Forse sei geloso

701 71 15
                                    

Doverose premesse: continua la saga delle cose scritte un po' così, con i crampi alle gambi e mal di testa lancinanti, ma ho scoperto che in questo stato sono parecchio produttiva e mi diverto a scrivere! Roba stupida, ma oramai ho cominciato e si continua. Non so scrivere le doverose premesse. Spero solo che vi piaccia e grazie mille per le stelline e i commenti del primo capitolo :3 Un bacio e alla prossima :*







Gennaro è incazzato.

Gennaro è super-incazzato.

Solitamente non è né una persona possessiva né uno che anela alla compagnia di qualcuno, chiunque esso sia, ma con Alessio... con Alessio è diverso.

Non è da tanto che hanno cominciato a vedersi da soli, all'incirca da quando hanno scoperto di essere una vera figata insieme: due voci e una chitarra e creano qualcosa di meraviglioso. Hanno deciso di provare il sabato sera, una volta da lui ed una volta da Alessio, così che i loro genitori possano fare a turno nel vedersi sfrattati dalla propria stessa casa. Ordinano una pizza, strimpellano un po', ascoltano un sacco di musica, cominciano ad arrangiare qualche cover o buttano giù qualcosina: Genn è letteralmente esaltato. Questo spazio, questa piccola dimensione che si è creato (lui, la musica ed Alessio) è una delle cose più eccitanti che si sia mai ritrovato fra le mani. Da un paio di settimane a questa parte le serate si sono concluse con loro che si addormentano sul divano con davanti lo schermo del pc fermo sull'ultima serie tv con cui Gennaro è andato in fissa. Una volta Genn si è ritrovato Alessio spiaccicato addosso svegliandosi e, sorprendentemente, la cosa non gli è dispiaciuta più di tanto.

Comunque, oggi è sabato e Alessio non si è presentato.

Genn tenta di mantenere la calma, perché non è proprio come se gli avesse dato buca: semplicemente il venerdì mattina gli aveva detto che Sofia, una tipa con cui si stava frequentando, gli aveva chiesto di uscire quel sabato sera e lui non ci aveva trovato nulla di male a dirle di sì, che aveva piani ma che tanto avrebbe potuto rimandarli facilmente.

Alessio, sei una pessima persona.

La pizza è calda, ma a Genn non va di mangiarla. L'unica cosa a cui riesce a pensare sono gli stupidissimi ricci biondi di Sofia e a quanto vorrebbe strapparglieli tutti... maledetta strega. È pure simpatica, non ha un motivo razionale per odiarla, sono solo vibrazioni. Vibrazioni molto negative. E poi Alessio. Ma quant'è stupido Alessio? Magari proprio questa sera avrebbero potuto trovare l'ispirazione per quel capolavoro che vanno cercando da settimane, per quello che sarebbe potuto diventare la loro Cappella Sistina, e invece nulla. Rimarranno due artisti squattrinati che suonano in cameretta, e tutto perché Alessio ha deciso di andarsene chissà dove a fare chissà cosa con Sofia-la-strega.

La pizza intanto è diventata fredda e Gennaro sta per prendere a testate il tavolo dalla frustrazione quando il citofono squilla e lui è in piedi in un nano-secondo, sperando e pregando con tutto il cuore che sia Alessio, e sembra un sogno infantile e da tonti e quasi di sicuro sarà la vicina o una delle sue sorelle che ha dimenticatole chiavi, apre la porta e... Alessio. È proprio Alessio. Genn sgrana gli occhi e si rimangia tutto ciò che ha pensato e detto di brutto nella sua vita sui poteri divini del Signore, perché ora sa che i miracoli esistono.

« Mi fai entrare? » gli chiede Alessio, vagamente perplesso per la reazione poco usuale dell'amico.

Gennaro si scansa, continua a non dire nulla perché gli si è formato una specie di groppo in gola, un misto fra più completa estasi e preoccupazione, sarà successo qualcosa di brutto?

« Com'è andata con Sofia? » gli chiede, mentre lo osserva farsi avanti in salone con le mani in tasca e lo sguardo allegro che vaga sulla chitarra abbandonata sul divano e la pizza fredda.

« Uhm, mi sa che non ci frequentiamo più » confessa Alessio dopo qualche secondo, e Gennaro nota ora una particolarità di cui non si era reso conto.

Alessio non lo guarda in faccia. Sembra contento (forse anche troppo) ma da quando è arrivato non ha ricambiato il suo sguardo nemmeno una volta.

« Perché? »

E Alessio arrossisce. È una cosa nuova e piuttosto divertente, Genn non ha la più pallida idea di quale sia il motivo, ma è un rossore che colore le guance e le orecchie ed è così... carino? Oddio.

« Divergenze di opinioni? »

La cosa comincia ad essere sempre più curiosa e Gennaro è un po' uno stronzo, perciò non fa cadere il discorso a discapito delle riserve mostrate dal compagno.

« Divergenze di opinioni, eh? Sai che non mollo finché non me lo dici, Alè, vero? » chiede, ed Alessio finalmente lo guarda in faccia, anche se molto probabilmente preferirebbe sotterrarsi, si gratta un braccio con fare imbarazzato.

« parlroppde » farfuglia, e davvero, come ha fatto questo tipo a diventare così importante nella sua vita Genn non riesce a capirlo.

« Che? »

« Dice che parlo troppo di te. Genn di qua, Genn di là, lo sai che Genn ha fatto questo, lo sai che Genn sa fare quest'altro. Dice che sono monotono e che visto che parlo sempre di te dovrei uscire con te, non con lei » e parlando Alessio arrossisce ancor di più (cosa che Gennaro non pensava fosse umanamente possibile fino a qualche secondo fa) « e quindi le ho detto che se voleva uscire con me anche le cose che ti riguardano erano nel pacchetto perché tu sei impor-... tu ci sei, sei un po' dappertutto. Ha cominciato a lamentarsi e l'ho mollata. »

Oh.

OH.

Gennaro non sa se essere dispiaciuto o saltare dalla gioia. Propende per una via di mezzo e sorride soddisfatto, il cuore gli scoppia nel petto. Alessio ha scelto lui. Alessio, anche se Gennaro è un pessimo amico (non è normale essere contenti dopo l'annuncio di una rottura, no?), ha scelto lui.

« Okay » dice, poi si dirige verso il divano e ci sprofonda dentro, le ginocchia piegate.

« Okay? »

« Eh. Sei contento? »

Alessio sembra pensarci un pochino e le sicurezze di Gennaro vacillano. Poi gli si siede accanto e sorride, rilassato, il solito Alessio. Alessio che un po' è anche suo.

« Sì, sono contento. Dai, fa partire il coso trash sui vampiri che tanto lo so che ti stavi per guardare quello. »

« Il coso trash sui vampiri ha un nome e Damon è affascinante! »

« Sì, Genn, sì. »

Come ci si rende conto di avere una cotta (o forse qualcosa di più)Where stories live. Discover now