Il bebè iniziò a piangere, gonfiando le guance e rigandole con le lacrime .
L'elemento recitò una sequenza di parole poi si recò anche dagli altri e fece la stessa cosa.
Lontano da lì, il Fuoco sentì qualcosa, un sintomo di allarme che lo percorreva, lo stesso lo sentivano gli altri Elementi.
Percepirono una voce disperdersi nel loro essere, era un incantesimo, accadde tutto troppo in fretta per far capire loro cosa stesse succedendo, la Luce venne scaraventata da un lato, la Terra da un altro...ciascuna materia venne trasportata in un posto, ciascuno di loro si trovò davanti un piccolo fagotto e senza nemmeno accorgersene, ciascuno di essi ci finì dentro.
3 ore dopo
"Che bella! È una femmina! La mia piccola bambina... come potrei chiamarla? Forse Chiara? Con quei capelli così bianchi ci starebbe...ma forse è meglio di no, ci sono già troppe bambine in questo villaggio che si chiamano così, mmh... sono indecisa tra Moon, Bianca, Cathy, Ginny o Diana, quale potrei scegliere?"
La bambina dal ciuffo di capelli bianchi si abbandonò ad una risata deliziosa mentre agitava le piccole mani in aria.
"Moon no, sembra insensato come nome, poi potrebbero prenderla in giro come hanno fatto a mia sorella, e poi a lei non importa della mia piccola se no... non se ne sarebbe andata, mi rendo conto di star decidendo un po' tardi il nome della mia piccola ma... uff, è solo colpa sua"
La bebè la osservò con i suoi occhi indaco, emettendo un buffo verso gutturale.
La madre le sorrise .
"Mi piace Bianca, ma se lei cambiasse colore di capelli con il tempo? Meglio non rischiare, Ginny no... tra Cathy e Diana quale potrei scegliere?''
-Da... da- fece la piccola battendo più volte le ciglia.
La madre inarcò il sopracciglio .
-Da...da! Ca...-
La bambina rise di nuovo, battendo le mani con energia.
" Diana Cathy Swanlight, sì, ti chiamerò così, perché suona"
La piccola agitò la testolina, con quel delicato sorriso che fece riscaldare il cuore della madre.
-Diana....-
La bambina continuava a ridere, gli occhi bi color che sprizzavano allegria da tutti i pori, la mamma non riuscì a trattenere una risata a sua volta.
4 anni e nove mesi dopo
-Task! Vieni qui! Immediatamente-
Il bambino dai capelli rossi aveva appena imparato ad andare in bicicletta senza rotelle e il padre era costretto a corrergli dietro, ansimante.
Il bambino scoppió in una risata grossolana-Papà, non mi prendi, quando sarò più grande non riuscirai mai ad avvicinarti a me di mezzo metro-
-Ma non sai nemmeno quanto sia mezzo metro...- disse l'altro, disperato, fermandosi a prendere fiato.
-No, infatti!- confermò il figlio pedalando ancora più forte .
Fece una curva a tutta velocità, le ruote sibilarono.
-Vieni qui!- ordinò il padre con tono serio
-Aspetta, devo finire l'ultimo giro!-
-Hai detto la stessa cosa mezz'ora fa !-
Task fece una piroetta sulla bicicletta e pedalò a tutta birra sopra il marciapiede, catapultandosi davanti al padre con un sorriso.
-Per oggi basta- lo rimproverò il padre che era diventato dello stesso colore di un lenzuolo
KAMU SEDANG MEMBACA
Gli Elementi -In Revisione-
FantasiPrimo libro della saga - Gli Elementi- -Dal Capitolo 9...- Sentivo i suoi respiri caldi sull'intero corpo... o forse erano i miei di respiri, non ne ero certo, ma le dita umide, intrecciate alle mie ... beh, non potevano essere di nessun'altro. Con...
Prologo
Mulai dari awal
