Capitolo 10

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Dicembre, il mese più bello che possa esistere per me per il semplice fatto che si avvicina il natale.
Tra me e Riccardo le cose vanno abbastanza bene, ogni giorno vado da lui per le il mio libro e ho anche la scusa per rifugiarmi nelle sue braccia.
Da quando mio padre ha divorziato con mia madre si è voluta trovare un compagno, che per me è peggio di mio padre.
Abusa di me e mia sorella, ma per mia sorella penso sia una cosa normale visto che si vuole fare tutti.
Mi dispiace parlare così di lei, ma è la verità.

Mia madre questa cosa non la sa perché è presa dal lavoro ed io ovviamente mi rifugio da Riccardo.
Jason ed io ci siamo lasciati da poco, ha scoperto tutto perché qualcuno a scuola ha fatto la spia e non so chi possa essere ma chiunque sia lo devo scoprire.
Sono davanti alla porta di casa di Riccardo aspetto che mi apra mentre mi guardo attorno.
Apre la porta e lo abbraccio subito senza dire nulla.

«Piccola...che succede ?», mi accarezza i capelli e mi rilasso un po.

«Non c'è la faccio più.», le lacrime minacciano di uscire ma cerco di trattenermi.

Entriamo in casa e mi sediamo sul divano, Abbracciati.
Sto tremando come una foglia e ho solo bisogno di lui.
Del resto non mi importa nulla.

«Calmati, dimmi tutto»

Faccio un respiro e gli racconto tutto, ciò che ho accumulato in questi mesi...nel raccontare mi viene da piangere.
Non so come sto riuscendo a gestire tutto ciò, tutto questo.
Posa la sua mano sulla mia guancia accarezzandola, col pollice mi accarezza il labbro inferiore.

«non meriti tutto ciò...non lo meriti.»

La voglia di baciarlo avanza sempre di più, la voglia di essere toccata da lui è sempre più forte.
Mi avvicina di più scontrando i nostri sessi.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal quel momento magico.
La sua mano si posa sulla mia pelle scoperta dalla maglia e mille brividi percorrono il mio corpo.

«Ho bisogno di te. Adesso», sussurro ad un centimetro di distanza dalle sue labbra.

D'improvviso trovo le sue labbra sulle mie, aggiungo la lingua dentro la sua bocca stessa cosa fa lui.
Diamo via ad un bacio intenso e passionale, come solo noi sappiamo fare.
Mi muovo un po su di lui con le mani affondate nei suoi capelli morbidi.

«Non ho mai desiderato nessuno come te.»

A quelle parole sorrido sulle sue labbra.
Gli tolgo la maglia e mi distendono sul divano mentre mi mordo il labbro.
Se prima stavo male ora mi sento meglio, perché quando stiamo insieme tutto svanisce esistiamo solo io e lui.

****

Accarezzo il suo petto, sono avvolta nelle sue braccia così possenti, così uniche.
Le uniche braccia alla quale ho sempre voluto.
Il suo profumo mi avvolge.
Alzo il viso su di lui e lo guardo.

«Come fai ad amarmi così tanto ?»

«Beh perché sei speciale.
Sei unica.
Sei tutto.»

Sorrido e lo bacio.
Da terra prendo la sua maglia che mi arriva fino a metà coscia, infilo le mutande e gli prendo la mano segno per farlo alzare.

«Cuciniamo una pizza ?»

Mi guarda sorridendo, mi metto in mezzo alle sue gambe e lo bacio.

«Si.
E ti voglio sempre così sorridente.»

«Sei unico.»

Lo stringo ho forte e sorrido spontaneamente, quando sto con lui sorrido sempre, sono me stessa.

l'amore tra un'alunna e il proprio professoreWo Geschichten leben. Entdecke jetzt