1.❤️‍🩹

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Alberi , piante, fiori , erba e nessuno attorno aparte due persone , sedute sul prato a guardare il cielo stellato , a destra si trovava un ragazzo magro di piccola statura , con capelli biondi e occhi azzurri che fissava il cielo con gli occhi lucidi alla ricerca di stelle cadenti, a sinistra si trovava una sagoma scura..
Il biondo si girò verso la sagoma sorridendo e  disse "non mi hai detto come ti chiami" la sagoma si girò verso di lui con la testa e sembrava che stesse per rispondere quando..

"MIMMO SVEGLIATI É TARDI"

Il biondo si svegliò di colpo dal sonno, si alzò e sbuffò , non per il fatto che si doveva svegliare presto per andare a scuola , ma solo perché come ogni volta non riusciva a finire quel sogno. Mimmo si era trasferito a Roma verso metà Giugno e da quando era arrivato lì faceva sempre lo stesso identico sogno. Correva nel bosco mano nella mano con una sagoma nera che sorrideva.
Poi arrivavano in un prato vuoto e la sagoma gli parlava , non si ricorda la sua voce ma non si dimentica della frase " guardiamo le stelle cadenti ". Ogni volta che provava a finire quel sogno e stava per scoprire chi era quella fantomatica sagoma suonava la sveglia o sua
sorella lo svegliava, non sapeva nemmeno se la sagoma fosse maschio o femmina , non gli importava tanto , ma voleva solo sapere chi era , perché non era normale che sognasse la stessa cosa da mesi e mesi.

In questo momento era il 12 giugno e Mimmo doveva iniziare la scuola nuova dopo le vacanze estive , dove non aveva fatto nulla perché non conosceva la nuova città , mimmo in relatà é nato e cresciuto a Napoli , in una famiglia un po' problematica , senza padre ma con 2 fratelli , Giorgia la più grande di 20 anni e Mattia il fratellino più piccolo di 2anni. Mimmo e suo fratello Mattia avevano vissuto a Napoli fino a qualche mese prima , ma poi si sono dovuti trasferirsi a Roma da Giorgia che studiava in università lì da anni e che era diventata la loro tutrice legale dopo che la loro madre era andata in carcere per spaccio di droghe.

Tornando alla mattina , sono le 6:27 e mimmo dopo l urlo di sua sorella si alza dal letto e va in cucina , dove trova Giorgia che imbocca Mattia che é seduto su un seggiolone davanti al tavolo
" Mì cazzo ti chiamo da 3 ore" disse la sorella mentre puliva la bocca del piccolo
"non usare sti termini davanti al piccolino" dice mentre si avvicina al bimbo dandogli un bacio sulla fronte e accarezzandogli la testa per poi esclamare un "ma quanto sei biondo" , cosa che faceva spesso quando vedeva suo fratello , in famiglia erano tutti molto chiari , capelli biondi e occhi azzurri , mimmo però era un po' più scuro di capelli con però la pelle molto più chiara , mentre  Giorgia era mora tinta nessuno si ricordava di che colore erano i suoi capelli reali li tingeva ora mai da anni , invece Mattia era biondo platino con occhi blu scuro cosa che faceva impazzire mimmo.

"sbrigati che alle 7 devi prendere l autobus"
"lo so lo so faccio una colazione veloce e poi esco subito tranquilla" dice mentre prende una tazza da uno scaffale in alto dove per arrivarci gli serviva mettersi in punta di piedi. Un altra cosa di famiglia era che nessuno era altissimo erano tutti di piccola statua.
Dopo aver fatto colazione con un po' di latte e cereali é andato in bagno e si é iniziato a preparare , si é sistemato i capelli all indietro con la spazzola come faceva sempre , poi si é messo un po' di correttore sotto gli occhi e su alcuni brufoli solo per nascondere le poche imperfezioni che aveva sul viso e che a lui davano fastidio. Uscito dal bagno si é vestito con una maglietta bianca a maniche corte , una collanina a forma di cuore che si apriva con dentro incise due iniziali "G&M" , quella dei suoi fratelli che lui amava tantissimo , poi dei pantaloni jeans di 2 taglie più grandi di lui e una catena attaccata ad essi e con delle scarpe adidas super star nere.

