capitolo 2

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La giornata stava decisamente peggiorando.
Fuori nevicava,il ristorante era pieno e fin quando non avesse smesso nessuno avrebbe potuto lasciare il locale.
Tra un servizio e l altro ogni tanto davo una sbirciata al tavolo di Daniele.
Era comodamente seduto a sorseggiare un amaro in compagnia di una bella bionda ossigenata vestita di rosso con tacchi troppo alti anche per le modelle di Dior.
"E' così bello,peccato abbia gusti così...così banali".
Dopo qualche ora il tempo stava lentamente migliorando.
Mi avvicinai alla porta d ingresso per dare una piccola sbirciatina approfittandone per fare una piccolissima pausa.
<<Amy...>>
Un brivido percorse la mia schiena facendo scoppiare una bufera nel mio stomaco.
Mi voltai di scatto quasi impaurita portandomi la mano sul petto.
<<ti ho spaventata?>>chiese guardandomi dritto negli occhi.
Il suo sguardo era così penetrante che feci fatica a sostenerlo.
<<ehm..ero solo sovrapensiero>>risposi
Non sapevo cosa dire,le parole se l erano letteralmente filata dal mio cervello,ed ebbi paura di non pronunciare una frase di senso compiuto facendo una figuraccia così mi limitai a sorridere.
<<hai un bel sorriso lo sai?>>aggiunse.
<<fai il cascamorto con tutte le ragazze che conosci appena?>>le parole uscirono senza permesso dalla mia stupida boccaccia.
"Ma cosa mi viene i mente...che figura di merda...mi ha fatto un complimento,ed io che faccio lo accusò di fare il cascamorto"
Sul suo viso si dipinse un sorriso malizioso.
Si avvicinò un po di piu' mettendo le mani in tasca
<<solo con le ragazze che mi macchiano di sugo la camicia>>disse sussurrandomi all orecchio.
Ero seriamente mortificata per avergli macchiato la camicia.
Improvvisamente cominciò a ridere.
"Mi prende in giro?ed io che mi sono preoccupata di ripulirgliela.
Stupido imbecille"
<<se vuole le pagò la tintoria e non ne parliamo piu.!>>avrei voluto scappare,scappare per la vergogna.
<<con permesso,adesso devo tornare al mio lavoro>>dissi liquidandolo.
Lui tornò al suo tavolo,scusandosi con la bionda ossigenata per averla fatta attendere più del dovuto.
Lentamente tutti cominciarono ad andare.
Il cliente del tavolo dodici mi fece cenno con la mano ed io mi avvicinai al tavolo
<<signorina può portarci il conto>>disse gentilmente l'uomo anziano dalla faccia paffuta.
Andai alla cassa e feci stilare il conto.
<<ecco a lei signore.Spero che il pranzo sia stato di suo gradimento.>>dissi sorridendo
L'uomo dalla faccia paffuta mi guardò sorridendo e con un gesto rapido infilò qualcosa nella tasca del mio grembiule.
<<questi sono per il servizio.e stata davvero molto gentile signorina...come ha detto di chiamarsi?>>chiese infilando il cappotto alla sua signora
<<Amy signore. Cmq non doveva.ho cercato di fare il mio lavoro meglio che potevo>>
Risposi.
Sentivo gli occhi di Daniele addosso e la sensazione non era affatto sgradevole.
Una volta andato via misi la mano nella tasca.
"Wow"
L uomo dalla faccia paffuta aveva lasciato quasi cinquanta euro di mancia solo per ringraziarmi del servizio.
E vero a natale tutti sono più buoni.
Misi quei soldi nel barattolo comune delle mance,le avrei divise più tardi insieme a Roby.
Entrai i sala e mi accorsi subito che il tavolo di Daniele era vuoto.
Era andato via,insieme alla bionda ossigenata.
Ero stanca morta quando alle 18:00 in punti girai il cartellino con la scritta CHIUSO verso l esterno.
Finalmente avevo finito, potevo tornare a casa e stare in panciolle sul divano.
<<Roby dimmi che hai finito e che possiamo andare a casa>>
Feci un finto pianto.
Prese il cappotto e mi disse di aspettarlo davanti all ingresso del locale,dato che fuori faceva un freddo cane.
Roby era il fratello che tutte le sorelle avrebbero sognato.
Si prendeva cura di me,anche quando stavo male.
