Fantasy Pub

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Ojr poteva dire di essere un goblin che aveva visto molte cose in vita sua, ma gli era capitato raramente di incontrare un elfo; il clima di Jothul non si può definire rigido, ma può mettere a dura prova creature di luce come gli elfi, che preferiscono non spostarsi mai dalle Isole del Sud.

Quindi, incontrare un elfo alla Locanda del Gargoyle non era cosa da tutti i giorni: l'oste fu quindi giustamente sorpreso vedendone uno varcare la soglia del suo locale, e così tutti gli avventori abituali; tutti i volti nella stanza si fissarono sullo straniero che, superato lo sgomento iniziale, si sedette al bancone e disse a mezza voce: "Mezza pinta di idromele."

Ojr lo squadrò da capo a piedi; non era diverso dai pochi elfi in cui si era imbattuto: pelle lattea, capelli corti bianchi come la neve e un viso di ghiaccio, freddo e aguzzo. Il rosso dei suoi occhi era smorzato dalle lenti degli occhiali d'osso, che si confondevano contro la carnagione chiara dell'elfo.

"Un pezzo d'oro". Ojr si girò per riempire il boccale, mentre l'elfo rovistava nella sua bisaccia, poggiando sul bancone un quaderno, una penna d'oca, dell'inchiostro, varie matite colorate, compassi e squadre, fino a trovare un sacchetto di pelle, da cui estrasse una moneta d'oro.

"Sicuro che non hai altra roba dentro quella borsa?" l'apostrofò l'oste poggiando la mezza pinta sul bancone. L'elfo si affrettò a rimettere a posto gli oggetti per fare posto al boccale, rispondendo ad occhi bassi: "Ha ragione, scusi, non avrei dovuto mettere in disordine in questo modo, dovrei-".

"Tranquillo, stavo scherzando. Sono Ojr." Il goblin estese il braccio oltre il bancone.

L'elfo, quasi intimorito, gli strinse la mano esitante. "Handir." La stretta di mano fu molto sbrigativa, e Handir si liberò subito, prendendo il boccale e bevendone un sorso, per poi fare una smorfia e poggiarlo di nuovo.

"Forte questo idromele..."

L'oste fece un sorriso divertito, prendendo un altro boccale e cominciando a pulirlo con un panno. "Allora, Handir, cosa ti porta qui al Nord? Non sembri molto entusiasta di essere qui.".

"Ho un incarico ufficiale: lavoro alla Biblioteca di Invarel, e gli serviva un cartografo, visto che le mappe di Jothul in archivio sono ormai datate. Mi hanno scelto e adesso sono qui."

Handir sospirò e cominciò a passare un dito sul bordo del boccale. "Finora non ho fatto neanche un terzo del lavoro, e non so quando potrò tornare a casa."

Il goblin intanto annuiva, abituato agli sfoghi dei suoi clienti. Guardando meglio l'elfo, si capiva subito quanto fosse giovane; probabilmente questa era la sua prima volta lontano da casa.

"Vuoi prenotare una camera?"

"Hm? Oh no, grazie, sto aspettando l'archivista di questa regione: la Biblioteca ha contatti in tutte le Cinque Terre. Mi ospiterà lui."

Tra i due cadde il silenzio, che lasciò spazio al vocio nella locanda. Handir sorseggiò cautamente l'idromele, mentre Ojr andò a servire un cliente dall'altra parte del bancone; tornato di fronte all'elfo, l'oste aprì la bocca per fargli qualche altra domanda, ma un nano si sedette accanto a lui e, sbattendo il boccale vuoto sul piano di legno, esclamò: "Ojr! Mi serve altra birra!"

Handir sobbalzò, mentre Ojr rispondeva a tono: "Va bene Malru, arriva subito!"

Preso il boccale e aperto il rubinetto della botte, il goblin riprese a parlare. "Vedi di darti una regolata, però. È già la quarta pinta stasera." Riempito il boccale, lo passò nuovamente al nano. "Non vorrai mica finire come Alog!"

Questa affermazione scatenò grande ilarità per tutta la locanda. Handir si guardò intorno confuso, per poi riportare l'attenzione sull'Ojr, fissandolo con uno sguardo interrogativo.

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