Appena ha finito di prepararsi andò in salone per salutare i suoi fratelli "ma oggi Mattia nun va a scuola ?" disse mimmo mentre si infilava la cartella "no lui inizia scuola il 19..comunque quando esci da scuola me trovi fuor pecche ciò degli impegni importanti e devi badà a matty quindi te lo porto fuori da scuola e poi che ne so gli fai fare un giro o lo porti direttamente a casa come vuoi tu "
Mimmo annuì e saluto la sorella con un bacio sulla guancia e il fratellino arruffandogli i capelli , poi uscì di casa e andò alla fermata dell autobus e aspettó 20 minuti prima che arrivasse l autobus , fortunatamente era uscito presto e non era in ritardo.

Quando salì sull' autobus non gli sembrò vero ma trovó subito un posto dove sedersi , si fiondò subito lì , era un posto da quattro sedili quindi ne aveva due davanti vuoti e uno accanto vuoto. Decise di mettere lo zaino sul posto che gli stava subito davanti e poi tirò fuori dalla tasca esterna dello zaino le sue cuffie e iniziò ad ascoltare la sua playlist mentre guardava fuori dal finestrino.

Dopo circa 2/3 fermate salirono sull autobus due ragazzi , entrambi ricci , si sedettero nei posti vicino a Mimmo ma a lui non diede fastidio, peró c'era una cosa che lo incuriosiva , uno dei due ragazzi , quello che era seduto al sedile accanto all suo zaino , aveva un aspetto molto familiare.Interruppe la musica e si  tolse le cuffie per capire se almeno la voce gli ricordava qualcuno. Appena si tolse le cuffie notò che il ragazzo accanto a lui aveva un accento molto più romano di quello che gli stava davanti "aho simó comunque io non ce credo che matteo se é fidanzato con laura quella é troppo bella per lui"
Il nome , il nome di quel ragazzo gli ricordava qualcuno , pensó per un po' <<simone..>>.

Dopo 4 fermate era arrivato alla sua nuova scuola allora appena fece per alzarsi notò che anche i due ragazzi che gli stavano accanto si stavano alzando per uscire, andavano nella sua stessa scuola ? nah ma forse non era così nella zona della sua scuola c'erano altre scuola.. Allora appena scese dall autobus andò per la strada verso la scuola e vide che anche quei due ragazzi facevano la stessa strada.

Appena Mimmo é arrivato davanti alla sua nuova scuola il " liceo leonardo da vinci " ne era sicuro quei ragazzi andavano nella sua stessa scuola , dopo un po' che li aveva dietro sentì uno dei due dire "oh ma quello davanti a noi viene nella nostra scuola ? ma non é che nuovo ?" disse il ragazzo più romano tra i due quasi urlando "abbassa la voce urli troppo  può essere di sì " disse l altro ricciolino tirando un pugnetto amichevole sulla spalla della altro. In quel momento dopo aver sentito quella frase Mimmo si girò verso di loro solo con la testa con sguardo indifferente e uno dei due il più basso disse "ao ma tu sei mica nuovo?" Mimmo annuì senza rispondere "ma che sei muto sei come un pesce" disse il più basso mente si avvicinava a Mimmo in modo provocatorio, Mimmo di istinto si avvicinò anche lui , di carattere lui é tranquillo ma quanto una cosa gli da fastidio gli da fastidio punto e deve risponde a quello che succede.

I due erano molto vicini sembrava che stesse per scoppiare una rissa quando poi il ragazzo più alto ..simone.. si mise dietro a il riccio basso tirandolo via da Mimmo "manuel e lascialo perdere dai" Mimmo appena vide da vicino Simone gli ricordava sempre di più qualcuno, Simone allontanò Manuel da loro e si avvicinò a mimmo in maniera amichevole "scusa per Manuel lui vuole un po' marcare il territorio é fatto così , io sono Simone" disse mentre gli porgeva la mano "no..no no tranquillo, io sono Mimmo cioè Domenico" il riccio fece una risatina "sei nuovo vero? perché non ti ho mai visto qui" mimmo con un po' di imbarazzo in corpo che nemmeno lui sapeva da dove arrivasse perché era sempre stato un tipo molto socievole rispose " si si si sono nuovo vengo da Napoli" proprio in quel momento é suonata la campanella e vedeva la gente entrare nella scuola "va bene io devo andare in classe , ci vediamo Mimmo " disse il ricciolino mentre si ri avvicinava al suo amico che intanto era andato da un gruppetto di altri ragazzi e ragazze  , mimmo allora fece un respiro profondo ed entrò nella sua nuova scuola.

Parole (1428)

il sogno sotto le stelle // mimmone Onde histórias criam vida. Descubra agora