Lynn: Sono in casa

Niall: Ho bisogno di parlarti

Lynn: Sono qui, ti aspetto

«Così sembra che vuoi fare sesso con lui» rise Tom leggendo il suo ultimo messaggio. Lynn alzò gli occhi al cielo ma arrossì subito dopo aver letto la risposta di Niall.

Niall: ;)

Non era riferito al messaggio, giusto? Era una semplice emoticon.

«Se solo non fosse per suo figlio ti avrebbe già sbattuta tante di quelle volte»

Lynn diede una gomitata a suo fratello.

«Inutile che reagisci in questo modo, vorresti fartelo anche tu» 

Lynn lo ignorò, Tom era un idiota.
Un piccolo sorriso nacque sul suo viso al pensiero che di lì a poco avrebbe rivisto finalmente Niall.
Stava pensando di portarlo a fare shopping e se avesse voluto anche dal parrucchiere a dare una spuntatina a quei ciuffi troppo ribelli. Non che non le piacessero, li adorava, però una sistemata non gli avrebbe fatto male.

Niall arrivò in pochi minuti, abitando in fondo alla strada non ci aveva messo molto a raggiungere casa sua.
Gli accolse con un sorriso, Ethan sempre con la mano ben salda in quella del padre.

«Ciao» salutò lui con uno strano tono di voce.

«Niall»

Il ragazzo si girò a guardare Tom e ricambiò il saluto. Non si era accorto di lui.
Si avvicinò a Niall e gli sussurrò qualcosa nell'orecchio che Lynn non riuscì a capire. Niall sorrise imbarazzato, si abbassò sulle ginocchia per stare all'altezza di Ethan.

«Amore ti va di andare al luna park con il fratello di Lynn?»

Niall sapeva già la sua risposta ma volle provarci ugualmente. Difatti Ethan non rispose, guardò Tom intimidito.

«È molto simpatico, sono sicuro ti divertirai»

Passarono alcuni secondi prima che il bambino, con sorpresa di tutti, annuì.  

«Ho fatto il babysitter in precedenza, puoi stare tranquillo» disse Tom.

Niall era tranquillo, dopotutto aveva già occhiato il luna park dedicato agli over 10, era un posto molto tranquillo e poi si fidava di Tom.
Ethan aveva bisogno di staccarsi un po' da lui.

«Ti lascio il mio numero nel caso servisse»

Niall salvò il suo numero sul telefono di Tom. Prese in braccio suo figlio e gli baciò la guancia.

«Fai il bravo, mh?»

Il piccolo annuì, baciò la guancia di suo padre e non appena i suoi piedi toccarono il pavimento corse tra le braccia di Lynn per salutarla.

La casa piombò nel silenzio quando Lynn e Niall rimasero soli, uno di fronte l'altra.
Si guardavano senza proferire parola, entrambi troppo presi dalla bellezza che avevano di fronte.

«Mi dispiace»

La sua voce bassa e profonda fece venire i brividi a Lynn. Lo guardò confusa.

«Non mi sono fatto sentire in questi giorni e l'ultima volta che ci siamo visti ti ho lasciata da sola in una pizzeria con un conto da pagare che non avresti neanche dovuto avere tra le mani»

«Non ha importanza Niall, erano solo delle pizze» scrollò le spalle. Osservò il suo abbigliamento, aveva iniziato ad indossare i maglioncini di cotone leggero. Il clima stava decisamente cambiando, in tutto il mondo. Di solito a settembre era ancora caldo a Honolulu, quest'anno invece l'autunno non vedeva l'ora di arrivare.

Zweisamkeit; njhWhere stories live. Discover now