Capitolo 1

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Ragazzi, capitemi. Oggi è la giornata della scienza e, in tutta sincerità, non me ne frega un cazzo.

Cioè, non fraintendetemi, amo l'anatomia, ma la chimica e la fisica non le sopporto. Quindi potrete benissimo capire che:
Io + Giornata della Scienza = Noia.

E se la matematica non è un opinione, siamo tutti sicuri che mi sparerò prima della fine.

Ovviamente il mio progetto di scienze fa schifo.
Fortunatamente sono in gruppo con altre persone, ma credo che neanche loro sappiano bene come funzioni. Fatto sta che siamo sedute qui da un'ora, provando a cercare di spiegare alla gente come funziona, ma non siamo molto d'aiuto.

L'esperimento ha qualcosa ha che fare con la gelatina, o quel che è (si ok, magari non ho contribuito molto, ma questi sono dettagli), fatto sta che serve un laser, e da che mondo è mondo, è più che scontato che del laser ce n'eravamo strafregate. La soluzione momentanea (o perlomeno, la più intelligente) equivaleva ad una pila, il che sarebbe stato più o meno uguale, se non fosse stato per il fatto che la pila si è scaricata. E ovviamente a chi spetta il compito di andare a recuperarne un'altra? A me, ovviamente.

-Sere, la pila è scarica, per favore potresti andare a prenderne un'altra?-

AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA
no.

In realtà credo si stiano vendicando per il fatto che in tutto questo io non abbia neanche mosso un dito, ma in realtà non vedevo l'ora di farmi un giro.
Avevo esplicitamente detto che non avrei lavorato dalla mattina alla sera. Loro non mi credono, ma trascorrere il proprio tempo per il 99% in modalità fangirl, e il restante 1% a mangiare (o forse il contrario?) , è a dir poco faticoso.
Alzi la mano chi è d'accordo con me

Mi alzo infastidita da tutta questa confusione e mi dirigo in 3^A per prenderne un'altra (è lì dove ho trovato la prima pila), sperando di avere lo stesso culo di prima e riuscire a trovarne un'altra.

In aula trovo il mio migliore amico aka Louis, che sta spiegando un progetto sull'acqua fredda, o calda, che ne so io...
Me ne fotto altamente e lo interrompo.
La signora che, "interessata", stava ascoltando la spiegazione dell' amico, mi guarda male, ma credo sia niente in confronto all'occhiataccia che le ho lanciato io (equivalente a "o ti togli dalle balls, o ti togli dalle balls). E credo ancora che la mia occhiata equivalga solo ad una piccola parte di quella che mi sta lanciando Louis in questo momento, un misto tra "perché cazzo ti ho conosciuta", "cosa ho fatto di male per meritarmi questo" e "ma porca puttana quanto sono incazzato con te".

Ok, direi di passare oltre

-Ti prego aiutami, la pila si è..-

-Scaricata?-

-Sì, e ora me ne serve u...-

-Un'altra?-

-Sì, e volevo chiederti se...-

-Se ne ho una e se posso prestartela? Dio mio Serena, basta chiedere!-

Lo guardo con aria truce mentre lui ridacchia divertito. Si dirige verso il suo zaino e ne estrae una piccola piletta blu chiaro.

-Questa pila si chiama Pietro-

-Torna indietro?-

-No, perdi Pietro e io ti castro-

Ma what?

-Ma sono una femmina, tecnicamente non puoi...-

-Davvero sei una femmina?! Tesoro, con la roba che indossi ti si può confondere-

Middle of the nightWhere stories live. Discover now