Haunting the Beast

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La criptozoologia è una pseudoscienza dicono, non si basa su vere prove, ma solo su degli aneddoti. Studia creature di cui si ipotizza l'esistenza, senza però suffragare le teorie con fatti concreti. Coloro che si inerpicano in questi studi vengono bistrattati da tutta la comunità scientifica, ma io farà si che tutto questo cambi. Porterò ai miei colleghi prove così inconfutabili che non potranno fare altro che scusarsi e abbassare la testa. Questo è il mio obiettivo e sono disposto a tutto pur di realizzarlo. 

 
                 I boschi del Missouri non erano sembrati tanto inospitali con la luce del giorno, ma non appena era calata la notte, l'atmosfera era mutata: le fronde degli alberi salivano tanto in alto da oscurare il manto stellato, nascondendone la luce, i rami sembravano artigli protesi verso gli sventurati che si aggiravano in quell'angolo di mondo, pronti a intrappolare chiunque si avvicinasse troppo, e le nervature dei tronchi sembravano delineare volti iracondi. Il denso silenzio, rotto solamente da qualche sporadico canto di rapaci notturni, era una musica inquietante. L'allegro cinguettio del pomeriggio era solo un vago ricordo oramai, così come lo era il fruscio degli animaletti che saltellavano nascosti dal folto fogliame. Il buio aveva portato con sé una cappa di cupezza e quasi una sorta di soffio di morte.
 Si diceva che nell'ultimo periodo in quei boschi fossero sparite molte persone, ed in quel momento sembrava proprio di sentire il sussurro delle anime lì attorno.
«Inizio ad avere freddo. Non possiamo aumentare il fuoco?»
Domandò stizzito Chris stretto nel suo giubbotto di stoffa sintetica, le mani che strofinavano l'una sull'altra per crearsi quel minimo di calore sufficiente a non fargli saltare le dita congelate. Il giovane era uno dei due cameraman che si erano imbarcati nella folle impresa, ma il suo scetticismo ed il suo malumore non facevano bene alla spedizione.
«Assolutamente no.»
Rispose Jonathan, guadagnandosi un'occhiataccia dal ragazzo che aveva appena parlato. Jonathan invece, era il capo di quella folle missione suicida, un ventottenne di professione criptozoologo, un visionario. Era alto e allampanato, aveva uno sguardo sempre attento, e tanta voglia di rivalsa. Ed in quel preciso momento era inamovibile sulla questione del fuoco: aveva ripetuto sino allo sfinimento che serviva per attirare il wendigo che voleva catturare, ma non doveva essere abbastanza grande da spaventarlo e spingerlo a stare alla larga. Le fiamme erano l'unico punto debole della creatura, o perlomeno così si diceva nelle leggende che lo riguardavano.
Chris al diniego ricevuto fece per protestare di nuovo, ma suo fratello, il cameraman numero due, lo fermò posandogli una mano sulla spalla, scuotendo impercettibilmente il capo.
«Dicci ancora qualcosa su questa fantomatica creatura, Jj.»
Aggiunse poi il pacifista, rivolgendosi al capo. Bastò questo per accendere sul viso dello scienziato un'espressione di pura gioia.
«Il wendigo è una creatura straordinaria! – Esclamò tutto preso dall'entusiasmo, agitando un poco le mani. – Ci sono molte leggende su come ci si possa trasformare, alcuni dicono che succeda come per i licantropi, tramite un morso, ma io trovo molto più affascinante la teoria per cui si dice che sia figlio dell'inverno e della fame, e che ci si trasformi con un atto di puro cannibalismo.»
Chris sbadigliò senza nemmeno preoccuparsi di nasconderlo, tuttavia suo fratello Matt si protese in avanti con fare davvero interessato. Ascoltava Jonathan annuendo piano ad ogni sua parola, come se stesse memorizzando ogni piccolo particolare di quella spiegazione che di scientifico non aveva nulla. Le iridi azzurre e le ciocche biondo vivo risaltavano persino sotto la luce fosca del focolare appena accennato, e gli conferivano un'aura quasi inquietante.
«Si nutre appunto di carne umana. – Proseguì l'uomo di scienza. – Supera i due metri di altezza, ma il suo corpo pur essendo ricoperto di peli è praticamente scheletrico. Ha delle zanne spaventose e grandi artigli e pare possa imitare sia i versi degli animali che la voce umana.» «Wow... » Mormorò ironico Chris dal suo angolo, appoggiandosi meglio contro un tronco e socchiudendo gli occhi per riposare, sicuro che una creatura del genere non potesse esistere, e che Jonathan fosse completamente fuori di testa.
«Comprendo il tuo scetticismo e non pretendo che tu mi dia retta.» Lo rimbrottò quindi lo scienziato, senza però riuscire a nascondere il tono risentito.
 « Io ti credo. – Asserì invece Matt, guadagnandosi uno sguardo pieno di gratitudine da parte del moro oratore, ed un grugnito da parte del fratello. – Dimmi di più.»
«Ovviamente è anche un cacciatore straordinario e preferisce attaccare di notte, ma anche di giorno è temibile e la sua dote maggiore è la velocità. Si dice che sia così rapido da bruciare i suoi stessi piedi in corsa. Se vuole una preda è impossibile che essa gli sfugga!»
«Piedi che bruciano...» Commentò a quel punto Chris, scuotendo vigorosamente la testa. Non ci avrebbe creduto nemmeno se lo avesse visto con i suoi stessi occhi.

Haunting The BeastOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz