Emozioni in comune

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E' sera, un brutto temporale si abbatte su Roma.

Salta la corrente proprio sulla parte più bella del film.

"Simò, ma che se ne è andata la luce?"

"No, Manuel. Abbiamo smesso di pagare bollette."

"Fai meno lo stronzo."

"E tu fammi luce con il telefono."

"Il mio l'ho lasciato in camera sopra, te?"

"E' qui da qualche parte." cerco intorno a me e nel mentre sfioro la coscia di Manuel per sbaglio

"Te posso assicurà che qui non lo trovi il telefono." ride

Sposto come scottato la mano e mi alzo di scatto dal divano dove eravamo seduti.

Ride ancora di più, infastidito, provo a dargli una spinta ma calcolo male la distanza e gli finisco addosso

"Non stai a diventà troppo audace Simò?" ridacchia dritto nel mio orecchio

Il cellulare decide di salvarmi da questa situazione ridicola e inizia a illuminarsi grazie a dei messaggi ricevuti uno dietro l'altro e io riesco finalmente a trovarlo.

Sono tutti messaggi da parte di Riccardo.

-Stavo pensando, la pioggia fa pensare.-

-Mi piacerebbe offrirti un caffè più decente di quello delle macchinette.-

-In realtà non ti ho offerto neanche quello delle macchinette, succedeva solo nella mia testa.-

Decido di salvarlo dal prossimo messaggio che sta sicuramente per inviare accettando l'invito.

Il modo in cui Riccardo è felice di passare del tempo con me mi riporta alla mente quando pur di passare del tempo con Manuel mi sono fatto fare un tatuaggio sul braccio.

Volevo stupirlo, volevo essere notato, volevo che mi notasse.

Come avevo fatto a non capirlo subito?

"Che sorridi?" chiede curioso all'improvviso

Il mio cuore salta un battito.

"Riccardo... mi ha chiesto di andare a prenderci un caffè."

"Hai accettato?" chiede, il tono neutro

Non riesco a vedere la sua espressione al buio ne ho il coraggio di alzare la torcia del telefono.

"Si. Si, sembra simpatico."

"Non capisco che fretta c'hai di uscì con qualcuno.

Se sta così bene da soli, goditela sta libertà."

Parli proprio tu, sbuffo poco convinto

"Vieni, saliamo sopra."

"Me li fai prendere prima dei biscotti in cucina?"

"Manuel è tardi."

"Seh, dici così ma io non mi ricordo una volta che so riuscito a magnarmeli da solo."

Posso sentire il suo sorriso anche se non lo vedo.

Il caffè con Riccardo è stato piacevole, fa molte domande e ascolta affascinato le mie risposte.

Non cerca in nessun modo di nascondere la sua attrazione nei miei confronti.

"Sono davvero felice di essere finalmente riuscito a prendere coraggio e parlarti." sussurra come se fosse un segreto

Si diverte a farmi arrossire.

Cerco di non pensare a un'altra persona con il suo stesso vizio.

"Scrivimi quando arrivi a casa." sussurra con un bacio sulla guancia

Lo faccio, gli scrivo appena arrivo in villa.

Quando entro in camera, faccio scivolare la giacca dalle spalle e noto Manuel affacciato alla finestra a fumare.

Se avessi alzato lo sguardo appena tornato avrei incrociato il suo?

ConvivenzaWhere stories live. Discover now