Pioggia

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Per la terza settimana di fila.

Una forza così impetuosa da rendere davvero forte, troppo forte, il rumore sul tetto in muratura.

Séarlas si svegliò di soprassalto, forse per lo scoppio di un tuono, o forse perché gli scrosci erano troppo intensi.
In 17 anni ne aveva sentiti di temporali, ma da quando si era trasferito all'interno delle mura della grande città per cercare lavoro  gli sembrava fossero più forti; probabilmente perché nella vecchia casa di famiglia, oltre le foreste al nord, il tetto di paglia smorzava parecchio il rumore della pioggia.

Si girò sul letto. O meglio, sui sacchi pieni di paglia che fungevano da letto. Ma d'altronde il vecchio Ardal, il padrone, non avrebbe mai speso nemmeno una moneta di bronzo per la sua sistemazione, quindi si sarebbe dovuto adattare in qualche modo se voleva finire l'apprendistato. E in fondo forse non gli andava poi così male: aveva ricevuto anche un avanzo di carne arrosto. Carne! Aveva sentito dire che l'apprendista del mugnaio poteva avere solo pane nero raffermo...

Il sonno c'era ancora, ma come era possibile continuare a dormire con tutto quel rumore? E poi le perturbazioni sembravano davvero più intense nelle ultime settimane, come era possibile?

Un tuono scosse la casa.

Che ore saranno?

Il pensiero non poteva avere una risposta: la bottega del fabbro, come altre botteghe particolarmente rumorose, era posta in una zona della città molto lontana dalla case dei più abbienti. E quindi lontane anche dai giri di ronda veri e propri. Si, ogni tanto una guardia passava, ma il turno nei bassifondi non piaceva a nessuno, e quindi nessuno si preoccupava di urlare l'ora come di consueto. E a nessuna guardia sarebbe mai passata per la testa l'idea di inseguire un brigante in quelle vie povere e sporche.

Le piccole finestre del piano rialzato davano comunque la possibilità di vedere che era molto buio, e quindi non poteva essere più tardi del conticinium. Questo significava aver sprecato ancora una buona parte della notte.

Si alzò. Tanto valeva controllare la bottega e vedere se tutto era a posto. Magari ravvivare il fuoco della fucina, che non poteva mai essere spento, o ramazzare per terra, in modo da dimostrarsi operoso. Bella la vita per Ardal: inspiegabilmente era riuscito a rimanere l'unico fabbro di tutta Eriatis per tre decenni e questo gli aveva assicurato degli ottimi introiti.
Le armature e le armi delle guardie? Forgiate da Ardal. Le anime dei bastoni dei maghi? Forgiate da Ardal. Tutti gli oggetti che venivano usati in allenamento e in combattimento dalle caste di guerrieri? Forgiate da Ardal.
O almeno, così era sulla carta. Perché Ardal non toccava più un ferro da anni, obbligando a turni di lavoro esagerati i suoi apprendisti. Che ovviamente poi fuggivano in preda a crisi di stanchezza o di depressione.

Era proprio grazie ad una di queste fughe che Séarlas aveva avuto la possibilità di venire in città. Camminando nel bosco aveva incontrato un tale in preda ad un esaurimento nervoso, che fuggiva proprio dalla bottega di Ardal lasciando vacante il posto di apprendista.
E per un giovane che non vedeva l'ora di lasciare il fango e i porci, non poteva esserci una situazione migliore di quella.

Fregare il vecchio non era poi così impossibile. Ormai la sua mente non era più come quella di un tempo e la maggior parte delle sere tendeva ad essere ubriaco. Dopo pochi giorni in bottega Séarlas aveva avuto la brillante idea di investire i suoi unici risparmi nell'acquisto di un paio di mediocri spade, che presentava al suo padrone come "due spade richieste dalle guardie" da vendere la mattina dopo. Ardal, mezzo ubriaco, un pò borbottava e un pò lo guardava torvo, ma alla fine se ne andava lasciandolo solo. La mattina dopo non si sarebbe ricordato nulla e il gioco sarebbe ricominciato da capo.

Questo permetteva a Séarlas di lavorare senza distruggersi, anche se nei pochi momenti di lucidità Ardal si chiedeva perché fossero così indietro con gli ordini.

C'era solo da sperare che l'assenza di contatti fra le guardie e il padrone continuasse per sempre.

Gallicinium, il sole sta per sorgere, in teoria. Impossibile dirlo dietro a quel grigiume di pioggia.

Eppure è davvero troppo intensa...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2016 ⏰

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