See you later, Donny Dog

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L'auto scura mi porta davanti al Bramall Lane, lo stadio di Sheffield dove si  sarebbe svolta la partita Doncester Rovers e Sheffield United.

"Davvero?" chiedo sconfitto alla persona dall'altro capo del telefono. Da fuori della mia auto sento le ragazzine che strillano per attirare la mia attenzione. Purtroppo La giornata si è appena rovinata.

"Su piccolo, non fare così, sono intrappolato a Los Angeles" sospira con la sua voce roca.

"Harry mi avevi promesso che ci saresti stato" insisto ancora. Segue qualche minuto di totale silenzio. Sento il respiro di Harry che soffia sulla cornetta e mi manca, terribilmente tanto.

"Sei arrabbiato, piccolo?" Sospira pesantemente e un brivido di eccitazione mi corre lungo la schiena.Mi ricordo quando quel respiro sotto di me, colpisce il mio collo facendomi rabbrividire. I respiri forti che diventano ritmici ansimi sotto le mie spinte. Mi mordo il labbro.

"Si" sussurro.

"Come posso farmi perdonare?" anche se non lo vedo posso immaginarmi la sua bocca che si tramuta in un sorriso malizioso, che non ha nulla a che fare con le sue dolci fossette che compaiono d'abitudine.

"Ah, non saprei" mormoro pesante sulla cornetta, cercando di abbassare il mio timbro di voce.

"Cosa indossi?" anche il suo tono diventa più scuro, i suoi occhi verdi chiaro probabilmente sono scuri, dal desiderio di avermi.

"Dei pantaloni, davvero molto, troppo stretti" miagolo chiudendo gli occhi. Il suo respiro si fa più veloce.

"Sotto, Louis, che cosa porti?" le sue parole sono rotte dai respiri e assaporo quelle calde note di eccitazione.

"Nulla, Harry" ansimo apposta.Respira forte, sento che i brividi provocati dal suono roco ed eccitato della sua voce siano come una scossa in tutto il corpo, che,come un' esplosione, innesca una forte sensazione di calore al basso ventre. Come ondate il calore si riversa nella mia intimità,sentendo il respiro veloce di Harry.

"Spogliati" gli ordino. Sento che ubbidisce immediatamente perchè percepisco i suoni della stoffa che scivolano via dal suo corpo perfetto.

"Lou" mi chiama, chiedendo istruzioni.

"Toccati bimbo, come se fossi io afarlo"  chiudo gli occhi immaginandomi la scena. Il corpo di Harry disteso caldo sul letto. Inarca e sospira per i suoi stessi tocchi e mugolo da solo "voglio sentirti" aggiungo. 

Posso vedere le mani grandi di Harry Scendere prima sui suoi testicoli per massaggiarli disperatamente,cercando sollievo. Il suo volto imperlato di sudore, mentre strizzagli occhi e si morde il labbro inferiore a sangue.

"Oh...ah...ah" parte piano cercando di controllare il respiro.

"Sei bravo piccolo, sei bravo solo per me"

"Per te, ah" mugola ancora "ah,Louis" geme rotto dal piacere. Le ondate di calore si fanno sempre più intense e la mia erezione ormai mi sfiora la pancia, quei pantaloni sono diventati davvero troppo stretti. Harry continua a gemere nel microfono e sono costretto a incrociare le gambe, cercando sollievo. Non posso toccarmi, rischio di essere visto.

"Non venire, Harry" gli intimo.

"Che? Ah, Louis, Lou!" squittisce.

"Mettiti due dita in bocca e succhia" credo che tra un po' smetterò anche di saper parlare.

"Lou" mugola contrariato, sta pervenire.

"Fai come ti dico, bimbo" sussurro esasperato. L'erezione calda mi procura un fastidio intenso, che neanche qualche sfregamento di coscia riesce a calmare. I gemiti di harry si placano un attimo, mentre lo sento che succhia.

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⏰ Last updated: Jul 31, 2015 ⏰

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