L'inflazione della parola

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Caro amico

siamo vittime dell'inflazione. Ma non di una inflazione qualunquista, come quella ha colpito il rublo nel 2009, o simili. Questa è l'inflazione della parola, e non perchè tutti parlano, ma perchè troppi parlano, e questo troppo è definito da quanto male  la gente parli. Io non incolpo nessuno, anzi, incolpo Sgarbi di abusare della parola <<capra>> e poi lamentarsi dell'inflazione che l'euro ha portato rispetto alla lira. Tutti parlano male e nessuno dà più peso a ciò che viene detto, e pure l'argomento più serio viene scambiato per qualcosa di mellifluo. Ma se la gente, e parlo solo della maggioranza che definisco, è satura di informazioni, come può essere così priva di termini? La lingua italiana è ricolma di bellissimi termini, altisonanti, precisi, perchè chi parla si accontenta di un concetto generale ed espresso in maniera priva di grazia quando con l'italiano si potrebbero dipingere arabeschi sonori che farebbero invidia al David di Michelangelo? Perchè la metà del tempo di una conversazione è scandita da <<ehm, cioè, mmm, boh>> ed altri suoni inutili che rovinano la bellezza di una lingua che è stata patria dei migliori poeti e scrittori al mondo? Come mai ci rifiutiamo di rendere la nostra voce una eterna sinfonia che farebbe invidia a Bethoven per un gergo sgraziato, imbastardito dall'inglese, francese o altre lingue? Cosa abbiamo noi italiani da invidiare alle altre lingue? La mollezza del francese? O l'eccessiva durezza del tedesco? L'ingenua e sempliciotta lingua inglese? Il serpeggiante spagnolo?

Ma non è questo il punto della la riflessione. Perché accettiamo l'inflazionamento di troppi nostri termini, (sai quante volte ho sentito usare ignorante al posto di spontaneo o semplicemente stupido?) e non accettiamo di adottare parole così poco usate il quale valore è salito alle stelle e nessuno si può permettere di usarle (hai mai sentito usare il termine "deliquio")? Io cerco di lottare questo abuso di parole non esprimendomi a caso, anche se talora mi risulta impossibile anche se non basta, perché se mi esprimo come l'italiano desidera chi mi è intorno non mi comprende? Perché qualora parlassi come è giusto che sia, non dimenticandomi congiuntivi ed aggiungendo parole che hanno l'intento di attirare la curiosità del mio interlocutore come risultato hanno solo termini talmente scurrili che impressionerebbero pure Mosconi? Questi miei quesiti rimarranno parole al vento, forse per sempre, ma se faranno riflettere anche una sola persona (che sia d'accordo o in disaccordo poco importa) allora non avrò sprecato nemmeno mezzo secondo della stesura di questa lettera.

Il tuo caro amico

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⏰ Last updated: Apr 29, 2017 ⏰

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