Untitled Part 1

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"Svegliati Corazòn! Svegliati o farai tardi a scuola!"

"Si mamma... si... ho capito, basta continuare ad urlare."

Era un giorno qualunque quando quella mattina del 17 febbraio la vita del diciottenne Corazòn stava per cambiare.

"Ecco... come al solito ho perso il pullman... mi tocca andare a piedi anche oggi" esclamò il giovane Cora mentre prendeva a calci una lattina per strada.

Dopo circa 35 minuti:

"Yamada Corazòn! È la quarta volta nel giro di una settimana che fa tardi! Alla prossima prenderemo seri provvedimenti disciplinari!"

Le urla del professor Shibata raggiunsero probabilmente anche il terzo piano del Liceo.

"Le chiedo infinitamente scusa, non capiterà più" rispose il giovane ragazzo tutto sudato e scompigliato.

"Si segga subito al suo posto e apra subito il libro a pagina 413."

"Subito!"

E proprio mentre Corazòn stava camminando per andarsi a sedere...

"Hey Yamada... vedo che quest'anno hai intenzione di prendere una sospensione eh?" disse a voce bassa Pedro, sorridendo sotto i baffi insieme ai suoi due scagnozzi compagni di banco.

"Stai zitto. Bastardo." controbatté Corazòn facendosi sentire dal Prof. che rispose prontamente con un...

"FUORI." 

E così passò l'intera ora in corridoio. Dopodiché entrò in classe e per circa due ore e mezza le lezioni continuarono tranquillamente quando all'improvviso si sentì una grossa esplosione provenire dal cielo. La terra cominciò a tremare molto violentemente.

"Evacuare! Evacuare! Evacuare!" continuava a ripetere il bidello dell'istituto sotto il suono assordante della sirena d'evacuazione.

Nel giro di 15 minuti caotici, tutti gli studenti scesero al riparo nel cortile del liceo quando si verificò un nuovo fenomeno paranormale. Nel giro di cinque secondi il cielo si oscurò ed un potente fulmine precipitò a circa due miglia dall'istituto. Di colpo il cielo tornò ad essere sereno, le scosse sismiche smisero del tutto. Fortunatamente non ci furono ne danni agli edifici, ne feriti. Gli studenti sotto ordine del preside vennero mandati a casa con due ore di anticipo.

Nel tragitto di ritorno Corazòn tornò a piedi con Annie, sua cara amica fin dalle elementari.

"Cora, secondo te cosa sarà stato il fenomeno di prima?"

"Non ne ho idea Annie... Beh sinceramente poco mi importa... e non chiamarmi Cora..."

"Come sei cattivo! Dai... oggi pomeriggio vogliamo studiare insieme?"

"Non posso Annie, oggi ho degli impegni, sarà per la prossima volta."

"Peccato... vabbe' io faccio prima girando a destra, ci sentiamo Cora!"

"Ti ho detto di non chiamarmi Cora!!!"

Continuando il tragitto da solo Corazòn continuava a ripetersi in testa sempre la stessa cosa!

"Quel dannato Pedro! Un giorno gliela farò pagare"

Poi all'improvviso i suoi occhi vennero attirati verso un vicoletto che conduce al retro di un ristorante. Pieno zeppo di buste di spazzatura provenienti da quest'ultimo.

"Luce? Cosa sarà mai?"

In vita sua non aveva mai provato interesse per nulla, ma stranamente adesso provò un senso di curiosità; lentamente restando in allerta si avvicinò al bagliore di luce proveniente da un cumulo di bustoni pieni di spazzatura.

"Mio Dio che puzza! Mi chiedo cosa sarà mai."

Corazòn continuò a frugare quando all'improvviso spalancando gli occhi disse:

"Ma questa... è una carta da gioco... fatta completamente d'oro..."

FINE CAPITOLO.

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⏰ Last updated: May 26, 2017 ⏰

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