Proteggimi.

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Stiles.
《Potremmo mettere una trappola,nel lato est del bosco.》
A risvegliarmi dai miei pensieri veramente poco casti,riguardanti l'alpha a pochi metri da me,fu Scott,che mi mollò una gomitata sotto le costole.
《Aia.》mi lamentai massaggiandomi il punto colpito,con la mano.
《Hai qualcosa da controbattere,Stiles?》l'espressione dura di Derek,mi portò un leggero brivido sulla schiena che io ignorai,sorpassando Scott,e posizionandomi accanto a lui,prendendogli il pennarello dalle mani.
Lui mi guardò roteando gli occhi verso l'alto e poggiandosi nuovamente al tavolo con i palmi,la testa bassa rivolta ai fogli sparsi su quest'ultimo.
I muscoli delle spalle si mossero sotto la maglia grigia che indossava,causando un mio leggero surriscaldamento, che cercai di disattivare.
Maledetti superpoteri da lupo.

《Il tuo piano fa schifo,sourwolf》dissi semplicemente,girando intorno al tavolo e voltandomi verso il grosso pannello in vetro,che mi ero assicurato di comprare per le indagini.
Il ragazzo in questione,alzò gli occhi dalla piantina posizionata sulla superficie in mogano e mi guardò,congelandomi con lo sguardo.
《Ripetilo e ti ritroverai-》questa volta fu Isaac,ad interrompere la sua solita minaccia.《Gli apri la gola con i denti,si lo sappiamo.》continuó lui.《Derek,stai diventando fin troppo monotono con queste minacce.》esclamai,io,cominciando a scrivere e disegnare qualche strategia sulla grossa lastra.
《Confermo questa cosa.》sbadiglió Erica,poggiandosi alla spalla di Boyd《non ci fanno.》prese una pausa ridacchiando《e soprattutto,non gli fanno più nessun effetto.》rise rumorosamente seguita da Lydia.
Cercai di concentrarmi su ciò che stavo facendo,ma lo sguardo di Derek,inchiodato alla mia schiena,non aiutava.

Stiles calmati,respira,è semplice no?

Se avessi cominciato ad agitarmi,tutti mi avrebbero sentito,quindi cercai in tutti i modi di regolarizzare,il mio respiro,che era andato accellerando.
《Stiles,abbassa il volume dei tuoi pensieri.》si lamentò Isaac,mugolando per il dolore.
《S-scusa.》mormorai in un modo appena udibile.
Quando finalmente chiusi il tappo del pennarello,mi spostai in modo da mostrare ciò che avevo scritto a tutti.
《Mi duole ammetterlo.》cominciò Derek.《ma è un gran piano,Stiles》
Un'ombra di un sorriso si dipinse sul suo volto.

Quello è un sorriso?

Sorrisi fiero di rimando e mi sedetti nuovamente accanto a Lydia,che mi fissava sognignando.
Erano passati anni dall'ultima volta che avevo sentito il cuore esplodermi nel petto accanto a lei,ma forse non era mai successo.
《Mi piace un sacco quando riesci a distruggere il suo ego così bene》mi sussurrò ridacchiando.
《Lydia,riesco a sentirti.》ringhiò lui,roteando gli occhi e appoggiandosi contro il muro continuando ad ascoltare ciò che stava dicendo Boyd.
《Ehi Derek,ricorda che non sono una tua Beta.》gli fece un occhiolino,causando un suo sbuffo irritato.
Ridacchiai sommessamente guadagnandomi un sorriso divertito di Isaac e una piccola risata di Erica,che stava cercando di concentrarsi.

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《Derek,porco cazzo.》urlai.
La botta,dal centro del loft,causò un mio sussulto.
Ero seduto sulla scala a chiocciola,con il libro di filosofia sulle gambe.
Non so perchè ma Derek,pretendeva,a differenza di Lydia, che risiedessi ad ogni allenamento ed ogni riunione,anche se per lui ero solamente,lo "stupido umano logorroico utile a fare piani e ricerche" come si era divertito a definirmi milioni di volte.
Scesi le scale,con una corsa catapultandomi nel grande stanzone principale.
Scott,era contro il muro,accanto a Erica e Isaac,mentre Boyd era in piedi,e cercava di fronteggiare l'alpha al centro della stanza.
Mi avvicinai al mio migliore amico,notando che stava chiudendo man mano gli occhi.
《Scott.》lo scossi e cominciai a dargli dei leggeri schiaffi sul viso leggermente abbronzato.
Aprì velocemente gli occhi,causando un mio sospiro di sollievo.《sto bene Stiles.》sussurrò mettendosi seduto e strisciando accanto a Isaac e poggiando la testa sulla sua spalla,troppo stanco persino per muoversi.
Mi avvicinai all'alpha,facendo un segno a Boyd per farmi passare.
Poteva essere insensibile quanto voleva,ma sapevo con certezza che non mi avrebbe torto un capello.
Non sapevo perchè,ma ne ero sicuro.
Gli spinsi con violenza,le mani sul petto,non muovendolo di un centimentro,ma cogliendolo di sorpresa,gli occhi carichi di stupore.
《Ti permetto tutto.》gli urlai.《Allenatevi quanto volete,sforzatevi.》lo spinsi di nuovo,urlando ancora più forte.《ma non è possibile che ogni volta li debba ridurre in questo modo.》continuai,svuotando tutta l'aria che avevo nei polmoni e indicandogli i ragazzi sballottolati contro il muro《Sei frustrato,lo sappiamo tutti,avresti bisogno di qualcuno che ti voglia bene,tanto,da star male.》presi una pausa.《cercati una valvola di sfogo,ma non sempre loro,porca puttana.》
I suoi occhi sembravano ancora più limpidi in quel momento,rendendo il suo sguardo di un colore indecifrato.
Non riuscivo a capire la sua espressione.
Era il solito viso inespressivo,che aveva sempre avuto.
Nè un sorriso,nè un emozione.
Ma in quel momento i suoi occhi esprimevano più di quanto qualsiasi altra cosa avrebbe potuto fare.
《Sono il loro Alpha.》disse semplicemente,le mani incrociate al petto.《è questo il mio compito.》
《Il tuo compito sarebbe anche fargli capire com'è vivere in un branco,non solo la foga della battaglia.》sentivo il mio cuore battere all'impazzata,mentre affrontavo quello che era l'alpha del nostro branco.Il respiro si fece sempre più pesante e mi allontanai, pur di non fargli sentire i battiti fin troppo accellerati del mio cuore.
Risentii il dolore.
Crisi di panico.
Solo in quel momento sentii lo sbattere della porta del bagno,e girandomi notai dell'assenza di Derek.
Lanciai uno sguardo verso i ragazzi.
Erica si era alzata e insieme a Boyd,avevano sistemato Scott ed Isaac sul divano,l'uno accanto all'altro. Avrebbero dovuto dormire un pò per recuperare le botte dell'allenamento.
Sorrisi vedendo il moro,quasi completamente steso sul corpo del biondo.
Sarebbe arrossito fino al midollo,appena si sarebbe svegliato,cotto com'era di Isaac.
Presi le chiavi della Jeep dalla tasca,guardando La ragazza in piedi appoggiata al muro.《Riposati anche tu.》le sorrisi.《Boyd,cerca di far ragionare quell'idiota.》annuì,girandosi verso la porta del bagno e iniziando a bussare.
Mi infilai la felpa velocemente,sbattendomi la porta alle spalle e correndo fino alla Jeep,parcheggiata davanti la casa.

Protetto.||SterekWhere stories live. Discover now