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Mi sto preparando per il mio quindicesimo compleanno, metto un abito corto dello stesso colore dei miei capelli, due ballerine bianche e sono pronta. I capelli sono già apposto, sono sistemati in una bella treccia.

«Judi, forza tesoro, ci sono tutti gli angeli del paese!» mi chiama mia madre Elena.
Avea un bellissimo abito azzurro e i suoi capelli erano raccolti in un chignon.
«Sto scendendo, sto scendendo, mamma».

Scendo le scale guardando l'imponente stanza che mi circonda.
Il salone è pieno di angeli.
Mi viene incontro mio padre.
«Tesoro, che bella che sei!»
«Grazie papà».

Molti angeli mi chiedono di ballare e io accetto senza problemi. È una noia mortale.

Decido di andare nel giardino del castello a prendere una boccata d'aria.
Mi siedo su una panchina.

«Ah, che noia...» dico.

«E si, queste feste sono proprio noiose» .

Mi alzo di scatto e mi guardo intorno.

"C-chi ha parlato?» chiedo spaventata.

«Io» sento una voce dietro di me.

Mi gira e velocemente indietreggio.

È un ragazzo, ha degli occhi, sembrano seccati, stanchi, rossi come i suoi capelli, una cicatrice sull'occhio sinistro, ha due piccole corna in testa e due ali, però non sono come le mie, nere, tutte rovinate e graffiate, rotte sembrano le ali che ho visto in molti libri che parlano di...demoni. Lui è un demone?!

«C-chi sei tu?» gli chiedo più spaventata di prima.
«Cara mia, non sai chi sono io? Io sono Alec, il figlio di Lucifero, il ragazzo più bello e forte di tutto l'inferno».
Modesto il ragazzo. Aspetta.. Il figlio di Lucifero?! L'uomo che odia più di chiunque altro mio padre? Oh bene, benissimo, ora se mio padre mi chiede dove sono stata gli posso dire che ho chiaccherato col figlio di Lucifero, sarebbe entusiasta.

«Emm scusa» mi distoglie dai miei pensieri «Potresti anche dirmi il tuo nome».
«Oh scusa, io sono Judith, figlia dell'Arcangelo Gabriele, la ragazza più sfigata del paradiso».
«Ok, piacere di conoscerti Judith  ragazza più sfigata del Paradiso» dice porgendomi la mano.
Gli stringo la mano.

«Che dici di incontrarci anche domani Judith»
«D-domani?!».
«Si, ci incontriamo al confine tra i due regni, alle 18, sì puntuale» mi dice facendo un sorriso.

«A domani Alec..» lo saluto.
«A domani Judith».

Rientro nel castello.
Non so perché, ma mi sento strana, sarà perché ho incontrato lui?

•••Spazio mio••
Questo è il mio nuovo libro, spero vi piaccia, votate, commentate e condividete.

Baci e ciaooo😘😘💖💖

Innamorata del figlio di LuciferoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora