Mark

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Sei al primo anno alla Raimon e ami il calcio, ma in ginnastica sei sempre stata un disastro, quindi, non potendo entrare nella squadra, ti sei unita alle ragazze della staff. Non sei una ragazza timida, anzi, ma ti scateni solo quando conosci qualcuno e l'unico che ti conosce è Mark, anche se è all'ultimo anno, perchè ovviamente, appena arrivata, è stato lui ad accoglierti e a supportarti, anche se non c'era niente in cui supportarti.
Adori il suo sorriso, sei diventata una esperta di barzellette solo per farlo ridere, e infatti quando vi incontrate cerchi di farlo ridere piú che puoi. Una volta siete stati tutto il giorno a farvi il solletico!

Un giorno, verso metà anno scolastico, ti ritrovi in un guaio serio. Eri sempre stata bullizzata, ma quel giorno ti ritrovasti in mezzo a 5 ragazzi, che ti giravano intorno. Tu stringevi la collana che Mark ti aveva dato, con un fulmine: "Mi ero ripromesso di darla al piú piccolo tra noi" aveva detto "In modo che possa un giorno trasmettere lo spirito della Raimon quando noi veterani ce ne saremo andati"
Un bullo si accorge della collana, e te la strappa. "Oh, te l'ha regalata il tuo fidanzatino? Scommetto che è sfigato come te" dice, buttandola nell'erba. Si avvicina un altro ragazzo "E questi vestiti? Sono troppo messi bene per una stracciona come te!" E ti strappa la gonna. Tu cerchi di coprire il tuo didietro e scappi, tra le risate dei ragazzi, correndo nell'unico posto che ti faceva sentire bene, la torre Inazuma. Ti piaceva stare là, vedere tutto il paesaggio ti faceva sentire parte di qualcosa, qualcosa di grande. Ti siedi sulla panchina e finamente liberi il singhiozzo e le lacrime che hai trattenuto.
"*T/N* che e successo? Perchè piangi?" Dicee qualcuno. Non sollevi la testa, ma ti alzi per andartene, ricordandoti subito dopo dello strappo, e risedendoti. Mark si siede accanto a te, mettendoti una mano sulla spalla. Tu, rassicurata che fosse lui, alzi lo sguardo: "I bulli" dici tra i singhiozzi "mi hanno strappato la collana che mi avevi regalato! Mi dispiace."
"Intendi questa?" dice estraendo la collana dalla tasca. Tu lo guardi a occhi sgranati, e lui fa il solito sorriso che ti fa impazzire.
"Ma... l'avevano buttata nell'erba... nemmeno io avevo visto dove andava a finire..." dici confusa. "L'ho trovata quando sono andato a cercare il pallone con cui mi sono allenato. Immaginavo che ci fosse stato un buon motivo, ma non pensavo questo. Dimmi precisamente che è successo." A ripensare ai fatti accaduti ti scende una lacrima, ma per non mostrarti debole te la asciughi subito. Quando ti stai asciugando la seconda Mark ti prende per mano, bloccandoti "No, piangi. Piangere fa bene, ti fa sfogare, in modo che tu dopo possa reagire." Annuisci, e con le lacrime che continuano a rigarti le guance, inizi a raccontare "Il gruppo di Tomasu mi prende di mira fin dal primo giorno, solo perchè ero del primo anno ed ero entrata a far parte della squadra di calcio, mi hanno sempre detto che ero sfigata, ma oggi se la sono presa anche con i miei amici, anzi se la sono presa con te."
"Perchè con me?" Chiede perplesso Mark. Diventi leggermente rossa "Perchè continuavo a stringere la tua collana" dici in imbarazzo. Lui non diede nessun cenno di risposta, e rimaee a pensare. Tu pensi di averlo in qualche modo traumatizzato.
"Tu ami il calcio?" Ti chiede dopo un po'. Tu annuisci, non capendo dove voleva andare a parare. "Allora quei tizi possono prenderti in giro quanto vogliono, tanto tu continuerai ad amare questo sport, che ti renderà migliore di loro, e un giorno, quando avrai successo grazie alla tua passione, se ne renderanno conto!" Dice deciso.
"Si hai ragione" dissi alzandoti dalla panchina, trasportata dai sentimenti che le parole di Mark ti hanno fatto nascere "continuerò ad amare questo sport, e gli dimostrerò che si sbagliano!"
"Ehm... *T/N*... la tua gonna..." dice lui tutti rosso in viso e visibilmente in imbarazzo. Cavolo ti eri scordata dello strappo! Ti risiedi subito, e guardi da un altra parte.
Lui si avvicina a te per darti un bacio sulla guancia, ma tu ti giri nel momento più opportuno, e le vostre labbra si uniscono, in un bacio un po troppo lungo per essere solo uno sbaglio.
Non avevi mai pensato a Mark in quel modo, perchè non avevi ancora bisogno di un fidanzato, ma ora che ci rifletti meglio, eri sempre stata felice insieme a Mark, e ti piaceva la sensazione che provavi quando era vicino a te.
"Ops... scusami tanto!" Dice lui sorridendo, completamente rosso in viso.
Tu ci pensi un pochettino, poi ti avvicini e gli dai un altro bacio a stampo, e poi ti accoccoli vicino a lui "Ti va se ci frequentiamo un po?" Chiedi. "Certo" risponde lui, baciandoti i capelli.
Poi rimanete li, fino a sera a guardare il tramonto, immobili.

- spazio me -
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Sono aperta a tutte le critiche.

Inazuma Eleven One-shotsWhere stories live. Discover now