Capitolo Cinquantaduesimo

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Degli occhi vispi, un atteggiamento superbo, e un sorriso beffardo

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Degli occhi vispi, un atteggiamento superbo, e un sorriso beffardo. « Oh, bene. Mia sorella Claude è tornata a corte. » « Lei è tua sorella? » mormorai, incredula. « Sì. » « Sembrate così... diversi. » « Credimi, lo siamo. Andiamo. » Francis ed io ci avvicinammo un po' di più, e rimanemmo ad osservare la scena.
Bash ormai era a pochi passi dalla principessa, e lei appena lo vide, con un sorriso smagliante, gli buttò le braccia al collo. Bash sembrava imbarazzato da tutto quell'entusiasmo, ma comunque ricambiò l'abbraccio. « Quindi se è tua sorella... Bash e Claude sono fratellastri? » « In un certo senso... ma Claude non la vede proprio così. » Lo guardai, per incoraggiarlo a parlare. « Hanno avuto una relazione. Una piccola avventura di una notte. » « Che cosa?! » mormorai. « Ma sono fratellastri! » dissi disgustata. « Claude è una grande manipolatrice, gli ha fatto credere che non fossero figli dello stesso padre e allora... » « Basta. » dissi, fermandolo. « Non voglio sapere altri dettagli. » « Non volevo... » « Te l'ho chiesto io. Smettila di scusarti Francis! » dissi, furente. Poi, ripresi la lucidità e mi resi conto di quanto ero stata cattiva con un ragazzo che non meritava nulla di male, soprattutto da parte mia. « Scusami, Francis. Scusami davvero. » dissi, prendendogli una mano. « No. Tranquilla, può capitare. » « Ma non con te. Sei l'ultima persona su cui dovrei sfogarmi. » « Beth - disse ridendo - io mi prenderei una coltellata, per te. Figurati se non sopporterei un tuo sfogo. » Mi girai verso Bash, i due stavano ancora parlando del più e del meno, e dentro io avvertivo i tormenti della gelosia. « Dai, andiamo. » disse Francis, alzando gli occhi al cielo. « Dove, Francis? » « Ti presento mia sorella. » « Non voglio conoscerla! » dissi. « E' una scusa per farti avvicinare a Bash, stai bruciando dentro lo so. » Ci avvicinammo a Bash e Clause, e Sebastian si voltò verso di me e mi rivolse un sorriso che mi bloccò sul posto. Ecco, quello era ciò che lo differenziava da Francis. I suoi sorrisi facevano sì che il mio cuore smettesse di battere, e ricominciasse soltanto quando lui mi guardava negli occhi. « Ciao. » mormorò, io mi inchinai « Vostra Maestà. » dissi. Bash trattenne un sorriso, forse era strano anche per lui vederci in quella situazione. « Ciao fratello! » disse Claude, buttando le braccia al collo di Francis. « Mi sei mancato, piccolo cucciolotto piagnucoloso. » disse, pizzicando le guance del delfino. « E' bello anche per me, vederti sorellina. »

Bash fece scivolare un braccio dietro la mia schiena, dandomi un pizzico sul sedere.
Io sobbalzai, e lo guardai con la bocca spalancata.
Lui non mi guardò, continuava a guardare Claude ma sul viso aveva un sorrisetto beffardo e soddisfatto. « Claude posso presentarti la nuova artista di corte? Elizabeth Duval. » « Vostra Grazia. » dissi inchinandomi. « Oh, un'artista? Voglio un ritratto! Assolutamente! » disse, esuberante. « Claude, non fare la ragazzina viziata - la riprese Bash - Beth è un'artista, non sta ai tuoi capricci. » « Oh, davvero? Sono una principessa, quindi ho... diverse classi in più a lei. Se dico che voglio un ritratto lo voglio, e basta. Ora fatemi passare. Questo pomeriggio, in camera via. Non ritardate, odio i ritardatari. Oh, Madre! » Claude mi scostò, e cercò di correre verso Catherine che avanzava verso di noi.
Claude la abbracciò e Catherine fece una smorfia, quasi infastidita da tutto quell'affetto. Ma era sua figlia, o no? « E' un amore. » commentai, sarcasticamente. « Lo sappiamo. » risposero all'unisono Bash e Francis.
« Lo dico in anticipo: non ho intenzione di sottostare agli umori di una ragazzina viziata. Principessa o meno. Mi dispiace che sia tua sorella Francis, o che sia la tua sorellastra... Bash. A proposito di questo, Bash, dobbiamo parlare. » Sebastian lanciò un'occhiataccia a Francis, che fece finta di niente. «  Fratellino, c'è qualcosa che vuoi dirmi? » disse Bash, con una smorfia. «  Sì, certo. Non fargli troppo male, Beth. A dopo. »
Francis si allontanò, sorridendo ed io lo salutai con la mano. «  ... E così tu e Claude siete stati amanti? » «  Mio fratello la bocca chiusa proprio non sa tenerla, vero? » «  Ringrazia Dio, perché lui cerca sempre di coprirti. Allora? »
Bash sbuffò, e iniziammo a camminare insieme. « E' stata una notte. Forse due, non ricordo... ma Claude mi ha detto un sacco di bugie. Ma non provo niente per lei, adesso.  » «  E' evidente che lei prova ancora attrazione per te, però. » «  Io non credo. » «  Io credo di sì. Sta molto attento, amore mio. Sono disposta a tollerarti insieme a Mary, ma non con lei. » «  Beth, stai facendo un processo all'intenzione! Non ho intenzione di fare nulla con lei. » «  Prevenire è meglio che curare. » «  Dove sei stata? » mi domandò, girando immediatamente la discussione. «  Con Francis. » «  Ecco. » sentenziò. «  Che significa questo "ecco"? » «  Che tu puoi andartene in giro con mio fratello ed io non posso abbracciare la mia sorellastra? »
Io risi, di rabbia. «  Lo sai che non è un semplice abbraccio che mi fa innervosire, Bash. Le donne io le conosco, se si mettono in testa di conquistare un uomo alla fine ce la fanno.
Voi siete deboli, noi siamo più forti. Se diciamo no, è no! A voi non è mai così semplice. E ti ho detto che io a Francis ci tengo, mi ha sempre aiutata e non ho intenzione di rinunciare a lui. E' mio amico, nulla di più. Perchè devo ripeterti sempre le stesse cose? » «  Perchè siamo così gelosi l'uno dell'altra che non riusciamo ad essere indifferenti alle avances degli altri. » «  Già. » ci fu un attimo di silenzio. «  Vieni con me. » disse Bash a un certo punto.  Sgattaiolammo via da tutte quelle persone ed entrammo nel castello, che era silenzioso. «  Andiamo in camera mia. » mi avvertì Bash. «  Va bene. » dissi, senza battere ciglio.
Se Bash mi avesse portata in una gabbia con dei leoni, molto probabilmente ci sarei entrata senza dire una parola. «  Chiudi gli occhi. » «  Se chiudo gli occhi non riesco a vedere! » osservai. « Ma che osservatrice attenta! - disse sarcasticamente -  Allora ti prenderò in braccio. »
Bash mi sollevò, ridendo e mi strinse tra le sue braccia. «  Avanti, chiudi! » feci come mi disse, tenendo una mano davanti ad essi.
Mi sdraiò sul letto, e mi iniziò a baciare le labbra.

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Where stories live. Discover now