incendio al padiglione della mensa

114 2 0
                                    

Mi alzai svogliatamente e mi diressi verso la capanna undici dove mi aspettavano i miei fratelli e sorelle. Tutti insieme andammo al padiglione della mensa, mentre andavo a sedermi qualcuno mi venne addosso, mi fermai per dire due paroline a costui ma quando mi voltai tutto il coraggio che avevo un secondo prima svani lasciando posto alla paura piu totale, un ragazzone alto quanto un armadio e con delle mani che sembravano pale per la pizza mi fissava furibondo, io indietreggiai, ma lui mi prese per il colletto della maglietta, mi sollevò e con voce tuonante mi disse
-dove vai moscerino devi pagare per avermi urtato- Ero immobile,  terrorizzato pensavo che sarei morto per soffocamento ma qualcuno parlò dietro alle mie spalle
- lascialo in pace Cole- Aspetta io quella voce la conoscevo! Clarisse? Possibile che quella ragazza mela ritrovo d' ovunque? Comunque il cosi detto Cole mollo subito la presa sbuffando
- ma mi ha urtato e mela  deve pagare -
- non voglio scuse smamma!!! - Ringhio la ragazza. Io che ero ancora seduto per terra la fissavo con gli occhi sbarrati, lei sembrò accorgersene perché mi disse
- che hai da guardare pappamolla - non ebbi il tempo di rispondere che se ne era già andata
Cazzo se era veloce! A quel punto non mi restava che alzarmi e andare a sedere al mio posto aspettando il turno della mia casa per andare a prendere la cena. Il tempo passò velocemente e finalmente toccò a noi, io mi alzai subito perché morivo di fame, presi: una fetta di pizza, due ali di pollo, del bacon e un hamburger al cieli. Si lo so un po' troppa roba ma tenete conto che un po'  di cibo fa offerto a gli dei. Io mi misi in fila per gettare una coscia di pollo nel focolare. Bene ora vi spiego quando un indeterminato getta qualcosa nel focolare il focosi ravviva e sulla testa di costi appare un simbolo a seconda di chi è il padre o la madre divino, be con me no è andata proprio cosi si sulla testa mi sono apparse le scarpe alte di Ermes ma il fuoco non divampo ma esplose e diede fuoco all' intera mensa.
-Bene sono fottuto- pensai mentre correvo verso il lago. Incazzato, depresso e pieno di sensi di colpa corro nella foresta resto li per tutta la notte
                   
     

Calci pugni insulti e baciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora