CAP. 1 - IL GIOVANE MANGIAMORTE

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Erano appena trascorse le cinque e trenta del pomeriggio e Draco se ne stava disteso tra l'erba alta, completamente esausto, con gli occhi chiusi, la camicia leggermente sbottonata e braccia e gambe spalancate. Un piccolo raggio di sole faceva capolino di tanto in tanto tra le numerose nuvole che riempivano il cielo, illuminando parte del suo viso pallido, stanco e sciupato. Se in quel momento qualcuno l'avesse visto di sfuggita, avrebbe certamente creduto che si trattasse di un corpo senza vita. Era un vero straccio! Già tre notti di fila che non riusciva a chiudere occhio. Tensione, angoscia e paura erano ormai diventate sue inseparabili amiche. Pensieri ossessivi e molteplici dubbi affollavano la sua mente e tormentavano senza sosta la sua anima. Tutta quella faccenda era davvero sfibrante e lo stava lentamente logorando, sia dentro che fuori. [Fece un respiro profondo].
In effetti, far parte dei Mangiamorte non era esattamente come l'aveva immaginato: a quanto pare, suo padre si era impegnato abilmente nell'edulcorare molte delle storie che gli aveva raccontato sul loro conto e, per alcune, ne aveva addirittura distorto la realtà dei fatti. Inoltre, Draco era stato obbligato (con estrema riluttanza) ad assistere a diverse scene raccapriccianti, torture ed omicidi; immagini orribili e davvero troppo violente, difficili da dimenticare. *Il sangue... tutto quel sangue...* pensò rabbrividendo. Inutile fingere: essere un Mangiamorte non faceva per lui. Tuttavia, la momentanea detenzione di Lucius presso Azkaban aveva costretto il giovane Malfoy, suo malgrado, a prenderne il posto tra i seguaci del Signore Oscuro. *Eh già... suo padre... chissà come se la passava lì, rinchiuso in quella cella...Dissennatori ovunque...*. Scosse il capo con forza, come a voler allontanare quel dispiacere. Decise quindi di concentrarsi sul momento e tentare di rilassarsi. Dopo l'ennesima notte in bianco sentiva davvero la necessità di trascorrere un po' di tempo all'aria aperta, senza rimuginare su nulla, tralasciando per un attimo tutte le sue preoccupazioni. Così, inspirò forte per potersi inebriare del piacevole profumo emanato dall'erba fresca, odore che sembrava avere su di lui un effetto calmante. Ed ecco che, all'improvviso, nella sua mente apparve nitida una dolce immagine. LEI, deliziosa in quell'abito color rosa, che danzava con grazia, radiosa e spensierata; al contempo, gli sovvenne anche di come lui restò estasiato dinanzi a quella maestosa visione mentre, con sguardo rapito, ne osservava l'ingresso nella sala da ballo. Pensò sinceramente di non aver mai visto una creatura più bella prima di allora. Quella figura era così incantevole che, nell'immediato, non prestò alcuna attenzione al cavaliere che l'accompagnava. I suoi occhi erano rivolti solo a lei... LEI... *Dacci un taglio, Draco! Che cos'è tutto questo puerile e patetico sentimentalismo?* pensò, ma con la gelida e rimproverante voce paterna che gli rimbombava nella testa. In effetti, Malfoy aveva trascorso gli ultimi anni a tentare di sopprimere e ricacciare con tutte le sue forze la forte attrazione provata nei confronti della Granger. Perché era sbagliato, profondamente sbagliato e pericoloso. Se suo padre avesse anche solo minimamente sospettato una cosa del genere... o peggio, se l'Oscuro fosse riuscito a leggere nella sua mente... *No, no, no! ASSOLUTAMENTE NO!* pensò, scuotendo nuovamente il capo con forza.
*Ma cosa diamine mi sta succedendo?!* si domandò avvilito Draco, che sino ad allora era (quasi) sempre riuscito a domare quel desiderio che ardeva in un angolo remoto del suo cuore.
