Intrecci del destino [Federico Rossi]

1.

"In quel momento, senza un motivo ben preciso, mi sentivo felice, libera da qualsiasi cosa, leggera e senza pensieri. Eravamo io e la mia migliore amica, la mia compagna di vita, Emily. Era una fresca sera di primavera e giravamo senza meta per le strade di Modena, la mia seconda città. Era il mio posto di rifugio, lì abitava mia nonna ed ero molto legata a lei.
Io e Emi condividevamo tutto, non avevamo segreti e talvolta facevamo anche le cretine.
-Chi arriva per ultima alla casa di nonna è una mucca!- esclamai in tono di sfida.
-Clara non mi sfidare- replicò alzando un sopracciglio.
-Perché non dovrei? Non mi fai paura, ora muovi quel culo e corri.-
Mentre urlavo dietro a Emi e ridevo da psicopatica, correvo spedita come una lepre. Ad un certo punto la mia fragorosa risata si bloccò. Chiusi per un attimo gli occhi, li aprii, guardai a terra senza alzare la testa, avevo ancora il fiatione e mi accorsi di essere caduta ai piedi di qualcuno che non esitò a chiedermi 'ei, tutto bene?'