20. Tiramisu

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Ma dai, Akaashi c'era cascato davvero? 

Non stava mica dormendo sul serio, certo era stanco, ma non così tanto

Ma quando aveva sentito il calore della mano di Akaashi sulla sua guancia si era sentito carico d energie. Anche se era rimasto fermo. 

Dopo un po' aprì gli occhi, ora era Akaashi che dormiva. Controllò l'ora: le 16:08, mancava poco. Anche se ora non è che avesse chissà quale fretta 

'Ho dormito con Agaashieee' Bokuto sorrise a quel pensiero e ritornò a guardarlo. 

Sarebbe rimasto così per sempre...

Finché non sentì la porta di giù aprirsi.

Si alzò di scatto, svegliando così anche Akaashi, che si stropicció gli occhi assonato 

"Che c'è" 

"Per caso... tua madre è tornata?"

"Eh?! Boh..." 

"Beh, non scendi a salutarla?"

"Umm ... perché dovrei?"

"... è appena tornata da un viaggio di lavoro...."

"Bokuto-san, io con mia madre non ho lo stesso rapporto che hai tu con la tua" 

"Scusa... me n'ero dimenticato" no che non l'aveva dimenticato, ma non pensava che si odiassero così tanto da non salutarsi neanche quando rientravano a casa. 

"Akaashi" dal modo in cui lo chiamò intuì che era una cosa seria. 

"Mh?" 

"Hai presente... il giorno in cui sono arrivato in ritardo?" 

"Sì..." 

"Ecco, avevo litigato con mio padre" 

"Oh... mi dispiace" cosa si doveva dire in certe situazioni? "Che... che è successo?"

"Ho fatto cadere un piatto... e allora ha iniziato a dirmi cose, e io ho risposto, facendolo ovviamente arrabbiare di piú... poi gli ho detto... che sono bi..." 

"Oh" 

"Lo sai cos'ha risposto?" 

"..."

"Di non inventarmi certe cazzate e di filare a scuola, perché sono un fallito e devo impegnarmi" 

Akaashi sapeva che sua madre non era affatto la migliore come genitore, eppure sapeva anche che se le avesse detto che aveva un ragazzo anzi che una ragazza... non gliene sarebbe fregato ugualmente. 

"È-è terribile Bokuto-san... ma tu non sei un fallito" 

Ora aveva gli occhi lucidi "Tu non lo sai! É già troppo se supero l'anno!" 

Akaashi non riusciva proprio a vederlo così, gli fece cenno di avvicinarsi e lo strinse forte a sé "ce la farai, Bokuto-san. Ti aiuterò io" 

"Ma.. tu sei in seconda" disse contro la sua felpa, ormai bagnata dalle sue lacrime 

"Non importa, il metodo di studio è sempre quello, no?" 

"Che?" 

Akaashi ridacchió passandogli una mano fra i capelli. 

Bokuto aveva il viso poggiato nell'incavo del suo collo 

Avrebbe tanto voluto baciarlo... ma decise che non era il momento, non se la sentiva neanche. 

"Bokuto-san... vuoi andare a mangiare il tiramisù?" 

"... possiamo... rimanere così ancora 5 minuti?"

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