppure non piange.

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