Capitolo 2 - L'incontro

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Suona la sveglia, sembra che sia suonata pochi minuti dopo che abbia preso sonno... faccio colazione e mi preparo, prendo la valigia e mio fratello e aspettiamo il resto della famiglia in auto.


Da quando è nato mio fratello è servita un auto un po' più grande, quindi abbiamo optato per un Honda CR-V, un bel fuoristrada.


Pariamo verso le 7, il viaggio è davvero stressante. Come da previsione, c'è una pioggia fastidiosa.


Sono in ritardo, prendo il marsupio e ci metto dentro Christian, mio fratello, scendo la valigia e mi dirigo velocemente verso il dormitorio. Vengo accolto da persone a me sconosciute, ma che sarebbero state la mia famiglia per 9 mesi.


Un professore mi stringe la mano, e mi dirige verso la mia stanza; apro la porta, vedo 4 letti... di cui 3 sono già allestiti. Per il ritardo mi tocca accontentarmi del letto più scadente.


Lascio la valigia in stanza, a disfarla ci avrei pensato dopo, piuttosto sono ansioso di conoscere i miei nuovi compagni di classe ed i miei professori, che dovranno influire sulla mia preparazione.


Nella scuola c'è un caos pazzesco, genitori più ansiosi dei loro figli; molte persone mi fissano, e questo mi mette molto a disagio.


Dopo un po' di tempo iniziano a chiamarci uno alla volta; improvvisamente intravedo una ragazza splendida, un viso fantastico, lineamenti ben slanciati e curve a dir poco fantastiche. Sono assorto dai miei pensieri, fino a quando sento nominare il mio nome... mi affretto a seguire il resto della classe, ero deciso a conoscerla.


Ci assegnano una classe per volta in palestra, dove c'è il preside che ci augura un buon anno e che spiega il regolamento a tutte le famiglie. Dopo poco veniamo richiamati in classe. Passo mio fratello in braccio a mio padre, e mi avvio in classe. I posti sono tutti pieni, tranne qualcuno vicino la cattedra. Mi accomodo sulla sedia, mi squadro tutta la classe in cerca della ragazza, e solo dopo che il mio sguardo si incrocia col suo, posso calmarmi.


Guardo l'orario, erano le 11; mancavano solo 2 ore alla fine delle lezioni, e non gli ho rivolto ancora una parola. Avvicinarmi è impossibile. Visto che non è possibile alzarsi a nostro piacimento. Decido di far andare la giornata così, e di impegnarmi domani.


IL SAPORE DELLE TUE LABBRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora