I wanna feel alive again

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Sentirsi incompresi da tutti.
Sentirsi sempre troppo poco per le persone.
Venire presi in giro dai tuoi amici. Dai tuoi famigliari. Dalla tua vita.
Sono cose che non dovrebbero succedere a nessuno, sopratutto, non a un'adolescente.
Perché sono cose che ti segnano a vita.
Non ti dimentichi di nulla. Non ti dimentichi delle lacrime versate di notte, in silenzio per paura di disturbare qualcuno. Non ti dimentichi del groppo in gola e del peso sul petto ...macigni che ancora adesso sento...
Non ti dimentichi delle urla. Si, quelle urla che ti lanciavano non appena tornavi a casa. Magari avevi anche passato una bella giornata, ma la felicità ti viene strappata come nulla.
Perché in questa vita funziona così.
Ti svegli, dicendo a te stessa che sarà un giorno migliore.
Passi la giornata per i corridoi di scuola con i tuoi amici, anche solo quei pochi ma comunque fidati.
Torni a casa, felice di rivedere la tua famiglia.
Entri...
Ed è l'inferno.
Mi chiamo Heaven, non sono altro che una ragazza rotta dentro che spera di trovare un senso alla sua vita...
Non ho nulla di particolare...
Ho i capelli di un nero corvino invidiabile, occhi marroni, qualche kiletto che mi piace nascondere sotto le maglie, troppo grandi anche per me e ho una personalità particolare.
Perché sto scrivendo tutto questo? Semplice sfogo, scrivere mi aiuta a calmarmi...come ascoltare la musica.
Già, la musica.
Esiste realtà migliore?
Le emozioni che ti trasmette sono ineguagliabili.
La mia band preferita? Gli Avenged Sevenfold, conosciuti per mano di un amico.
A little piece of Heaven, questo era il titolo della prima canzone che ascoltai, ebbi una botta di vita nell'udire la voce graffiante di M. Shadows, cantante della band, ebbi una scarica di energia nel sentire i due chitarristi durante l'assolo, Synyster Gates, chitarrista solista e Zacky Vengeance, chitarrista ritmico, ebbi un sorriso spontaneo nel vedere il bassista, Johnny Christ, che saltellava da una parte all'altra del palco, ed ebbi un colpo al cuore quando vidi il batterista.
James Owen Sullivan "The Rev".
Si, dal momento in cui lo sentii suonare quella batteria mi si fermò il cuore. Ho donato anima e corpo sulla musica di questi cinque ragazzi. E poi, andandomi a documentare, scoprì che il 28 dicembre 2009, Jimmy morì. Sentenziarono che la causa è stata un'overdose, unita ad una malattia che aveva al cuore, cardiomegalia.
Piasi come se mi fosse morto un fratello, un amico. Come se lo conoscessi senza mai averlo visto.
Che ci devo fare? Mi sono innamorata di un batterista.
Ma non uno qualunque, Jimmy era diverso, era particolare. Un fottuto pazzo, ma anche un fottuto genio.
Cosa mi ha insegnato? Che la vita va presa a testa alta e non devi lasciare che ti fotta.
Voglio sentirmi viva di nuovo, e lo farò lasciando che quel pazzo del mio idolo mi inondi la mente con la sua innata bravura da batterista e dalla sua meravigliosa voce.
Per stasera può bastare così.
Non voglio più piangere. Anche perché sarebbe inutile, non riesco a sentire più nulla.
Mi affido a te Jimmy.
Ora e per sempre.
foREVer.













*SPAZIO AUTRICE*

Storiella nata da una serata storta, non intendo mostrarmi come una depressa da strapazzo, ma siamo umani e questi momenti li abbiamo tutti. Si, provo un amore innato nei confronti di James The Rev Sullivan, e spero di non farvi credere di essere una delle tante che "oh mio dio è lui non ci credo" e poi non sanno nulla sul conto di quella persona. A mio avviso, trovo che fosse una persona meravigliosa, quella persona sulla quale poter contare.
Dedico questa storia a lui. Perché stasera lo vorrei vicino, anche se solo tramite la sua musica.

I wanna feel alive againTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon