CAPITOLO 1

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Spiagge, sole, mare e una marea di gente che si diverte. Ho deciso di trasferirmi proprio nella fantastica Miami, dove mio fratello Derek passava le sue estati con me.

M'incammino verso la grande scalinata che porta al porticato della villetta che Derek era riuscito a comprare, dopo aver risparmiato per ben dieci anni. Una casa qui era sempre stato il suo sogno, ma purtroppo ci ha potuto passare solamente tre estati.

Entro in casa e trovo tutto come ricordavo: l'ampio ingresso, con vari grandi vasi pieni di fiori di un lilla chiaro, seguito dalla cucina e dal salotto, dove si trova un divano bianco in pelle, corro e mi ci butto sopra, come se fosse un vecchio amico che non vedo da troppo...beh comunque questo divano è stato davvero un mio compagno di avventure, visto tutto il tempo che ci ho passato mangiando e guardando serie tv!
Scelgo la camera da letto più grande e ci lascio le mie valigie, così mi reco in veranda aprendo la porta finestra e finalmente riesco a sentire le brezza marine. Questo è sempre stato il mio posto preferito, per la tranquillità che ogni volta riesce a trasmettermi, tutto merito dell'oceano con le onde calme, su cui si affaccia.

Dopo le tre ore di volo da New York, la mia vecchia città, mi sento terribilmente stressata e quello di cui ho bisogno è una bella nuotata rilassante, così vado a mettermi un costume. Scelgo un bikini bianco e nero con degli inserti in pizzo e scendo nella spiaggia davanti a casa.

E' quasi deserta, ci sono solo cinque o sei persone sparse qua e là. Decido di mettermi il più lontano possibile da tutti, per non sentire rumori e stare in pace. Stendo il mio fantastico telo delle Winx, l'ho preso solamente perché è il primo che ho trovato, giuro!
Dopo essermi quasi addormentata prendendo il sole, mi dirigo verso l'acqua. A primo impatto è veramente gelida ma, fortunatamente, dopo poco riesco ad abituarmici e mi immergo anche con la testa.

Imparai a nuotare a circa sei o sette anni. Ricordo che avevo paura di entrare in acqua, quando andavo al mare con la mia famiglia, perché ero nel mio mondo magico e pensavo che una volta buttata degli esserini mi avrebbero presa per i piedi per poi portarmi nelle 'grotte subacquee'. Fu proprio Derek, il mio adorato fratello, a convincermi a nuotare con lui, sinceramente non so come fece, ma riuscì pure ad insegnarmi a nuotare in un solo giorno!

I miei pensieri vengono improvvisamente interrotti da un maledetto pallone che cade esattamente sopra la mia testa, con tutto lo spazio che c'è...la sfiga, come sempre!

"Ehi! Ci passi la palla?" Urla un tizio che non riesco a vedere a causa della lontananza e del sale negli occhi.

"Te la puoi tranquillamente venire a prendere e magari anche stare più attendo la prossima volta!" Urlo a mia volta, indignata. Non mi ha nemmeno chiesto scusa, si può scordare che gliela passi.

"Oooh qualcuno qui ha le sue cose!" Dice un' altra voce maschile ridendo.

"Che tipa arrogante" Dice la voce iniziale.

"Vaffanculo a tutti e due" Grido uscendo dall'acqua. Odio quando i ragazzi ci prendono in giro per il ciclo, che poi nemmeno ce l'ho. Che stupidi, mica una donna deve sempre essere arrabbiata a causa di quello. Spazientita, esco dall'acqua e vado a prendere un altro po' di sole, sperando di non essere più interrotta.
Dopo soli cinque minuti sento il rumore di schizzi, risate e infine di una corsa sulla sabbia. Mi giro e vedo a pochi metri due ragazzi: il primo che noto è moro, snello, alto e con un'abbronzatura a dir poco perfetta, devo dire che sembra un bel ragazzo, anche se non lo vedo bene per la distanza che ci separa. Il secondo tipo è biondo, anch'egli alto ma pallido. Si avvicinano e noto che sono entrambi fottutamente muscolosi.
Solo dopo mi accorgo che sono i due di prima, maledetti! Visto che sono usciti dall'acqua, ora posso tornarci senza essere disturbata. Mi alzo e passando accanto, ai ragazzi l'azzurro degli occhi del tizio moro mi distraggono così tanto, da farmi rimanere imbambolata a fissarli. Mi sono sempre piaciuti i ragazzi mori con gli occhi chiari, e poi quello che ho ora davanti è davvero bello, e più mi avvicino, più me ne rendo conto. Lui ovviamente se ne accorge e mi manda un'occhiatina compromettente facendomi arrossire. Appena lo supero lo sento parlare con il suo amico e subito dopo si rivolge a me.

"Bel fondoschiena baby!" Fortunatamente sono girata, così non può vedere il sorriso che si è improvvisamente stampato sul mio volto, non ricevo molti complimenti e questo mi fa davvero piacere visto che faccio molti esercizi e vado a correre per mantenermi in forma.

"Grazie" Dico rimanendo girata e mandandolo nuovamente a fanculo con il medio.

"Sei proprio un controsenso eh!" Mi dice e subito dopo sento la palla sfiorarmi e schizzarmi addosso a causa dell'impatto con l'acqua. Quanto odio gli schizzi!
Prendo la palla e gliela lancio addosso, cercando di colpirlo, anche se, ahimè, la mia mira fa decisamente schifo e becco la signora di mezza età che sta prendendo il sole.
Quest'ultima si alza indignata e mi lancia uno sguardo trucido, iniziando ad urlare a me e ai due ragazzi.

"Stupidi adolescenti! Siete per caso impazziti? Andate a giocare con la vostra stupida palla da un'altra parte o chiamerò la polizia!"

Non riesco a trattenermi così le rispondo. "Lei non connette proprio, sentiamo, per cosa chiamerebbe la polizia? Per un pallone finito su di lei per sbaglio? O forse perché dei giovani si stanno divertendo? La prego mi illumini"

Lei continua ad urlare così decido di immergermi e nuotare dove non tocco. Quando tiro fuori la testa vedo poco dietro di me di nuovo quei due.

"Sei stata a dir poco fantastica prima, c'hai le palle ragazza!" Afferma il biondo raggiungendomi.
"Comunque piacere, Brandon" Annuncia porgendomi la mano. Sembra un ragazzo simpatico e a modo, così mi presento anche io.

"Ellie" Dico deconcentrata dall'altro ragazzo che si sta dirigendo più veloce che può verso la riva.

"Scusa, ora devo andare a vedere che è successo al mio amico, ci si vede"

Quando Brandon raggiunge il suo amico si dicono qualcosa, indicano un punto lontano e iniziano a correre verso i loro teli, li arrotolano attorno a qualcosa, mettendoli in fretta dentro ai loro zaini e iniziano a correre via.
Ok, li trovo davvero strani, chissà cosa avevano da nascondere, ma soprattutto perché correvano? Dev'essere successo qualcosa...

Al mio rientro a casa non riesco a smettere di pensare a cosa stessero facendo e anche un'altra domanda mi affligge, perché il moro era così strano, antipatico? Prima mi insulta, poi mi fa un complimento e infine mi lancia la palla. Bah, i ragazzi non li ho mai capiti e mai li capirò, so solo che è meglio stare alla larga dagli stronzi e lui lo sembrava proprio.

///spazio autrice///
Ringrazio apieceofsmile per l'aiuto😘
E ringrazio sofiaaaaa999999 per aver votato la storia!
Come vi sembra finora la storia?
Secondo voi cosa stavano nascondendo quei due?😏

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