2. Lilith

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Ecco a voi il secondo capitolo, spero davvero che vi piaccia💕

Draco si smaterializzò nel salone di casa e tenne la ragazza per evitarle di cadere.
<< Sai chi sono? >>
<< Certo. >>
Lui la guardò come se aspettasse qualcosa.
<< Sei famoso tra il popolo. >>
Lui rise e lei rifletté che era la seconda volta in pochi minuti che lo vedeva ridere.
<< Vieni. >>
La prese per mano e la portò in una camera; il letto era fatto con delle lenzuola bianche, seta probabilmente, la fece entrare in bagno e aprì l'acqua per riempire la vasca poi provò a slacciarle quel che restava della camicetta e come si aspettava lei saltò indietro.
<< Voglio solo lavarti. >>
<< P-posso fare da-da sola. >>
<< Come vuoi. >>
Le slegò i capelli arrotolandosi il nastrino intorno alla mano.
<< Spogliati ed entra, quando hai fatto chiamami. >>
<< Si. >>
Non voleva che la vedesse ma temeva si arrabbiasse e sapeva bene che era meglio evitare che ciò succedesse.
Si spogliò e si immerse nell'acqua calda sentendo subito il calore entrarle sotto pelle.
<< Sono... dentro. >>
La maniglia scattò e lui entrò sorridendo ma lei non lo vide; si sedette su uno sgabello a fianco a lei e prese la spugna.
<< Dammi il braccio. >>
Iniziò a lavarla dallo sporco incrostato, per spezzare il silenzio parlò di nuovo.
<< Non mi hai ancora detto il tuo nome. >>
Lei strabuzzò gli occhi a quella domanda, non l'aveva riconosciuta?
<< N-non... non me l'hai chiesto. >>
<< Te lo chiedo ora, come ti chiami ragazza? >>
Improvvisamente la riccia trovò molto interessante la schiuma creata dal sapone.
<< Non me lo vuoi dire? >>
Forse era meglio stare zitti, cos'avrebbe fatto se avesse saputo di avere Hermione Granger fra le mani?
<< Hai infranto la legge? >>
Aver aiutato Harry Potter era infrangere la legge?
<< No. >>
<< Alla tua famiglia non succederà niente. >>
Lei volle ridere ma si trattenne così scosse la testa e lui sospirò.
<< Va bene, ti chiamerò Lilith finché non vorrai dimmi il tuo vero nome. Dammi l'altro braccio. >>
Per non bagnare le maniche se le arrotolò mostrando il Marchio Nero e quando provò a ritoccarla lei indietreggiò leggermente.
<< Finisco io. >>
<< Come vuoi, fammi solo lavare la schiena. >>
Dopo averle lavato il collo, le spalle, la schiena e il viso si alzò.
<< Ho finito, ti farò trovare sul letto tutto ciò che ti può servire. >>
<< Grazie Malfoy. >>
Le uscì spontaneo e lui ghignò ma lei non poté vederlo.
Si sarebbe fidata prima o poi ed era proprio quello che lui voleva.
Lei finì di lavarsi e uscì; sul letto come il biondo aveva detto trovò un completo intimo nero, altri asciugamani e un vestito blu oceano; si vestì e si sedette sul letto pensando.
Era a casa di Malfoy; era a casa di Malfoy e lui non lo sapeva; no, non era Hermione; era Lilith e lo sarebbe stata per il tempo necessario.
Prese un respiro profondo e scese le scale.
Draco a vide arrivare e credette di sognare, aveva preso la Mezzosangue.
<< Ciao Lilith. >>
Lei sorrise imbarazzata.
<< Quest'abito ti sta magnificamente. >>
Le passò il dorso di una mano sulla guancia.
<< Come stai? >>
<< Bene... ehm... >>
<< Puoi chiamarmi Draco. >>
Lei annuì cercando di calmarsi.
<< Ti ho fatto preparare qualcosa da mangiare. >>
Si sedettero a tavola entrambi e lui la fissò tutto il tempo.