Non si stancava mai di darmi ripetizioni di matematica dato che ero una frana stratosferica, ed solo grazie a lui che sono riuscita a laurearmi con il massimo dei voti,stando con me alzato fino a tardi per preparare gli ultimi esami e la tesina finale.
Io lo adoravo,era il mio punto di riferimento,oltre mamma e papa ovviamente.
Uscì di corsa e raggiunsi l auto,quando mi accorsi che qualcuno stava aspettando fuori poggiato sullo sportello di una bellissima alfa Romeo rosso fuoco.
"Ma chi e quel pazzo che ha deciso di diventare un ghiacciolo"
Curiosa misi a fuoco l immagine in lontananza
"O mamma mia,e Daniele"
Il cuore cominciò a battere più forte del normale,un leggero crampo avvolse il mio stomaco.
"Ci saranno tipo meno duemila gradi fuori e lui e li ad aspettare qualcuno.Mah secondo me ha qualche rotella fuori posto"
Stavo per salire in macchina quando all improvviso sentì quella stupenda voce maschile chiamare il mio nome.
<<amy...aspetti un attimo>>disse facendo segno con la mano.
Lo stupido crampo alla stomaco aveva deciso di prolungare la sua permanenza e io cominciai a sentirmi un po stupida.
Strinsi il cappotto alla vita e cercai di riscaldare le mani strofinandole l uno con l altra.
"Stava dicendo a me?"
<<cominciavo a pensare che non avrebbe finito più di lavorare>>disse sghignazzando
<<si beh,abbiamo fatto un po tardi effettivamente>>risposi guardando l orologio.
Era davvero sexy con quel cappotto nero ,sembrava appena uscita da un film di twilight.
<<si beh ecco...volevo chiederle se le andava di venire a bere una cioccolata con me...>>chiese portando una mano dietro la nuca.
Notai subito un po di nervosismo  nelle sue parole il che lo faceva sembrare davvero impacciato.
<<adesso mi dai del lei?>>dissi schierando.
Sul suo viso comparve ancora una volta quel sorrisetto malizioso.
"Giurò lo prenderei a schiaffi"
Allora vediamo,cerchiamo di elencare alcuni motivi per il quale avrei dovuto non accettare il suo invito...
Il freddo, il freddo e il freddo...ah si e il freddo.
<<scusami,mah sono un po stanca.vorrei tornare a casa se non ti dispiace.>>risposi imbarazzata dalla situazione.
"Allora...un giovane ragazzo,sexy da morire dagli splendidi occhi color nocciola mi chiede di uscire ed io che faccio RIFIUTO,devo avere il cervello in frantumi!"
La vocina della mia coscienza stava cominciando a starmi antipatica,parlava senza che io le dessi il permesso.
<<OK beh...tieni, questo e il mio numero,magari la prossima volta rifiuterà io l offerta>>disse.
Improvvisamente prese la mia mano,rivolse il palmo verso l alto e cominciò a scrivere il numero.
"Questo e scemo!>>
Ero letteralmente senza parole,non sapevo d avvero come comportarmi.
<<cosa ti fa pensare che ti chiamerò ?>>chiesi inarcando il sopracciglio e incrociando le braccia in segno di sfida.
il suo sguardo ricambio il mio e mi sentì mancare un battito.
<<non me sono sicuro infatti,ma spero che tu la faccia!>>rispose avvicinando il viso al mio.
Aveva delle labbra stupende che sembravano chiedermi di essere baciate.
Dovetti lottare contro il mio istinto per non saltargli addosso,avvolgerlo con le mie braccia e baciarlo.
Scossi la testa e scacciati quel pensiero poco pudico dalla mia mente.
Il claxon della macchina di mio fratello suono e io dovetti andare.
Dallo specchietto riuscivo a vedere la sua sagoma perfetta farsi sempre più piccola per la lontananza.
<<posso sapere cosa voleva quel tizio?>>disse curioso Roby
" e ora che faccio,che mi inventò"
Roby era alquanto iperprotettivo riguardo il genere maschile che decideva di imbarcarsi in una missione suicida chiedendomi di uscire.
<<niente di che...si e solo scusato ancora per l incidente in sala..>>
<<ok bene.quel tipo non fa per te...insomma e venuto a cena con una bionda tutta curve,che sembrava avere più silicone che cervello.>>
Mi voltai verso di lui e insieme scoppiammo a ridere.



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