⭐ Il bacio di un soldato ⭐

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Te lo dico solo perché mi è capitato diverse volte e il mio cervello in automatico si aspettava la risposta da parte dell'altro personaggio e invece era sempre lo stesso a parlare.
Ultimo appunto riguarda i tre puntini di sospensione, ho riscontrato questo problema soprattutto negli ultimi capitoli, ossia ho trovato la lettera seguente in maiuscolo, mentre va in minuscolo. Credo che ti parta in automatico dopo i puntini, quindi presta più attenzione quando li inserisci.

Il lessico l'ho trovato scorrevole, ben articolato e non pesante. Nonostante ritengo il genere storico più impegnativo da leggere, per via dei termini più "antichi" (passami il termine), hai saputo dare un giusto equilibrio per non risultare pesante a chi si approccia al genere per la prima volta. Descrizioni e dialoghi si alternano bene, nessuno dei due prevale sull'altro e questo facilita la lettura. I capitoli non sono eccessivamente lunghi e grazie alla tua bravura sembrano anche corti. Riesci a mantenere alta la dose di curiosità e spingere il lettore a continuare a divorare questa bellissima storia.

Descrizioni ambienti e personaggi: in questa sezione non ho particolari appunti, ho letto altre recensioni che ti sono state fatte e dicevano di aumentare le descrizioni dell'ambiente per caratterizzare maggiormente il periodo storico. A mio avviso sono buone così, quando la nostra Lily vive con il padre, ho percepito il passato; le descrizioni della casa sono ben curate, con dettagli che richiamano un periodo storico ben diverso dai giorni nostri. Il dettaglio del padre che scrive con penna e calamaio, la goccia d'inchiostro che cade, la passamaneria in pietra levigata, la luce delle candele e così via. Insomma piccoli dettagli che ti lasciano immaginare un passato che non abbiamo conosciuto sulla nostra pelle e, dato che non sono un'amante delle lunghe descrizioni, ho apprezzato parecchio perché sei riuscita nell'intento senza annoiarmi.
Poi si cambia scena, Lily scappa nel bosco e dopo una serie di vicessitudini, si ritrova al cottage con Jack e i suoi uomini e servitori. Forse questo è il momento più carente di "descrizioni storiche", ma onestamente i boschi e i cottage me li immagino sempre allo stesso modo. Poi si ritorna alla nobiltà del tempo, al Kirkthon Castle, ed ecco ricomparire i dettagli dell'epoca a cui ti sei ispirata, sono solo tre capitoli, ma sei riuscita a dare un'immagine generale del luogo. Quindi, personalmente, le descrizioni ambientali mi piacciono.
Passiamo alle descrizioni fisiche dei personaggi e anche qui sei brava a non creare elenchi o lacune, sono tutti molto vividi nella mia mente e alcuni dettagli, come ad esempio le mani callose delle donne della servitù, o persino la loro statura, sono piccolezze che mi hanno lasciato l'immagine ben distinta tra altolocati e servi. Sì, la statura non centra con la classe nobiliare, ma in un certo senso è come se tu avessi voluto sopraelevare le figure autorevoli e abbassare la servitù proprio a livello visivo, contrapponendo la statura alla loro nobiltà d'animo. Non so se mi sono ben spiegata.
Mi sono ritrovata a contemplare la madre di Jack, per la sua bellezza e curatezza di contessa, ma ciò che hai reso palpabile è la nobiltà d'animo della cuoca Sarah, che dalla sua bassa statura si eleva ben al di sopra della contessa. Quindi una donna alta e di classe contrapposta ad una figura piccola e di basso ceto sociale, che invece spicca sulla padrona di casa. Anche per Lena è la stessa cosa, hai descritto la rossa così bella, dalle forme abbondanti e sinuose, come la femme fatale che farebbe di tutto per Jack e fa di tutto, persino mentirgli per tenerselo stretto. Penso che con il proseguo del racconto la contrapposizione di cui ti parlavo arriverà anche per lei, ovvero una leonessa che in fondo è ancora un cucciolo (su di Lena sono solo supposizioni dovute agli ultimi tre capitoli).
Insomma dopo le mie pippe mentali, le descrizioni posso dirti che sono ottime.
Ti consiglio solo di rivedere il prima possibile i capitoli iniziali e modificare la nostra Lily dopo la tua tintura personalizzata xD, per non destabilizzare il lettore nel futuro.

Introspezione personaggi: ed eccoci alla parte che preferisco!
Qui abbiamo una marea di personaggi. La storia è molto intrigata pur nella sua semplicità. Ti spiego il perché.
Ci hai fatto conoscere pian piano ogni singolo personaggio, non hai abbondato di nomi e figure in ogni capitolo, ma ti sei concentrata su personaggi diversi e mi hai permesso di conoscerli bene.
La scena si apre con la madre che, morente nel letto, la piccola Lily non vuole abbandonare nonostante le minacce del padre. Già da questo quadro vediamo una ragazzina dalla testa dura, un padre burbero, prepotente e padrone e una madre troppo debole per essere ancora d'aiuto alla figlia. Qui entra in scena anche Suzanne, la cuoca e punto di riferimento per Lily negli anni a venire.
Dopo la morte della madre, abbiamo un salto temporale di più di una decina d'anni e ci ritroviamo una Lily ormai giovane adulta, ventiduenne, e di un padre, Richard Fergusson, che dopo la morte della moglie è peggiorato parecchio.
Il tuo modo di farci capire le angherie subite da Lily mi è piaciuto, non sei stata cruenta e hai trattato la situazione in maniera delicata, penso che in pochi riescano a far capire il trauma subito da Lily per colpa di Richard, senza utilizzare un numero elevato di scene violente. Solo una risalta agli occhi, ed è quella che serve per farci capire il bisogno sfrenato di Lily di fuggire da quel padre-padrone.
Vuole farla sposare, vuole venderla per ottenere terreni e potere, e io mi chiedo: ma Richard Fergusson un cuore ce l'ha mai avuto? Passa un secondo e sembra tu mi risponda, perché l'uomo ripensa alla moglie e questo piccolo dettaglio mi incupisce maggiormente. Che dia la colpa della morte alla figlia? O è solo bastardo dentro? Non si entra nei dettagli e quindi mi aspetto che questo suo lato venga approfondito più avanti.
Quindi... aspetta che non voglio perdermi... Richard, l'uomo avido di potere che si ritrova nella situazione, secondo me, peggiore della sua vita: la fuga della figlia. Penso sia stato un duro colpo al suo egocentrismo, si sente il Dio del posto, colui che tutto può e nessuno deve contraddirlo. Sono sicura che la fuga lo abbia stordito parecchio, perché solo un uomo disperato e sadico bastardo può fare ciò che poi farà. Non voglio fare spoiler quindi capisci a me!

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