Capitolo 17

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Il risveglio dei poteri di Sarah aveva aperto le porte a una nuova dimensione di sfide e sacrifici. La sete di sangue che la tormentava incessantemente metteva a dura prova la sua volontà, mentre Klaus, Lucien e Louis si dedicavano instancabilmente a sostenerla, offrendole il loro sangue per placare l'insaziabile brama che la consumava.

L'allenamento diventava sempre più impegnativo, sia fisicamente che mentalmente. Sarah si trovava immersa in una spirale di addestramento incessante, imparando a dominare la sua forza sovrumana, la sua velocità impressionante e i sensi amplificati che ora erano parte integrante del suo essere. I loro passi echeggiavano nel fitto della foresta di Maplewood, accompagnati dallo stormire delle foglie e dal canto dei grilli che animavano l'atmosfera avvolta nel mistero.

La luce del sole filtrava tra i rami degli alberi, creando giochi di luce e ombre che danzavano sulla terra umida del sottobosco. Il profumo della resina e del muschio avvolgeva l'aria, mescolandosi con l'odore metallico del sangue che aleggiava attorno al gruppo.

In una giornata uggiosa, durante un allenamento intensivo, una figura inaspettata comparve di fronte a loro. Era la strega anziana, la custode dei segreti oscuri e dei poteri ancestrali che avevano condotto Sarah attraverso il rituale del risveglio. Il suo passo era sicuro, e ogni movimento sembrava carico di una saggezza millenaria.

Il suo sguardo penetrante scrutò il gruppo con fermezza, annunciando la sua presenza con una voce che sembrava provenire dagli abissi dell'oscurità.

«Sono venuta a riscuotere il debito», disse con una freddezza che mandò brividi lungo le spalle di tutti i presenti. Sarah e gli altri si guardarono in silenzio, intrappolati nella rete delle loro emozioni contrastanti.

«Quale debito?» chiese Klaus, cercando di comprendere la natura del patto oscuro che si celava dietro alle parole della strega.

Con gesto lento e solenne, la strega aprì un antico libro rilegato in pelle, le pagine consumate dal tempo e cariche di mistero. Le rune incise su di esse sembravano brillare di una luce propria, emanando un'energia antica e potente.

Con voce carica di autorità, lesse le parole incise nella pagina con una precisione che tagliava come una lama affilata:

«Nel nome del potere oscuro, un adepto della congrega sarà offerto in sacrificio in cambio del risveglio dei poteri della fanciulla».

Un silenzio funereo avvolse il gruppo, mentre la gravità delle parole si faceva sentire come un macigno sulle loro coscienze. Sarah si mosse con decisione, affrontando la strega con occhi decisi e cuore trepidante.

«Io sono l'adepta», disse con fermezza, accettando il destino che le si presentava di fronte. La strega annuì con un sorriso malizioso, soddisfatta di aver ottenuto ciò che desiderava.

La cerimonia del sacrificio si svolse quella stessa notte, in un luogo remoto della foresta, lontano dagli occhi indiscreti del mondo esterno. Sarah si offrì alla congrega con coraggio e determinazione, consapevole del peso del suo gesto. La lama affilata della strega affondò nel suo palmo, il sangue fluì libero, macchiando la terra di un rosso intenso, simbolo di un patto stretto tra le tenebre e la luce.

Da quel giorno in poi, Sarah divenne a tutti gli effetti un'adepta della congrega, impegnata a servire il potere oscuro che ora pulsava dentro di lei. In cambio del suo sacrificio, le streghe le insegnarono l'arte della magia oscura, guidandola attraverso un labirinto di incantesimi e rituali che avrebbero plasmato il suo destino e la sua anima.

Sonia, la migliore amica di Sarah, si unì al loro allenamento, dedicandosi con passione alla creazione di pozioni e all'apprendimento degli incantesimi più oscuri. Tra le fronde degli alberi, i loro canti e le loro risate si fondevano con il fruscio del vento, creando un'armonia unica e magica. E in quel contesto, tra magia e mistero, tra le luci danzanti della foresta, nacque anche una nuova relazione, un legame intessuto tra la magia e il cuore, tra Louis e Sonia. Ma mentre il fuoco dell'amore e del potere cresceva tra loro, nell'ombra, qualcosa si muoveva, minacciando di infrangere la fragile pace che avevano trovato. Una presenza oscura e sinistra, occhi che brillavano nell'oscurità, una minaccia che si avvicinava furtivamente, pronta a spezzare l'equilibrio fragile che avevano appena trovato.

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