Lui

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Seconda prova per il concorso di @/SevLilyPeeta_03  e @piccolaGranger
Traccia: Percy Jackson/ambientato durante la Bellè epoque

Il ragazzo biondo camminava veloce per le strade di New York, la giacca scura stretta sul corpo e gli occhi che saettavano veloci lungo le vetrine dei negozi che costeggiavano il lungo viale. Era in ritardo, e lo sapeva, ma essere un semidio e la puntualità non andavano molto d'accordo.
Finalmente, dopo una decina di minuti e un paio di presenze sospette sulle quali il ragazzo non si era fermato ad indagare, la sagoma degli alberi di Central Park entrò nella visuale del biondo. Il ragazzo sospirò, e iniziò lentamente a dirigersi verso l'entrata del parco, tentando di non farsi investire dalle carrozze che a quell'ora del giorno sfrecciavano veloci, portando passeggeri che lo guardavano malevoli da dietro i finestrini, probabilmente a causa del suo aspetto poco curato. Per lui quegli sguardi disgustati erano come bolle di sapone, fragili, eteree, pronte a scomparire al minimo tocco. Con passo malfermo fece la sua entrata nel gigantesco parco. A mano a mano che il luogo dell'appuntamento si avvicinava, l'ansia del biondino cresceva sempre di più. Finalmente, con passo incerto, arrivó alla panchina dove da una settimana a questa parte si fermava ogni pomeriggio alle 16.30 precise. Lui era già arrivato e sedeva tranquillo, i capelli scuri perfettamente in ordine e un giornale aperto in grembo. Sarebbe benissimo potuto essere uno di quei figli di papà Mortali che tanto lo deridevano quando notavano il suo abbigliamento. Eppure il ragazzo sapeva che il moro era diverso. Gli si avvicinó dubbioso.
<<Solace.>> esordí. <<Sei in ritardo.>>
Il biondo fece una smorfia.
<<Nico, ti prego. Lo sai meglio di me che ho sempre qualche complicazione quando devo andare ad un appuntamento. E non chiamarmi Solace. Sono Will per te.>>
L'altro lo guardò alzando eloquentemente un sopracciglio.
<<Un appuntamento, Will? Ti devo solo dare qualche informazione su quel semidio che stai cercando, non girare felice con te mano nella mano.>> gli sibiló per non farsi sentire dalle persone intorno a se. Will sospiró e si sedette accanto a Nico. <<Non dire cosí. So già che non possiamo "girare felici mano nella mano". So anche che questo non è un appuntamento, anche se vorrei che lo fosse. È che...>>
L'altro lo interruppe. <<Anch'io.>> gli disse, per poi girarsi e fissare le sue iridi scure in quelle piú chiare del semidio. Fece un respiro profondo. <<Ma Will... lo sai. Chi lo accetterebbe? Rischiamo già incontrandoci qui...>> il tono di Nico era esasperato e addolorato. Il biondo lo guardó con sguardo commosso. <<Di Angelo... non importa. Va bene? Non importa finchè ci sei e non mi lasci. Non saranno gli altri a farmi cambiare idea su di te... su di noi...>>
Il moro si giró versi di lui, un lampo divertito ad illuminargli gli occhi scuri.
<<Mi hai chiamato Di Angelo. Mi vuoi per caso copiare Solace?>> lo prese in giro.
Will abbassó lo sguardo ridacchiando.
<<La verità? Vorrei baciarti in questo momento, razza di idiota.>>
Le guance pallide di Nico si colorarono appena.
Il biondo si alzó in piedi. <<Andiamo, allora? Magari non è un appuntamento, ma un passeggiata non ha mai ucciso nessuno.>>
L'altro acconsentí con un sorriso.

La luce delle stelle illuminava debolmente il vicolo che Will stava percorrendo. Era in ritardo. Un'altra volta. Poco lontano, un carrozza passava veloce sulla strada. In sottofondo, il tintinnio di calici e il chiacchiericcio tipico delle lussuose feste organizzate dai piú ricchi. Will uscí dalla stradina in cui si era infilato. Indossava il completo migliore che aveva, regalatogli da Nico anni addietro. Con passo sicuro entró nel lussuoso edificio che gli stava davanti. Un uomo, all'entrata lo fermó, per chiedergli il suo nome, per poi farlo entrare appena un ragazzo dai capelli neri si avvicinó a loro. Rivolse a Will un mezzo sorriso.
<<Benvenuto Solace alla mia magnifica festa di compleanno.>> gli annunciò con tono sarcastico appena si allontanarono dall'energigumeno all'entrata. Il biondino si guardó intorno. Alcune coppie ballavano sulle note di un valzer, gli altri avventori chiacchieravano amabilmente versandosi da bere in preziosi calici di cristallo. <<Una festicciola da niente.>> commentó ironico.
<<Molto simpatico Solace. Molto simpatico.>> rispose il moro.
Si guardó intorno. <<Ci vediamo tra un paio d'ore Solace? Devo salutare metà New York e per questo devo solo ringraziare mia madre.>> sospirò esasperato Nico. Poi guardó Will. <<A dopo?>>
Solace sorrise malizioso. <<A dopo Di Angelo.>>

Multifandom games - partecipante LilyLunaPotter44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora