Crescer non puoi tra l'asfalto,
Tra macchine, lo smog
Ti intossicherebbe,
Potresti venir calpestata,
Ma non voglio negar tuo desiderio.
Non farò come quel principe
Che ti metterebbe in campan di vetro,
Né ti sradicherei dal terreno
Per spostarti in posto sicuro.
Che cosa curiosa
La tua scelta,
Mia piccola peonia,
Saresti potuta sbocciar in altro loco
Sebbene, forse
L'altra gente sarebbe lontana.
Tocco di mortal
Ti ucciderebbe,
Ma ciò non toglie
Il tuo desiderio.
Vedo già cader
I tuoi petali
E l'inverno non è ancora giunto,
Son terrorizzato
Da questo segno premonitor.
Ti porterei con me,
Ma come potrei farti del bene
Se per preservarti
Dovessi allontanarti
Dal tuo desiderio?
Spiccar nel grigio
Di città opulenta
Tu fragile fior
Tutto ciò che brami.
Eppur, sparsi nel vento
Son ormai i tuoi petali,
Sol uno è rimasto
Segno di ultima speranza,
Che qualcuno ti noti,
Che il mondo si fermi,
E si prenda cura di te
Per alleviar le pene
Di una vita difficile,
Portandoti in alto
Come vessillo
Di una pura bellezza
Permeata in fredda distopica realtà.
Ripasso da questa strada
Novantanove volte al giorno,
Per novantanove volte ti cerco,
Ma queste novantanove volte
Servono a nulla.
Non ti vedo,
Né vi è più traccia di te,
Te ne sei andata così
Senza neanche salutare,
Oh mia piccola peonia.
Il tuo desiderio era uno,
Semplicemente uno,
Per questo
Cercherò di portarlo avanti
Sublimandoti in questo canto.
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Frammenti di vetro
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