10. L'odore di mare è famiglia, lo sconosciuto è foresta

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"No, sei nudo."

Incastro il pollice nell'elastico dei boxer mentre faccio un sorso del mio caffè, per poi lasciarlo di scatto sulla pelle, come a dire che non sono nudo.

Lui rispondo con lo sguardo scocciato. "Fa lo stesso."

"E' che oggi lavoro tutto il giorno e mi sto godendo gli ultimi attimi di libertà. Prima al Music Store poi al locale, neanche riesco a tornare per cena. Mi tocca fare affiancamento a uno stronzo lì al Black Owl, prima del turno vero e proprio."

"Tu affianchi? Cioè, tu insegni?" Annuisco. "Cristo, e pensare che io ero lì ad affiancarti durante la tua gavetta."

"Come vola il tempo, eh" canticchio, alzandomi dal divano. "Tutto okay, comunque? Il volo ha fatto tanto schifo?"

"Passo."

"E' bello sapere di non essere l'unico al mondo che odia parlare di famiglia e amore e merda simile."

Niall sorride. "A proposito di famiglia e merda simile, Hazzy..."

"Quanto ti odio quando mi chiami così?"

"Quanto ti odierò quando sarai nudo e mia sorella starà a scorrazzare per le mura di questo appartamento?" Mi sta fulminando con lo sguardo ma sorridendo con una punta di sarcasmo.

"Oh, mamma. E' vero. Mi ero dimenticato di tua sorella. Josie, vero?"

"Josephine – già. Quindi niente più nudismo casalingo?"

"Ci provo." Devo arrendermi alle sue pretese, ci vuole spirito di sopravvivenza, per convivere.

"Almeno i primi tempi, eh? Vado a farmi una doccia."

"E a me tocca il lavoro." Sbuffo sonoramente. "Vorrei venire in doccia anch'io."

"Per la Madonna Styles, mi spieghi come fai a vivere di ambiguità e non accorgertene nemmeno?" Rido all'espressione sul suo viso mentre mi dice: "Quindi niente cena stasera?"

"Niente Harry uguale niente cena, eh? Sei un'incapace di merda. Ordina qualcosa o, che so', fa' cucinare Jocelyn."

"Josephine. E a proposito, cerca di esserci per pranzo domani. Se dormi fuori torna per quell'ora che facciamo questa cosa delle presentazioni."

Stropiccio gli occhi, già stanco perché l'idea della mia giornata mi mette l'ansia addosso. Polemizzo con un sospiro esasperato, rivolgendomi poi al mio coinquilino.

"Seh" enfatizzo, avvicinandomi alla mia camera per vestirmi. "Ciao Bro. Fatti una doccia, puzzi di sedile sudato."

Lui ride; "Fatti una sega, puzzi di ferormoni."

Josephine

Era proprio una vita che non piagnucolavo con Niall e non mi lamentavo di ogni stronzata, ridendo e lanciandomi su di lui pur di stringergli le braccia intorno al collo e le gambe alla vita.

In pratica mi ha svegliata lui. E' passato dai Malik, di punto in bianco, pur di prelevarmi – come davvero mi aveva avvisata Cleo nel biglietto – e portarmi da lui, nel suo appartamento.

Sono scoppiata in lacrime di gioia e nostalgia e, mentre lo abbracciavo, potrei giurare di aver sentito delle lacrime non mie inumidirmi il collo e le guance. E giurerei di averlo sentito inalare nei miei capelli per pecepirne l'odore.

"Ti amo così tanto." Gli ho detto.

E poi, quando non mi ha risposto e singhiozzato, nascondendo il viso nei miei capelli lunghi, ho spoetizzato il momento e gli ho chiesto per quale assurda ragione i suoi capelli fossero così... biondi. Tanto; troppo.

The Runaway (Harry Styles AU)Where stories live. Discover now