Durante il ricevimento Draco non staccò gli occhi dalla moglie, che gironzolava tra gli innumerevoli ospiti per scambiare qualche parola. Lui non aveva voglia di stare in mezzo a tutta quella gente, a dire il vero non la voleva neanche invitare tutta quella gente, ma per lei aveva fatto un piccolo sforzo e si era affidato a quel pagliaccio di Black. Avevacontattato lui gli ospiti "giusti" per queste nozze e dal sorriso di sua moglie aveva fatto un ottimo lavoro.

Sua moglie. Adorava guardarla, non se ne sarebbe mai stancato.

-Ehi Draco-

-Blaise-

-Che ci fai qui da solo? Ti stai per caso annoiando al tuo matrimonio?- sogghignò il moro

-No, mi sto solo godendo mia moglie- gli rispose il biondo buttando giù l'ultimo goccio di alcol, poi si diresse verso la giovane.

Sorpassò tutti, senza rispondere alle diverse domande che le persone gli rivolgevano per attaccare bottone, e prese Hermione per la vita.

-Vieni con me- le sussurrò in un orecchio. Poi la condusse dentro la casa.

-Draco, ma cosa...-

-Mezzosangue, ma se ce ne andassimo?-

-Non possiamo, è il nostro matrimonio!- rise la riccia.

Draco la baciò all'improvviso, imprigionò quelle morbide labbra tra le sue per poter gustare il suo dolce sapore.

-Vorrà dire che ci assenteremo solo per un po'- le rivelò lui portandola verso la sua vecchia camera da letto.

-Draco, ma che vuoi fare?-

-Possederti, mia adorabile Mezzosangue-

Hermione arrossì lievemente, ma non oppose più resistenza. I loro invitati sarebbero sicuramente sopravvissuti anche senza di loro.

Draco la distese lentamente sul letto e con venerazione le tolse le scarpe e l'abito.

Ciò che indossava sotto lo mise a dura prova. Quel corpetto metteva in risalto i suoi seni delicati e quelle piccole mutandine lo invogliarono ad assaporare il suo odore, a gustare dei suoi umori. Così, sempre con delicatezza, le allargò le gambe e le sfilò gli slip. Non tolse le calze.

Iniziò a leccarla con movimenti lenti, per poi soffermarsi sul clitoride un attimo. Il tempo di farla gemere e agognare il suo tocco. Lo succhiò piano, per poi tuffarsi tra quelle pieghe oramai bagnate e morbide.

I gemiti di lei erano un afrodisiaco potente e lui si beava di quei suoni spezzati insieme ai suoi umori, che uscivano dal corpo di sua moglie per finire sulla sua lingua.

-Draco...-

Stava per venire e lui riprese a succhiare quel piccolo bocciolo che le poteva far toccare le vette del piacere più alte se lui non avesse smesso qualche secondo prima che ciò accadesse.

-Draco!-

Il biondo ghignò a quel tono lamentoso e deciso al tempo stesso. Le torturò il collo e la bocca mentre si liberava dei pantaloni oramai troppo ingombranti. Si tolse anche gli slip e con un movimento fluido fu dentro di lei. Non poteva aspettare oltre, non con quella lingua che lo stuzzicava.

Le fece avvolgere le gambe intorno alla sua vita e iniziò a muoversi. Spinte lente e profonde che fecero impazzire la ragazza.

-Ti prego...oh...-

Le mancava così poco per raggiungere il piacere che agognava che credeva di impazzire se Draco non l'avesse accontentata. E proprio quando era disposta a tutto per convincerlo a farla godere lui le pizzicò il suo punto più sensibile con due dita e lei venne in ondate di piacere travolgenti. Lui affondò in lei più velocemente e le fece raggiungere subito un altro orgasmo violento, ma non aveva ancora finito. Le imprigionò la bocca con la sua, la fece mettere bocconi e la penetrò da dietro. La tenne ferma per i fianchi, mentre lei si aggrappava al letto e lui spingeva. La toccava in tutti i punti più sensibili e quando iniziò a torturare di nuovo il suo clitoride credette di svenire dal piacere.

Non riusciva a reprimere i gemiti che le uscivano dalle labbra e non riuscì a trattenere l'urlo liberatorio quando goderono insieme.

-Credo che ti abbiano sentito anche gli ospiti- la prese in giro Draco facendola accomodare tra le sue braccia.

-Spera di no o ti faccio andare in bianco per i prossimi tre anni- disse Hermione rossa in volto dall'imbarazzo e dal piacere.

-Non ti conviene, se no come faremo ad avere dei bambini entro un anno?-

-Dei bambini? Entro un anno?- chiese sorpresa la riccia.

Non avevano mai parlato di bambini. Certo lei li voleva, ma in futuro. Non entro un anno!

-Si. Voglio degli eredi-

-Si, okay, ma... magari tra un po'-

-Perché? Ora siamo sposati. Siamo una famiglia-

Erano una famiglia.

-Si, siamo una famiglia-

Due Ragazzi Un Po' SpecialiWhere stories live. Discover now