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Un mese dopo...
Avevo un mal di testa assurdo, gli occhi continuavano a pesare e io non riuscivo a muovere nemmeno un muscolo.
Cercavo con tutte le forze di fare qualcosa ma nulla... Sentivo delle voci sconosciute, provavo a dir loro di salvarmi ma l'oscurità mi riportava con sè.

Pensavo di essere all'inferno o forse nel purgatorio; non c'era luce, non c'erano rumori, ero sola.
Sola con un ricordo... Sola con un rumore.

"Papà papà alza il volume per favore" il suo sorriso, i suoi occhi e la canzone... Poi il nulla

Questa scena continuava a riproporsi ogni volta che cadevo nell'oblio, ogni volta che smettevo di lottare, che perdevo la speranza, ogni volta che le mie forze venivano a mancare.

Ogni giorno, ogni volta che questa scena si veniva a presentare nella mia mente si aggiungevano dettagli nuovi...
All'inizio c'era il nulla, non sentivo voci, non ricordavo nulla; c'era solo il buio...
Piano piano avevo iniziato a sentire la canzone di sottofondo di quel giorno, poi avevo iniziato a vedere solo gli occhi di mio padre, poi avevo iniziato a sentire la mia voce e infine riuscii a ricordare tutto ciò che era avvenuto prima della fine.
Eravamo tutti felici a guardare la neve che si poggiava al suolo, quel bianco così splendente che faceva da sfondo alle canzoni natalizie che stavamo ascoltando. Mio padre che continuava a guidare cantando ad alta voce, mia madre che stringeva la mano a mio padre e gli sorrideva e io e un ragazzo che ballavamo insieme. Il mio ragazzo? Un parente? Chi era?
Ad un tratto una luce si presentò davanti ai miei occhi, una macchina nera si stava avvicinando alla nostra; mio padre era riuscito a schivare la prima macchina ma non poteva sapere che le macchine erano tre... Che eravamo destinati a fare una sola fine, morire.
Un colpo di pistola solamente, un colpo nella ruota destra anteriore bastò a far ribaltare la macchina, a far rompere i vetri e a far accartocciare la carrozzeria della macchina.
Non riuscivo a vedere nulla, avevo sbattuto la testa ma avevo un solo pensiero... Il ragazzo che avevo accanto...quel ragazzo che mi aveva stretto la mano dopo l'incidente e mi aveva guardato prima di chiudere gli occhi "Nick!" fu tutto quello che riuscii a pronunciare.

***
I giorni passavano e la mia situazione sembrava cambiare. Dopo un po' di tempo ero riuscita a sentire delle voci che non appartenevano al mio inferno; erano voci sconosciute che mi facevano avere ancora una speranza, mi facevano avere qualcosa su cui aggrapparmi.

Erano state proprio quelle voci, le voci di un uomo e una donna, a riuscire a farmi abbandonare l'oscurità per risalire e ritornare nel vero mondo. Il risveglio era stato strano, credevo ancora di sognare; gli occhi continuavano a pesare ma io dovevo per forza aprire i miei occhi e trovare quel ragazzo. La luce era così forte che dovetti usare la mano per coprirmi senza rendermi conto di non essere sola.

"Carlisle, tesoro, si è svegliata" urlò la donna con gli occhi pieni di lacrime. Era una donna alta, magra, con i capelli biondo cenere e gli occhi verdi; indossava degli abiti abbastanza eleganti.

L'uomo si svegliò di colpo e iniziò a guardarsi intorno fino a quando non fermò lo sguardo sui miei occhi "piacere io sono Carlisle" mi porse la mano aggiungendo un sorriso a trentadue denti. Anche lui era un bellissimo uomo; alto, moro, con gli occhi scuri, un accenno di barba e degli occhiali che lo rendevano più interessante. Ma ciò che riuscì a catturare la mia attenzione fu il suo orologio dorato, questo significava che era un uomo facoltoso, un uomo ricco e con una posizione molto importante all'interno della società.

Iniziarono a spiegarmi che dopo l'incidente si erano offerti di farmi da tutori; loro si trovavano  in Polonia per le vacanze natalizie ed era stato un caso il nostro 'incontro'. Carlisle era un importante giudice di New York, mentre la moglie Rosalie era una psicologa. Vivevano nel centro di Manhattan con i loro due figli: Jace e Samantha.

Ma rimaneva qualcosa che ancora non riuscivo a ricordare... Qual era il mio nome? Chi ero io?

Spazio autrice
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia❤️❤️
Ditemi cosa ne pensate

La ragazza in rosso (in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora