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Jaeden attraversò la strada, aspettando il momento in cui non passavano macchine, e prese la strada in salita che avrebbe portato in periferia. Aveva lo zaino in spalla, e le spalle gli facevano un po' male. Era appena uscito da scuola e contava di tornare a casa a rilassarsi il più presto possibile. Casa sua era a qualche curva più in là, dopo un numeroso gruppetto di abitazioni dove vivevano persone per la maggior parte anziane. Quella strada era deserta, troppo deserta per i suoi gusti.
-Hey Blue.-sussurrò Jaeden guardando alla sua sinistra. Lo faceva sempre, Blue era il suo amico immaginario da ormai cinque anni. Aveva il disegno che lo raffigurava nella sua camera, appesa al muro con una puntina da disegna. È sempre stato il suo lavoro più bello, e questo lo rendeva speciale.
-Non ti sei ancora dimenticato di me?Notevole, Jae, notevole.-
Nella testa del moro Blue era lì, che camminava vicino a lui. Con i bizzarri capelli e la fossette scavate. Era amico con lui da così tanto tempo che ormai immaginarlo era una cosa naturale per Jaeden. Sempre della stessa altezza, colore della pelle e degli occhi. Il moro aveva sempre pensato che Blue fosse come un'entità a parte. Quando parlavano, il riccio sembrava strutturare i discorsi da solo ed avere un autentico carattere da persona normale. Ed era perfetto anche in quello.
-Sono passati cinque anni, rinunciaci.-
Blue ammiccò ed incrociò le braccia al petto mentre camminava in salita senza fatica.
Jaeden al contrario, aveva il fiato corto.
-Sarei ben disposto a portarti lo zaino, ma...-
Il riccio fece passare una mano attraverso la cartella. Jaeden ridacchiò.
-Non importa.-

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