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Un lungo corridoio, quello del 1 piano del dormitorio B, con camere l'una difronte l'altra.
Ed eccomi qui, davanti ad una semplice e banale porta blu, che sarebbe diventata l'entrata della mia futura casa per l'intero anno, con un semplice stemma della USA al centro della porta ecco la:
Room n.14 B
L'ansia mi tormentava , non sapevo cosa e chi avrei potuto ritrovarmi dall'altra parte.
Giro le chiavi, la maniglia, apro la porta ed entro.
Una stanza diciamo ampia, carina, adatta a minimo 2 persone, infatti ci sono due letti, uno di lato a destra ed un'altro a sinistra, la stanza richiama i colori del campus, con del blu e bianco, davanti ad ogni letto c'era una scrivania e un armadio.
Non vedendo nessuna valigia in giro, inizio a disfare le mie, quando poi mi accorgo di posare i vestiti nell'armadio di un'altra persona, evidentemente di un ragazzo, che aveva stile, e vestiva con molti capi firmati.
E proprio mentre stavo per chiudere quell'armadio non mio, sento una voce maschile che mi dice :
"Mocciosa? Posso sapere cosa ci fai nella mia camera e perché frughi tra i miei vestiti?"
Madison's POV:
Iniziamo bene la giornata, "MOCCIOSA" chi diavolo si sente di essere questo per chiamarmi mocciosa.

Ancor prima di girarmi, sento gocce d'acqua cadere sul pavimento e in più ero già nervosa con questo tipo.

A quel punto mi giro, e vedo davvero un bel ragazzo, un po' più alto di me, muscoloso, dai capelli biondo scuro bagnati e dagli occhi color nocciola, eccolo qui, proprio davanti a me, a petto nudo e con un asciugamano bianco avvolto in vita.
Rimango un po' imbambolata, era davvero un gran figo, e con quei capelli bagnati lo era ancor di più.
"Mocciosa chi scusami?"
"Tu"
"1 non chiamarmi mocciosa e 2 non frugavo nel tuo armadio, cercavo semplicemente il mio."
" beh.. eccolo lì il tuo armadio" mi dice indicandomi l'altro armadio.

Ecco che qui si iniziano ad etichettare le persone, con soprannomi che ti porterai dietro per tutta la vita, e prima che continuino a etichettarti, è sempre meglio mettere le cose in chiaro dal primo istante.

Prendo le mie valigie e le sposto davanti il mio armadio, e inizio finalmente a disfarle come si deve.
"Beh.. mocciosa quindi sei la mia coinquilina."
Quando pensavo di aver messo le cose in chiaro mi sbagliavo penso che questo tipo non capisca facilmente.
"Hai capito bene moccioso."
"Moccioso io hahaha..."
Sento che si infila lo slip mentre è girato ed inizia a vestirsi dinnanzi a me come se nulla fosse.

"Potresti andarti a vestire in bagno per favore"
"Haha, che problema c'è, non posso cambiarmi nella mia stanza?"
"È anche la mia stanza e a me dà fastidio quindi no non puoi fare come ti pare."
"Ti dà fastidio vedermi con il boxer?"
"Si, molto"
"Perché ti dà così tanto fastidio?"
"Perché non ti conosco."
"Quindi se mi conoscerai, non ti darà fastidio?"
"..."
"Hahaha novellina ti darà fastidio lo stesso, sembra che tu non abbia mai visto un ragazzo."
"Quelli che ho visto mi bastano e avanzano."
"Comunque abituatici a vedermi così, in mutande, perché ci starò tutto l'anno."

"Fra tutte le fighe al college propio questa doveva capitarmi?" Borbotta sottovoce.
Un vero stronzo, vero che non mi reputo chissà che, ma non credo siano questi i modi per presentarsi, continuando così sbaglia proprio strada il tipo.
Mentre il mio coinquilino continua a fare ciò che gli pare, io continuo a sistemare le mie ultime cose, dopodiché mi prendo una pausa per andare a trovare Austin nella sua stanza.

Esattamente 10 camere prima della mia ecco quella di mio fratello Austin, room n.4 B.
Trovo la camera mezza socchiusa allora busso, e non sentendo alcuna risposta entro ed entro.

"Chi? Ca**o"
"Oddio no Scusamiii!" dico coprendomi gli occhi, dopo aver visto accidentalmente nudo il coinquilino di mio fratello, continua bene questa mattinata insomma.
"Okay novellina, ora voltati e chiudi la porta" dice questo ragazzo coprendosi.
"Davvero scusami tanto, non volevo"
"Non preoccuparti, è colpa mia, la porta è rotta e pensavo non sarebbe entrato nessuno oltre al mio coinquilino."
"Scusami se te lo chiedo, ma adesso posso girarmi?"
"Si certo puoi girarti ora."
Allora con il suo consenso mi volto ed ecco lo vedo, finalmente con qualcosa che lo copre, un jeans.
È un bellissimo ragazzo, alto, in forma, biondo con occhi verdi."

" Anche se non è il miglior modo per esserci conosciuti, io sono Alec, e questa da come hai visto è la mia stanza."
"Certo, è la tua stanza, sennò non staresti qui."
"Tu sei?"
"Madison, e sono qui per Austin."
"Ah, il mio coinquilino, è il tuo ragazzo."
"No, non è il mio ragazzo!"
"Ah, meglio"
"Posso rimanere qui ad aspettarlo?"
"Si certo che puoi rimanere, siediti pure se vuoi."

È davvero gentile Alec, e nel frattempo che io aspetto Austin, lui si sistema i capelli, dopodiché si infila la prima maglia che trova è proprio in quel istante entra il mio bel fratello.

Aus:  e voi?
Io: ti stavo aspettando.
Aus: lui mezzo nudo, tu sul suo letto, e aspettavi me?
Io: si ti aspettavo.
Ale: per una canottiera ed un jeans, sono mezzo nudo, sul serio? sono fin troppo coperto!
Aus: come no, fin troppo.
Ale: hai risolto con Josh?
A: Si sta arrivando.

"Raga, allora, tutto risolto siamo in 3"
"E lei è?"
A: Madison, e lui è Josh.
J: piacere, quindi sei sua sorella.
Io: si.
A: okay se le presentazioni sono finite, possiamo anche andare Mad.
Ale: dov'è che andate?
Aus: un pò in giro per il campus, e a prendere qualcosa da bere.
J: posso venire con voi, visto che il campus lo conosco molto bene.
Aus: okay si, vuoi venire anche tu Alec?
Ale: si, ma vi raggiungo dopo, ho delle cose da fare.
Aus: come vuoi, dopo chiama Josh casomai.
Ale: vabbene a dopo.

Josh, ha quasi 21 anni come Aus, frequenta il 2 anno qui al college e ci inizia a fare un po' da guida portandoci a vedere tutto il campus del college che è immenso, ci porta in ogni angolo, nei corridoi delle aule, nei giardinetti, negli altri dormitori, in biblioteca, ecc..
Sviniti entrambi, io, Austin e Josh ci dirigiamo verso un bar situato all'interno del campus, vicino le zone relax, dove ci sono i giardinetti e dove vi si trovano anche posti a sedere al di fuori del bar, quasi tutti i tavoli erano affollati, ad uno invece ritroviamo Alec, che ci aspetta per bere o mangiare qualcosa insieme.

Coinquilini. (In REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora