Capitolo 25- Crack

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POV LAUREN

Dopo la discussione con Camila non riesco a concentrarmi su niente. Litigare con lei non mi permette di ragionare su nulla,penso che forse ho esagerato,che forse potrebbe scusarsi o provare a scusarsi,che forse potrei scusarmi io. Sono solo le 2 del pomeriggio ed io sto modificando la stessa foto da un'ora,non riesco per niente a focalizzarmi su quello che dovrei fare. Sicuramente non è stata una situazione piacevole per me,e tendo sempre a reagire nel modo sbagliato,ma vedere la mia ragazza avere tutta quella confidenza e quegli atteggiamenti con qualcuno,una sua ex per giunta,mi ha fatto sbarellare. Anche se pensandoci un po',credo di aver esagerato in modo eccessivo,alla fine Camila non ha fatto niente per darmi motivi di dubitare di lei o di essere sospettosa sul legame che lega lei e Sam. Proprio mentre i pensieri si fanno molto insistenti sento qualcuno bussare alla porta del mio ufficio e do subito il permesso per entrare. "Mani,è successo qualcosa?",chiedo sospettosa. La mia migliore amica non mi disturba mai mentre sono nel mio ufficio e se lo fa è perché c'è qualche problema con un servizio o un problema che riguarda lei e ha bisogno di parlarne. "Dinah mi ha chiamato durante la pausa pranzo. Mila non si è presentata al lavoro e appena DJ l'ha chiamata ha capito che Camila stava piangendo e le ha raccontato tutto",spiega Normani con un sospiro. Di bene in meglio direi,anche se vorrei essere arrabbiata o avercela con occhi cioccolato,sapere che l'ho fatta piangere mi fa sentire in colpa e mi fa venire voglia di andare da lei e scusarmi. "non c'eri Mani,lei è questa ragazza erano così in sintonia,mi sono sentita fuori posto e delusa. Non avrei voluto che la cosa diventasse così grave,mi conosci meglio di chiunque altro",cerco di difendere la mia posizione come se ce ne fosse davvero bisogno. "Lauren so che non avevi brutte intenzioni e so che sei una persona impulsiva,ma sai anche quanto sia fragile Camila. Non capisco perché sei ancora qui invece di essere da lei per parlare",afferma la mia migliore amica beccando il mio punto debole,Camila. Per quanto io possa avercela con lei,per quanto occhi cioccolato abbia torto e chi più ne ha più ne metta,non riesco a fare finta di niente. Non riesco a non parlarle,a non sentire la sua voce e averla vicina. Semplicemente non posso. "hai ragione,mi copri tu con Rita",esclamo alzandomi subito e indossando velocemente il cappotto. "ci penso io,non ti preoccupare,tu pensa a Mila",dice Normani con un sorriso. "sei la migliore",esclamo prima di baciarle una guancia e uscire velocemente dalla stanza. "lo so Jauregui,lo so",sento esclamare da Mani prima di allontanarmi.

