Two

2.3K 35 5
                                    

~But your love hits me hard, girl you're bad for my health ~

«Madeline!» sentii richiamarmi, entrai in panico e mi guardai nella stanza allarmata. Non potevano vedermi qui, non di nuovo, sarei finita nei guai!
Mi morsi il labbro scuotendo la testa. «Madeline! Dove sei?»

Senza pensarci due volte strisciai sotto il letto e mi nascosi sperando di non essere trovata.
La porta della camera si aprì e trattenni il respiro quando vidi le due paia di ballerine nere entrare.
«Dove sarà?» chiese una voce che riconobbi subito, era Samantha.

«Non lo so, pensavo fosse qui» rispose un'altra voce ansiosamente. Rita.

«Se non la troviamo Trisha ci uccide, dove potrebbe essersi cacciata?» riprese Sam sbattendo leggermente il piede a terra facendomi quasi sobbalzare, quasi.

«Proviamo a vedere nella stalla» propose Rita e subito dopo la porta venne chiusa e i loro passi si allontanarono.

Sospirai di sollievo e uscii dal mio nascondiglio, per fortuna non mi avevano vista. Passai le mani sul mio vestito cercando di togliere la polvere presa dal pavimento e mi diressi verso la porta. Prima di uscire, però, mi girai un'ultima volta verso quella stanza.
«Arrivederci Des» mormorai uscendo.

Mi mancava Desmond, era come un padre per me. Mi aveva cresciuta insieme al resto delle ragazze, senza di lui probabilmente sarei rimasta orfana in qualche orfanotrofio della città. Mi aveva accudita e mi aveva dato tutto quello di cui avevo bisogno, ma ora se n'era andato e io ero rimasta sola.

Beh, per così dire. Il resto delle domestiche mi faceva compagnia ma nessuno poteva sostituire Des, lui era l'unico che mi faceva divertire, che mi insegnava ad andare a cavallo, che mi portava i libri dalla città e che mi permetteva di vedere la tv ogni domenica mattina.

Camminai lungo il corridoio saltellando leggermente come facevo di solito, avevo ancora la sala da pranzo da pulire, ma quella mattina non ne avevo voglia. Volevo solamente uscire un po' ed ero sicura che Trisha non mi avrebbe dato il permesso di farlo.

«Madeline!» la voce di Rita mi colse di sorpresa e sobbalzai girandomi verso di lei. «Dov'eri finita?»

«In camera mia» alzai le spalle come se non fosse successo niente.

«Dobbiamo pulire la sala da pranzo, il sig. Styles farà colazione tra poco!» quasi urlò con la sua voce acuta. Sospirai annuendo e la seguii velocemente, scendemmo le scale e arrivammo nell'enorme stanza.

Era passato più di un mese da quando nessuno ci mangiava più ormai...
Mi piangeva il cuore solo a pensarci, di solito ero io a servire a Des la colazione. Questa volta non lo sapevo, forse avrei dovuto servirla al nuovo sig. Styles.

Quell'uomo era assai strano, il giorno prima quando mi sorrise sembrava che non avesse mai visto una ragazza come me. Però c'era da ammettere che era molto bello, aveva i capelli corti tenuti in un ciuffo all'insù e gli occhi erano di un verde intenso. Quando mi aveva presa prima che cadessi, mi ero sentita come se un angelo mi avesse appena salvata.

Ma quello era probabilmente uno stupido pensiero da ragazzina.

Mentre lucidavo il grosso tavolo mi ritrovai a guardare l'orologio a pendolo appeso alla parete per controllare l'ora: 6:45. Il sig. Styles sarebbe sceso tra meno di un quarto d'ora e io avevo appena iniziato a pulire.

Sarebbe stata una tragedia. Anche se non potevo dirlo con certezza visto che non lo conoscevo. Di solito Des si sarebbe arrabbiato e mi avrebbe messa in punizione per non aver svolto le mie faccende, ma come potevo dire che anche il sig. Styles avrebbe reagito così?

Yes sirWhere stories live. Discover now