Capitolo 2

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Harry fino ad allora non aveva mai notato la bellezza della sua migliore amica. O forse non voleva notarla perché Ron aveva sempre avuto una cotta per Hermione ed innamorarsi della stessa ragazza avrebbe potuto rovinare la loro amicizia, ma quell'anno era palese il fatto che la riccia fosse cambiata, in meglio s'intende.

Il treno stava per arrivare a destinazione così decise di mettersi la divisa e di iniziare a sistemare i bauli per scendere.
Era rimasto solo con Luna Lovegood per tutto il viaggio dato che 'Ginny voleva prendere un po' d'aria', anche se Harry sapeva benissimo che doveva stare con il suo nuovo ragazzo. Ad un certo punto venne voglia anche a lui di uscirsene con una scusa del genere ed uscire da lì dato che Luna non smetteva di riempirlo di domande sul Signore Oscuro e continuava a ripetergli che lei e suo padre credevano a lui e Silente. Per carità, gli fece piacere sapere che c'era ancora qualcuno che credeva a lui, ma avrebbe volentieri fatto a meno di ricordarsi continuamente quello che era successo qualche mese prima. Aveva ancora l'immagine del corpo di Cedric disteso a terra, inerme. Avrebbe potuto salvarlo, se lo ripeteva in continuazione. Peter Minus gli aveva scaraventato contro quella maledizione senza perdono e lui non aveva fatto niente, niente per salvarlo.

Arrivarono ad Hogwarts e, appena sceso, Harry cercò con lo sguardo Hermione e Ron che stavano indirizzando i ragazzini del primo anno verso le barche che li avrebbero portati al castello. Aspettò che finissero e poi si diressero insieme verso la carrozza che gli avrebbe fatto raggiungere la scuola.

"Allora com'è andato il primo giorno da prefetti?" chiese Harry ai due.

"Benissimo" esclamò Ron. "Preparati però, perché Hermione è insopportabile da prefetto" lo avvertì l'amico, beccandosi una gomitata da parte della riccia.

"Non è colpa mia se i tuoi fratelli portano a scuola quelle sciocchezze, sono vietate" puntualizzò Hermione.

"Magari alcune volte dovresti provare a divertirti" ribatté Ron.

"Va bene, basta così" gli interruppe Harry.

Arrivarono alla carrozza e si accorse che c'era qualcosa di strano.

"Cos'è quella cosa che traina la carrozza?" chiese.

"Harry, non c'è niente. La carrozza si traina da sola, come sempre" gli rispose Hermione.

"Ma..."

"Lo vedo anch'io" si intromise Luna Lovegood. "È un Therstral, Harry" gli spiegò.

"Un che?" chiese lui perplesso.

La ragazza si limitò ad alzare le spalle e iniziò a salire sulla carrozza.

"Dai, andiamo" fece Ron.

**********
Come ogni anno i quattro tavoli delle casate erano strapiene di cibo. Il soffitto ritraeva un cielo stellato e migliaia di candele fluttuavano per merito di un incantesimo.
Inizialmente ci fu lo smistamento dei ragazzi del primo anno e dopo Silente fece il suo solito discorso di benvenuto.

"Quest'anno" annunciò "avrete una nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure. Sono felice di accogliere qui con noi Dolores Umbridge".

Una signora bassa e paffuta si alzò dal tavolo dei professori e si fece avanti. Era vestita tutta di rosa e, a detta di Harry, sembrava un confetto.

"Mio padre la conosce" sussurrò Ron ad Harry ed Hermione. "Lavora per il Ministero"

"Buona sera, ragazzi. Finalmente potrò insegnarvi ciò che il Ministero ritiene giusto; durante le mie lezioni non si useranno bacchette. Imparerete la mia materia com'è giusto che sia. Spero davvero che potremmo diventare degli ottimi amici" concluse e, con un sorrisetto fintissimo, tornò al suo posto.

"Ci puoi contare" dissero sarcastici i gemelli Weasley.

"Ma che diavolo significa?" sussurrò nuovamente Ron.

"Che il Ministero si intromette negli affari di Hogwarts" rispose Hermione con un'espressione cupa.

Dopo il buffet, nel quale, come al solito Ron si abbuffò tutti andarono nella propria Sala comune.
Hermione e Ron accompagnarono le matricole verso la Sala comune dei Grifondoro e, dopo avergli indicato i dormitori, lo raggiunsero.

"Così quest'anno ci dovremo dividere" disse Ron ad Harry.

"Oh, credo di poterlo sopportare" rispose il moro sarcastico.

"Quanto siete stupidi" commentò Hermione scuotendo la testa.

"Ei!" ribattè Ron.

"Potete stare sempre a litigare!?" esclamò Harry.

"Va bene, basta per oggi. Sono stanca, voglio andare a dormire" informò Hermione e si diresse verso le scale che portavano ai dormitori dei prefetti.

Harry restò a fissarla mentre saliva fino  a vederla scomparire.

"Ei amico ci sei?" lo richiamò Ron.

"Ehm... si, si certo. Penso che andrò anch'io a dormire. Notte" disse dandogli una pacca sulla spalla e si avviò verso la sua stanza.

Sono rimasto a fissarla. Che diavolo mi è preso?

Angolo autrice
Ei ecco il secondo capitoloo. Spero davvero che vi piaccia.
Bye bye💕

REVISIONATO

Il mio cuore per te||Harmione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora