Memories

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Ho cercato di mantenere i rapporti con Samantha dopo il mio ritorno a Londra e all'inizio sembrava funzionare. Quando era un'ora decente ci telefonavamo e per spiegarci velocemente le news di quel mese, settimana o giornata. Poi grazie al rivoluzionare whatsapp ci scambiavamo messaggi o addirittura foto fino a quando non riuscii più a farlo.
Sentirla mi faceva stare bene perché mi faceva sentire come se fossi ancora con lei, in Australia con gli altri. E invece ero da tutt'altra parte del mondo a piangermi ancora addosso dopo mesi e mesi.
All'inizio mi staccai un poco alla volta fino a quando decisi di sparire del tutto. Non volevo farlo in quel modo ma dovevo farlo per andare avanti.
Sentirla mi ricordava troppo ciò che lasciai quando, costretta senza alcuna alternativa, salii su quell'aereo lasciandomi alle spalle tutto quanto. Lasciando la cosa più importante al primo ragazzo importante della mia vita: il mio cuore.

Lo avevo lasciato nelle sue mani con la speranza che lo tenesse bene stretto nei suoi ricordi.
Decisi di sparire con una semplice risposta ad una sua mail che mi aveva mandato perché non rispondevo più ai suoi messaggi e alle sue chiamate, e in caso avessi cambiato numero e non l'avessi avvertita, e la mia risposta è stata: Non posso più, mi dispiace.

Non diedi spiegazioni semplicemente perché non poteva capire e avrebbe insistito pur di continuare a sentirci ma io non potevo, non ce la facevo più. Non facevo altro che addormentarmi pensando a lui, dimenticandomi del dolore solo per poche ore la sera e poi aprire gli occhi con il ricordo di quegli occhi azzurri guardarmi tristi mentre gli dicevo addio, un ricordo pronto ad attaccare la mia ormai guardia bassa. Non ero più forte per difendermi, mi lasciavo trasportare dal dolore tanto che quando rimisi piede a Londra non cercai nessuno dei miei amici che avevo abbandonato per andare dall'altra parte del mondo.

Lo feci per evitare le solite domande che mi sarebbero state poste, domande che mi avrebbero steso a terra più di quanto non lo fossi già, domande del genere: com'è andata in Australia? E' bella? Hai fatto amicizia?
Beh, in Australia è andata bene, il paese dei canguri è bellissimo e la gente lì è gentilissima. E si, avevo fatto amicizia, avevo conosciuto cinque persone meravigliose, di cui per una persi completamente la testa innamorandomi come nelle favole, e bruciandomi come nella vita reale.
Mi sono bruciata portando con me le cicatrici di quell'ustione che mi ha segnata per sempre.
Solo con Steve ripresi i contatti e appena lo vidi gli raccontai tutto: di Samantha che in poco tempo era diventata la mia migliore amica, della band di suo cugino, del cantante principale di cui mi innamorai e che mi fece scoprire un mondo tutto nuovo. Gli raccontai tutto: delle mie emozioni, sentimenti, ogni dettaglio bello o brutto, privato e non. Condivisi con lui tutto il mio dolore nella speranza di ritrovare quel briciolo di ''umanità'' che avevo perso. Il risultato? Non riuscii più ad innamorarmi come con Luke.

E ora mi ritrovo qui a fissare questa stupida radio con lo speaker che parla a vanvera senza fare una frase con un minimo di senso compiuto. '' Ed ecco a voi signore e signori i 5 Seconds of Summer! Speriamo di riaverli come ospiti per una prossima intervista!'' annuncia lo speaker.

''No no no no no!'' agito le mani davanti alla radio. ''Accidenti!'' per poi sbatterle contro quel povero apparecchio facendolo quasi cadere. Mi ero talmente tanto persa nei miei pensieri che non ho sentito nemmeno una parola di quello che hanno detto, nemmeno la canzone. Non ho sentito nulla.

Senza rimurginarci troppo mi infilo il pigiama e vado a dormire nella speranza di svegliarmi riposata dato che domani io e Harry saremo senza un capo a sorvegliarci. Sarà via per qualche giorno, speriamo che vada tutto bene.

La mattina dopo è un completo disastro, Harry non fa altro che cantare, i clienti sono insistenti e non si capisce nulla di quello che vogliono perché vogliono tutto e niente. Vorrei tanto rispondere che se la facciano da soli la chitarra, o il violino, o il pianoforte o comunque qualsiasi strumento che vogliono comprare.
In un momento di beata tranquillità dal viavai dei clienti Harry riprende a cantare incessantemente. Non che non mi piaccia sentirlo, anzi, ha una splendida voce, ma dovrebbe cercare di contenersi e capire che anche se sa cantare la gente ha un certo limite di sopportazione nel sentire una persona cantare.

Blue Eyes 2 ~Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora