Capitolo 2

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Dopo aver fatto i controlli e dopo esserci imbarcati prendemmo posto sull'aereo,capitammo entrambi nella fila destra interna vicino al finestrino,su questo ci speravo amavo guardare  le nuvole adagiate sullo sfondo azzurro del cielo,solo che Junior,così mi aveva detto dopo esserci presentati,capitò tre file dietro rispetto alla mia postazione.

La durata del viaggio fu lunga ed estenuante ma non fu un gran problema,avevo tutto ciò che mi occorreva:libri,libri,libri e musica.Alla fine dell'attesa,quando arrivò il momento di tirare fuori le valigie dagli scompartimenti sulle nostre teste,persi l'equilibrio,come sempre del resto,cadendo all'indietro urtando forte con la schiena contro i sedili della fila affianco,fortunatamente Junior mi aiuto ad alzarmi e a prendere le valigie.

Quando uscimmo insieme dall'aeroporto,stavo per chiamare un taxi,quando si offrì di darmi un passaggio e io accettai volentieri,anche se non era molto prudente ,era sempre uno sconociuto.

Arrivammo alla sua lussuosa macchina,una  jeep nera con vetri oscurati.Mi aiutò a mettere le valigie nel cofano e mi aprì la porta.

-Allora dove si va?-disse appena chiuse lo sportello e si accingeva ad ingranare la marcia per partire dopo aver piggiato il pulsante dello 'start and stop'.

Presi il telefono dalla tasca dei jeans skinny,piggiando sull'icona delle note trovando l'indirizzo dell'appartamento che avevo preso in affitto insieme a Meg,una studentessa americana che mi aveva informata del suo arrivo in tarda serata.

-Al civico 57 dei palazzi che si trovano sulla spiaggia di Copacabana-lessi rapdamente l'indirizzo.

-Wow!Io abito al civico 68-esclamò sorpreso mentre girava abilmente il volante ad un incrocio.

-Che coincidenza-dissi presa alla sprovvista.

-Come mai qui in Brasile?-continuò con il suo interrogatorio girandosi verso di me facendo un gran sorriso.

-Sono all'ultimo anno  di università,mi laureo in portoghese,inglese e francese e devo dare gli ultimi esami-risposi gurdando la strada asfaltata che scorreva sotto di noi-E così ho deciso di fare questa sorta di viaggio studio,poichè non avevo mai fatto pratica  ,ma fino ad adesso,solo teoria in Italia-continuai rivelandogli il motivo del mio viaggio.

-Ah quindi sei italiana ?-mi domandò

-Si-risposi semplicemente

-Parli bene il portoghese,per essere straniera-notò

-Forse perchè è una delle lingue in cui mi sto laureando-precisai-Comunque grazie per il complimento-continuai rendendomi conto che la risposta precedente era stata un pò brusca,iniziavo a sentire il fuso orario.

-Ok,siamo arrivati-mi informò fermando la macchina di fronte al portoncino di quella che sarebbe dovuta essere la mia casa per i prossimi tre mesi.

-Grazie mille-dissi gentilmente ,mentre lui si rivolgeva a me con un'espressione interrogativa-Per il passaggio,per avermi aiutata a fare in tempo tutti i controlli ,anche se abbiamo superato tutti ,e a prendere le valigie-elencai tutte le cose per la quale lo ringraziavo ridendo nell'ultima parte della frase.

-Di niente è stato un piacere-rispose-Anche se immagino che non mi ringrazi per averti rovesciato la Coca Cola addosso-continuò ridendo

-Ah sicurmente!-dissi mentre mi univo alla sua risata contagiosa.

-Ok allora io vado-dissi una volta finito di ridere

-Aspetta- mi interruppe-Ti apro lo sportello-spiegò prima di scendere dalla macchina,aprire il bagagliaio per prendere le valigie.Sorrisi timidamente quando mi aiutò a scendere prendendo la mia mano fra la sua gigante,facendo scontrare i miei occhi blu con i suoi castano scuro.

-Da vero gentleman!-esclamai distogliendo,a disagio,lo sguardo e ricevendo una piacevole risata in risposta che fece ridere,ancora una volta,anche me.

Mi avvolse con il suo braccio per chiudere lo sportello alle mie spalle,arrosii un pò.

-Allora ciao-lo salutai sorridendo

-Ci vediamo-rispose con un sorriso smagliante liberandomi dalla gabbia che formava con l'altezza del suo imponente corpo.

Camminai velocemente verso il portoncino colorato di verde ,cercando e trovando le chiavi nell'affollata borsa,le infilai abilmente nella fessura,girandole e sbloccando la porta con una leggera spinta.Mi girai con l'ntento di salutare ancora una volta Junior,ma non ci riuscii,percepivo il suo sguardo protettivo dal vetro oscurato del lussuoso fuoristrada,quella casuale conoscenza stava prendendo una strana piega.

Ciao vi piace quello cha sta accadendo tra Junior Neymar e Angelica????Scrivetemi nelle recensioni.Ciao Ciao!!!!!

          

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