Capitolo 15

12 5 3
                                    

Come avevo promesso, il giorno del ballo entrai nella sala a braccetto di Caleb, ma indossando comunque il vestito scelto da Will.
Devo ammettere  che mi divertii e che Caleb mantenne la sua promessa. Will infatti entrò nella sala da ballo con una ragazza. Non mi metterò a descriverla. Vi dirò senplicemente che era del più comune possibile. Non aveva niente di speciale. Nella nostra zona sono molto comuni i capelli e gli occhi scuri, che lei aveva. I suoi lineamenti potevano essere definiti normali.
Diciamo che era la classica ragazza che nei film farebbe la comparsa o comunque quell'attrice di cui non ci si ricorda mai il nome. Nemmeno io infatti lo sapevo.
Intanto con la coda dell'occhio guardavo Dave e Margot. Erano venuti al ballo insieme!
Tutto stava andando secondo i miei piani.
Non mi faceva neanche tanto male la testa come i giorni precedenti.
E poi... la vera magia della serata. Intendo quella tradizionale, non il momento romantico che ogni ragazza sogna.
Presi dalla borsa il libro di incantesimi.
"Parere me!"
L'incantesimo di controllo.
Per la prima volta funzionò.
Questo incantesimo crea una connessione tra la Teller e il compito.
Ordinai a Dave le mosse da fare per conquistare Margot.
Alla fine ci riuscii. Si baciarono.
A quel punto io mi sbrigai a tirare fuori il filo rosso dalla borsa.
Mi concentrai, chiusi gli occhi e visualizzai nel mio cervello i due cuori legati per sempre.
Quando riaprii gli occhi vidi una luce.
Loro stavano ballando ed erano circondati da una luce calda, rosa, no, forse gialla... non riuscivo a vedere bene.
Sta di fatto che al mio collo apparve una catenina con un ciondolo a goccia dello stesso colore della luce.
Non sapevo niente di tutto ciò. Non sapevo perché stesse accadendo.
Non sapevo neanche se gli altri potessero vederlo.
Quando la luce si spense andai da Caleb. Dovevo comunque stare con lui per il resto della serata.
Mentre  ballavamo io cercai con lo sguardo Will. Non lo avevo visto per l'intera serata.
Forse Caleb se ne accorse perché mi disse:" Va' da lui."
"Sei sicuro?"
"Certo. Non sono così cattivo da costringerti per tutta la serata."
"Grazie."
Mi voltai per andare, ma Caleb mi prese per un braccio facendomi voltare. Aveva un'espressione davvero preoccupata in viso.
"Stai attenta."
Annuii leggermente, anche se non sapevo a cosa si stesse riferendo. Pensai fosse solo una frase di rito.
Mi guardai intorno. Ballavano tutti.
Poi mi concentrai di più e notai un ragazzo in fondo alla sala. Era lui. Ne ero sicura.
Mi avvicinai.
"Signore mi concede questo ballo?"
"Sarah, non ti facevo così intraprendente."
"Ok va bene. Come va la serata?"
Ci dirigemmo verso la pista."
"Non tanto bene. Odio Marie Ann."
Ah quindi era quello il nome della ragazza misteriosa.
"Vedo che alla fine hai messo il mio abito."
Stavano suonando un lento. Mi fece girare e ricominciammo a parlare.
"Pensavo ti piacesse."
Mi guardò perplesso.
"Insomma sei venuto al ballo con lei."
"Me lo ha suggerito Caleb, ma la vera ragione è perché la ragazza che volevo invitare era già impegnata."
"Mi dispiace."
"Non ti dispiacere, alla fine ho rimediato almeno un ballo."
Si avvicinò di più.
Ero talmente vicina al suo viso che potevo vedere le sue lentiggini chiarissime.
A ballare ero un disastro. Non era come ballare sulle punte o a piedi nudi, come a contemporaneo.
Mi sentivo strana. Mi sentivo debole ma al tempo stesso felice. 
Will mi guidava. E mi guardava. E io lo guardavo. Mi sentivo leggera.
"Sarah, ti devo dire una cosa."
Sembrava preoccupato. Mi facevano male i piedi per i tacchi, ma ero tranquilla perché lui mi stava sorreggendo. Mi facevano male le gambe e la testa.
"Me ne andrò. Non per sempre, in realtà non so per quanto tempo, ma devo andare dalla mia famiglia."
"Ma tu odi la tua famiglia."
"La mia vera famiglia."
Will era stato adottato da piccolo.
La madre era morta in un incidente, mentre il padre si era rifiutato di crescerlo.
Non potevo credere che se ne sarebbe andato.
"Una curiosità, chi volevi invitare al ballo?"
"È possibile che tu ancora non l'abbia capito?"
Si avvicinò, chiusi gli occhi.
Fu un bacio timido, ma molto dolce.
Quando ci allontanammo mi faceva ancora più male la testa e le gambe mi tremavano.
Will guardava per terra.
Ero io perciò la ragazza che piaceva a Will?
Mi sentivo molto debole.
Arrivai ad un punto in cui non mi ressi più in piedi.
Caddi per terra e l'ultima cosa che ricordo è l'impatto con il pavimento gelido.

Something I can't tell  Where stories live. Discover now