Capitolo II

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Aria era rimasta parecchio interdetta alla risposta del giovane principe davanti a lei.

Sapeva bene quale motivo si celava dietro la sua visita, questo si, ma non era un po' troppo presuntuoso a pensare che alla fine l'avrebbe avuta vinta lui?

-Vedo che siete molto sicuro di voi. Dicono che i cavalli bravi si riconoscono nella corsa e non durante le passeggiate.-

-Mai detto è stato più vero, my lady. Vedete? Per voi sono disposto anche ad imparare l'inglese, damoisielle.-

"E per voi sarebbe un grande sforzo, peccato che io sia irlandese!" Pensò tra sé Aria, che conosceva bene le scarse doti linguistiche del suo interlocutore.

Era un grande adulatore, questo era certo. Aveva sicuramente molte donne ai suoi piedi.

Ma, almeno al momento, Aria poteva vantarsi di non far parte della lunga lista di ammiratrici.

-Ho saputo che vostra sorella è incinta.- cercò di sviare il discorso la ragazza, temendo che di quel passo la situazione sarebbe diventata insopportabile.

-Si, lo confermo. Chissà quanti figli mi donerete voi, invece.- buttò lì l'altro.

La regina avvampò.

-Devo forse ricordarvi che non siamo sposati e io non ho ancora accettato la vostra proposta?-

-Oh, ma che sbadato, ancora questa proposta non ve l'ho ancora fatta!-

Aria si pentì all'istante di tutto ciò di positivo che aveva pensato di lui.
Era solo un balordo gonfiato che si dava arie.

-Non credo che l'accetterei comunque, vi prego di non rimanere deluso-

-Vi state creando un nemico-
Ora Aria era davvero su tutte le furie.

-Ne faccio una collezione, mi ricorderò di annotarvi vicino Elisabetta. Adesso andateve.-

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-Mia regina, con tutto il rispetto, era necessario?-

La ragazza sedeva sul trono alquanto seccata dei velati rimproveri che le venivano indirizzati.

Lentamente iniziò a sollevarsi un mormorio che divenne alla fine voce chiaramente distinguibile.

-Do Mhórgacht* se realmente ci facesse guerra non sarebbe per noi un problema? Visto che non siamo in rapporti floridi con l'Inghilterra.-

Aria lo fissò con uno sguardo che avrebbe sterminato un'intera legione di soldati.

-Dicono che la nostra amata Elizabeth, dico "amata" perché vedo che è sempre al centro dei vostri pensieri, si rifiuta di convocare il parlamento.
Sapete, in certi momenti, inizio a pensare che faccia bene e non circondarsi di gente che le va sempre contro.- disse con finta garbatezza.- ora, quel che è fatto è fatto. Quindi possiamo decidere, potete decidere, perché io ho già deciso, di andare avanti e di trovare una soluzione in seguito se le minacce di quell'essere dovessero dimostrarsi veraci oppure lasciare questa stanza.
Siete consiglieri! Non procuratori.
Ora, prima che mi consigliate altri pretendenti vi avverto: saranno tutti bene accolti, ma non pretendete scelte da parte mia.-

Nella sala si sentirono solo i respiri dei presenti che si guardavano fra loro indecisi.

Poi iniziarono pian piano a fare una lista di nomi e in quel momento Aria di pentì di averglielo permesso.

Venti principi era troppi.

Il giorno dopo la servitù fu presto avvertita dell'arrivo dei principi che sarebbero arrivati la settimana successiva. In occasione fu preparato un ballo.

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Il gran ciambellano iniziò a presentare i principi man mano che questi varcavano la porta d'ingresso.

-Dal Principato di Andorra il principe Stephan.-

Si fece avanti un ragazzo sui venticinque anni indossante i colori della propria nazione, proprio come gli altri.

-Il principe di Danimarca, Liguth III-

-Dal Bhutan, Bortun I-

Aria osservò tutti i principi che entravano, tutti diversi fra loro.

Ci vollero ben venti minuti per l'ingresso dei principi. Quando finalmente tutti furono in sala, la musica iniziò a diffondersi e i balli cominciarono.

Aria ballò con tutti e venti i principi restando però in silenzio, non avrebbero comunque potuto vista la differenza linguistica.

Belgio, Bhutan, Afganistan, Austria, Bulgaria, Russia, Cambogia, Corea,
Danimarca, Etiopia, Georgia, Giappone, India, Kenya, Liechtenstein, Lussemburgo, Libano,
Moldavia, Birmania e Nepal avevano almeno un rappresentante dentro quel luogo, visto che i principi si erano portati dietro soldati e servi in abbondanza.

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Nel frattempo la Jolly Roger era ormai giunta a destinazione.
Le calme acque del porto inglese avevano accolto silenziosamente i pirati, che non rimasero delusi da quella scarna accoglienza, ma non si aspettavano di meglio.

-Rimanete qui fino a nuovo ordine! Se vengo a sapere che qualcuno di voi è sceso da questa nave in mia assenza quel qualcuno assaggerá il mio uncino. -

Hook era stato particolarmente scontroso in quei giorni.

Continuava a desiderare di ritornare in Irlanda. Lui, che non desiderava altro che viaggiare e non fermarsi mai. Lo aveva desiderato.
Ma adesso tutto sembrava cambiato nella sua mente, nel suo cuore.

Si disse che avrebbe fatto in fretta. Avrebbe chiesto il volere della regina, lo avrebbe assecondato velocemente e sarebbe tornato a casa.

Finalmente aveva un luogo da chiamare casa.

Entro nella grande reggia senza tante cerimonie. Chi era avvezzo al castello sapeva bene che non ne era il tipo.

Si fece annunciare dal ciambellano mostrandosi ben impaziente di ripartire.

-Her majesty è occupata.- lo informò una di quelle che dovevano essere le dame di compagnia della monarca.

-Mi ha fatto chiamare lei, non voglio perdere tempo, quindi fatemi sentire quello che ha da dire o me ne vado- alzò la voce Killian.
Si sentiva soffocare.

-Adesso potete entrare- dalla porte che aveva dinanzi, quella che dava sulle camere personali della regina, uscì un'altra dama.

Hook entrò velocemente e si inchinò davanti alla rossa che gli dava le spalle, ma che lo guardava comunqie attraverso un grande specchio.

-My queen- l'apostrofò, rimanendo con l'amaro in bocca nel pronunciare il solito titolo.

-Hook, vedo che eri impaziente di vedermi.-

-Non prendetela a male, ma le cose non stanno così-

-Non hai peli sulla lingua neanche con me? Sai mi piace molto questo carattere-

Killian aveva da tempo notato il comportamento della donna nei suoi confronti.

-Non sono qui per voi, ma per quello che mi offrite, qual è la mia missione?-

-Vai dritto al punto più del solito...qualcosa non va?-

-Va tutto a meraviglia. La mia missione?-

Spazio autrice
Ed ecco a voi il secondo capitolo!
Non penso di aggiornare prima di giovedì perché sarò impegnata.
Nel frattempo me li fate avere i vostri pareri????

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Il pirata e la principessa : una storia possibile 2Onde as histórias ganham vida. Descobre agora