Ricerca Emozionale: Amore-3004.00, variante 2.4, sotto-variante 5.9.
Oggetto della ricerca: "Chi più ama è più debole e deve soffrire" .
Il suo animo riprodotto tramite algoritmo iso-frattale sperimentava la simulazione di quel complesso emozionale; Hugin amava quelle esperienze, le trovava molto più interessanti di tutti gli exa-byte della sua programmazione di base; per questo saggiava ogni simulazione fino alla radice e tutte le sensazioni che ne derivavano. Pensò che il suo compito non era facile, ma era il migliore che gli potesse capitare: la comprensione dei sentimenti umani.
Ma si tratta di sentimenti piacevoli, o dolorosi? Si domandò ripensando all'ultimo studio: "Ricerca Emozionale: sotto-ricerca Piacere-Dolore". Il suo algoritmo cognitivo non era così sofisticato da coglierne le inconfutabili differenze comprese in altre ricerche.
Gli umani erano esseri molto antichi; milioni di anni di evoluzione, un perfezionamento dopo l'altro... chissà se un giorno riusciremo a eguagliarli? Si domandò meditando sulla complessità di quegli esseri.
Arte, letteratura, musica, la vita stessa facevano parte della grande eredità che avevano lasciato alle creature che avevano concepito a loro immagine e somiglianza.
Viaggiavano tra le stelle, il loro intelletto era eccezionale, tutta la loro genialità... ma non erano dotati di una tecnologia simile al controllo engrammatico-emozionale? Così elementare: tre, due, uno, stop alle emozioni, semplice, si domandava lo scienziato cibernetico, mentre interrompeva quella sensazione di piacere-dolore.
"Perché degli esseri così avanzati, a tal punto da concepire la vita cibernetica, non erano in grado di controllare le loro emozioni?"
Qualcuno sosteneva che erano state proprio le emozioni a condannarli all'estinzione; anche per questo dovevano capire.