<< Le giornate si svolgeranno così, io dovrò lavorare la maggior parte del tempo. Sei libera di girare per il Manor e il giardino ma non dovrai mai superare i confini. Tutto chiaro? >>
<< Si. >>
Era un animale in gabbia.
<< Mentre lavoro non cercarmi se non è di fondamentale importanza.
<< Si... Draco. >>
<< Bene. >>
La sera Lilith mangiò e andò a dormire; Draco finì di lavorare tardi e prima di andare a consumare la cena si intrufolò nella camera della ragazza.
La guardò per qualche minuto poi le tolse i capelli dal viso.
<< Sogni d'oro Hermione. >>
Quando la mattina lei scese lo trovò seduto sulla poltrona.
<< Ben svegliata Lilith. >>
<< Buongiorno. >>
<< Hai riposato bene? >>
<< Si, molto bene. >>
<< Ottimo. Oggi verrà un medi-mago. >>
<< Come mai? >>
<< Voglio essere sicuro che tu stia bene. Ti farà degli esami per accertarsi che il tuo stato di salute sia buono. >>
<< D'accordo. >>
<< Perché non mi parli di te? >>
Lei si irrigidì e non lo vide ghignare alla sua reazione.
<< Sei andata a scuola? Sembri istruita. >>
<< Si, ho frequentato Hogwarts. >>
<< Davvero? Quanti anni hai? >>
<< Venti. >>
Rispose senza pensare.
<< Sei dei mio anno. >>
Lei sbiancò e balbettò un sì, lui per non far saltare il piano smise di fare domande.
<< Ti va di mangiare? >>
<< Volentieri. >>
Dopo pranzo Draco tornò in salotto.
<< Lilith? >>
<< Si? >>
Lo raggiunse e non credette alle sue orecchie quando lui le chiese di sedersi sulle sue gambe.
<< I-io... >>
<< Ti vergogni? >>
<< N-no... ma... >>
<< Ma una Mezzosangue che tocca Draco Malfoy? Sacrilegio! >>
Disse ridendo.
<< Da cosa dici che sono una Mezzosangue? >>
<< Beh... se fossi una Purosangue saresti tra le fila di del Signore Oscuro oppure potresti essere una traditrice ma saresti già morta. >>
Lui guardò l'espressione disgustata di lei e cambiò argomento.
<< Sai... al mio terzo anno una Mezzosangue mi ha rotto il naso. Era davvero una stronza. >>
<< Era? >>
<< Non so che fine abbia fatto ma spero sia morta o schiava di qualcuno. Allora... vieni o no? >>
La riccia prese un respiro profondo e si sedette sulle gambe del Mangiamorte che le circondò il bacino con un braccio e la sentì rigida.
<< Perché sei tesa? >>
<< Io non... no... >>
<< Hai paura. >>
Guardò dalla parte opposta ma lui le forzò lo sguardo.
<< Tu hai paura di me. >>
Lei chiuse gli occhi.
<< Guardami Lilith. >>
La costrinse e le vide gli occhi lucidi; doveva solo lavorarsela un po' e sarebbe stato a cavallo.
<< Ti ho tolto dalla strada, dato una casa, dei vestiti, cibo e un letto... perché hai paura? >>
<< Non lo so... devo solo abituarmi. >>
<< Okay. >>
Sussurrò accarezzandole il viso.
<< Sei così bella... da chi sei scappata? >>
<< Cosa? >>
<< Non ci credo che nessuno ti abbia notato tra quelle vie, un gioiello come te. >>
<< Non mi facevo vedere da nessuno. >>
Lilith sentì le labbra del ragazzo su una guancia.
<< A chi appartieni Lilith? >>
Sussurrò ancora accarezzandole il collo.
<< Non appartengo a nessuno. >>
Gli afferrò il polso e si alzò, lui la guardò negli occhi con un'espressione severa.
"Appartieni a me Granger."
<< Mi piace la tua forza ma la prossima volta modera i toni. >>
<< Mi dispiace. >>
Draco le baciò la guancia e scomparve per le scale.

For you dear || DramioneNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