Una seconda mente .

Capitolo 1

"Sapete...certe volte non capisco proprio. Insomma. Come potrei ? Su cosa potrei basarmi? Bhe ... ragionandoci un po' su , non ho nulla su cui basarmi . Com'è possibile che i comuni mortali sappiano offendere le persone ? Chi è quella testa di melone che ha trovato i mezzi per darne possibilità all'uomo?
Che merda...
Ogni generazione si lamenta delle società future come se la loro non fosse da meno . Si cerca di trovare i veri Saggi , le persone con più capacità di intendere la realtà . Tutto accade per un motivo giusto ? Allora parliamo di fortuna e sfortuna ? Sono dati soggettivi se non astratti da ciò che possiamo definire realtà.
Ora vi faccio una domanda, l'ultima lo giuro : che cos'è la realtà?
Credo che la vita sia stata "creata" per uno scopo ben preciso a noi ancora sconosciuto. Vivi la vita ... lo dicono in molti ma io mi chiedo in quanti realmente sono disposti a farlo . Bhe io si , sono disposto a vivere ."
B. Ray

Non faccio in tempo a leggere un racconto che suona la campanella di fine ora ... pff ... il tempo .
Saluto i ragazzi con freddezza e preparo la mia borsa da lavoro per un'altra entusiasmante lezione di Psicologia Sociale .
" buona giornata ragazzi " , dissi salutando i miei alunni .
È solito da parte loro ricomporre il loro materiale e scappare al più presto possibile dalla stanza, come se fosse scattato l'allarme antincendio.
Uhm.... quell'aula così triste e deprimente eppure avrei giurato di aver sentito parlare bene di questa classe ma non ci faccio molto caso .
Sono le 10:50 di una giornata nuvolosa di autunno e come al solito solo in ritardo alla lezione. Oggi è un giorno speciale, me lo sento .
Il preside mi ha incaricato personalmente di seguire una classe di super-geni, quelli che la società di oggi chiama sfigati . È strano , questi alunni in hanno nulla a che fare con la mia materia , io insegno un un corso lontanamente simile al loro . Bha .
Gli uomini .... ma chi li capisce ? Lasciamo stare... parlo proprio io che lo sono .