POV CAMILA

Non sarei riuscita ad entrare nel mio ufficio e far finta che non fosse successo niente,sono rimasta davvero incredula davanti alla reazione di Lauren,perché non penso di aver fatto niente che possa averla fatta incavolare. Non sono nemmeno riuscita a trattenere le lacrime appena sono entrata in casa,ho preso la mia fedele coperta e mi sono chiusa in me stessa. Potrà sembrare una reazione stupida ed esagerata,ma qualsiasi litigata con Lauren è la peggiore,non c'è in ballo solo la rabbia e la discussione del momento,ma anche la paura di perderla ogni volta e di fare un passo falso. Appena ho visto Sam mi è sembrato molto naturale salutarla in quel modo e parlare con lei,ma questo non vuol dire che io provi ancora qualcosa per lei. Io amo occhi smeraldo con tutto il cuore,ho donato tutta me stessa a lei e lo rifarei altre mille volte. Mi sono preparata una tazza di the dopo aver parlato al telefono con Dinah,mi ha subito detto di non fare l'idiota e parlare con Lauren,ma non riesco a seguire il suo consiglio. Ora come ora voglio solo stare da sola,pensare un po' a cosa fare e riordinare le idee. Sto per risedermi sul divano e vedere per la cinquantesima volta 'glee',l'unica cosa che riuscirebbe a farmi sentire meglio,quando sento suonare il campanello di casa. Con un certo sollievo e felicità spero che sia Lolo,spero che sia venuta per fare pace,lo vorrei davvero tanto.  Apro la porta con un sorriso che scompare non appena vedo Sam alla porta,cosa diamine ci fa lei qui e come ha fatto a scoprire dove abito? "Camila ciao,posso entrare?",chiede lei con dolcezza. Sono ancora un po' confusa dal perché sia qui,ma la faccio lo stesso entrare. "al tuo ufficio dovrebbero assumere segretarie che sanno essere più riservate sulle informazioni personali che riguardano i dipendenti,non mi ci è voluto niente per farmi dire dove abiti e anche per sapere la tua e-mail",confessa Sam e nonostante la situazione,ridacchio. Non è cambiata di una virgola,è sempre la solita,quando deve arrivare ad un obbiettivo lo raggiunge in ogni modo. "cosa ci fai qui Sam?",chiedo davvero curiosa. "devo parlarti di una cosa,mmmh questo è il profumo del tuo the ai frutti di bosco",risponde lei,rimanendo sempre sul vago. "non rispondevi alle mie domande nemmeno quando stavamo insieme,niente è cambiato come vedo",esclamo ironica iniziando a preparare una tazza anche per lei. "beh tu sei cambiata decisamente,a parte quel sedere,lui è sempre lo stesso",esclama Sam con un sorrisetto. La guardo male,una battuta del genere mi avrebbe sicuramente fatta arrossire,ma questo prima che incontrassi Lauren e soprattutto prima di stamattina. "Sam se sei qui per creare tensione tra me e la mia ragazza,ci stai riuscendo bene",le lancio questa frecciatina prima tornare al tavolo dove si è seduta e passarle la tazza fumante. "uh sei diventata un peperino. Ma non sono così stronza da tornare dopo tutti questi anni e mettermi in mezzo a te e alla sexy vampira",ironizza la mora facendomi alzare gli occhi al cielo,anche questo suo lato non è cambiato per niente. "oh dai è troppo pallida per essere umana e sono sicura di aver visto i suoi occhi iniettati di sangue stamattina",rimarca Sam per poi prendere un sorso di the. "è una ragazza piuttosto gelosa,ma ora seriamente,perché sei qui?",chiedo ancora e questa volta spero davvero di scoprirlo. "Mila mi dispiace davvero che avete litigato per colpa mia,non penso di aver mai visto due persone che si appartengono di più di voi due e lo capirò se la tua risposta sarà un no",incomincia lei abbastanza nervosa. "la risposta a cosa?",chiedo per esortarla a continuare. "sono tornata a New York perché qui vive la mia ragazza o come meglio dire fidanzata. Vedi prima di incontrarti stamattina non sapevo bene dove poterti trovare e mi è sembrato una specie di segno. Camila vorrei che tu e Lauren veniste al mio matrimonio",esclama la mora elettrizzata mostrandomi un anello molto semplice ma estremamente delizioso. "oh mio dio,sono davvero felice per te e spero davvero di riuscire a venire",esclamo entusiasta cercando di abbracciare Sam,ma con la mia goffaggine riesco a far cadere la tazza e rovesciarla sulla maglia della mora. "oh sono un disastro,ti prego scusami",esclamo davvero dispiaciuta cercando in vano di rimediare. "in questo lato non sei cambiata,ma stai tranquilla. Non hai una maglia che puoi prestarmi?",propone lei pratica. "sali le scale seconda camera a destra,nel mio armadio ci sono tutte le maglie che vuoi,intanto dammi questa che la metto a lavare",esclamo sentendomi ancora in colpa ricevendo in risposta un suo sorriso. Suonano di nuovo alla porta,così appoggio la maglia sul tavolo e vado ad aprire. Questa volta è davvero Lauren,non ci penso due volte e la faccio entrare. Ci scambiamo uno sguardo e ci sorridiamo,anche senza bisogno di parole abbiamo capito tutto quello che dobbiamo dirci. "Mila posso mettere questa,mi ricorda la games week a cui siamo andate",chiede una Sam con indosso solo un reggiseno,arrivando in sala. Lo sguardo glaciale di Lauren mi fa gelare il sangue. "non è come pensi,lasciami spiegare",esclamo nel panico,ma è troppo tardi. "è tutto molto chiaro,se questo è stato il tuo piano dall'inizio complimenti",dice Lauren senza emozioni,facendomi una gran paura. "Lauren non è quello che pensi,ti prego non andare via",dico disperata prendendole il polso,ma subito lo scosta,una lacrima solitaria le riga il viso mentre io inizio a singhiozzare. "è finita Camila,non provare più a cercarmi",dice atona prima di uscire di casa. Inutili i miei sforzi per fermarla,tutto inutile. é finita. 

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