*Al Diavolo, Granger! Perché devi essere così dannatamente affascinante?? Così bella, impavida e grintosa... così intelligente e... e... e se ti illudi che possa accadere qualcosa tra voi due, sei davvero un povero stolto!*. Già... perché solo uno sciocco avrebbe creduto di poter suscitare l'interesse di una ragazza che in passato aveva pesantemente insultato, disprezzato, umiliato, infastidito ed intralciato più e più volte, in ogni modo possibile. Una ragazza che ancora scherniva, se ne aveva l'occasione. *Ma cosa vuoi suscitare? Stupido idiota! Non ti bastano tutti i problemi che hai già? Vuoi crearne un altro?*. E poi d'improvviso, scene che prendevano forma nella sua mente: momenti di pura felicità in cui immaginava di stringerla a sé e baciarla a perdifiato. Chissà che sapore avevano le sue labbra. Se lo chiedeva da tempo e ci aveva fantasticato su così tante volte da perderne il conto. *Ah... quindi, sarebbe questo il tuo grande impegno nel non pensare a lei?*. Sprofondò la testa tra le mani. Si sentiva un cretino. Difatti, specialmente negli ultimi mesi, Hermione era diventatata un pensiero fisso, una vera ossessione e Draco aveva la sensazione di non riuscire più a trattenersi come aveva sempre fatto in passato. Forse perché percepiva che il suo tempo stava per scadere. Forse perché quel "fatidico giorno" era spaventosamente sempre più vicino. Ed ecco che, in un attimo, l'ansia si rimpadroní di lui. No... non poteva assolutamente rischiare tanto. Sarebbe stata una stupida follia che avrebbe danneggiato entrambi gravemente. Eppure, sentiva accelerare i battiti del suo cuore anche al solo pensiero di lei...
« DANNAZIONE! » urlò, raggomitolandosi sull'erba. Si sentiva solo... terribilmente solo.
*HERMIONE... ma quando è successo?*. Già... quand'è che aveva iniziato a sentirsi così attratto da lei? Forse proprio durante quella magica sera, mentre da lontano le gettava rapide occhiate ogniqualvolta ne avesse l'opportunità. Oppure... quella volta che lei gli sferrò un pugno dritto sul naso?? Scoppiò in una fragorosa risata, poi si toccò proprio sul punto dove, 3 anni prima, lei l'aveva colpito con forza e quasi gli parve di avvertire ancora una lieve dolenzia. Adagio, si mise poi seduto ed il suo viso assunse allora un'espressione cupa. Cominciò a riflettere su quanto fosse estremamente pericolosa la missione che l'Oscuro gli aveva assegnato e che se malauguratamente avesse fallito... *potresti perdere la vita per questa faccenda, lo sai. Ed anche la tua famiglia sarebbe in pericolo e tutti quelli che ti sono cari.* Rabbioso, sferrò un pugno sul prato. Era ben cosciente del fatto che Voldemort gli avesse affidato quell'ingrato compito principalmente per punire l'incapacità di Lucius nel recuperare la famosa Profezia, durante la battaglia combattuta al Ministero. Ormai, i Malfoy avevano perso buona parte della loro credibilità agli occhi dell'Oscuro e degli stessi Mangiamorte. La posizione della sua famiglia era in bilico e Draco sentiva sulle proprie spalle tutto il peso di quella delicata situazione. Non poteva permettersi di sbagliare... e non l'avrebbe fatto. Anzi, avrebbe compiuto il suo dovere, restituendo così lustro e prestigio alla sua nobile casata. Ma ecco che, quel desiderio troppo a lungo represso tornò nuovamente ad agitarlo: avrebbe davvero rischiato la morte senza fare nulla? Perire così, senza nemmeno tentare di baciarla almeno una volta? [Sospirò]. Le forti emozioni che Hermione scatenava in lui rappresentavano tutto ciò che gli era rimasto di positivo, l'unico conforto per quel groviglio tormentato che era la sua anima. Quella passione ardente era ciò che gli permetteva di andare avanti, la sua scintilla, la sua linfa vitale. Lui la voleva, anche solo per un breve istante. E se davvero la sua vita era in pericolo, allora perché non rischiare il tutto per tutto? In fin dei conti, era pur sempre un sedicenne, preda di quella tempesta ormonale tipica della giovinezza e, pertanto, desideroso di soddisfare le proprie voglie carnali. Un unico bacio... che male avrebbe mai potuto fare? *E SE POI TE NE INNAMORI?*. « Ah! Questa è davvero buona! » esclamò a voce alta, senza rendersene conto. *Innamorarmi della sanguemarcio Granger? Che assurdità! Ma quale amore? Io voglio solo un bacio. Certo... se poi avessi anche l'occasione di spingermi oltre le sue labbra, allora...*
« Draco! Per la miseria, è da più di un'ora che ti cerco! ». Quella voce, squillante e familiare, lo riportò bruscamente alla realtà. Si voltò e vide Pansy Parkinson che correva verso di lui, sventolando un foglio di pergamena sul quale era ben visibile la firma del professor Lumacorno. « Ma cosa stai facendo qua fuori? Perché hai saltato la lezione di Pozioni anche oggi? Questa è già la terza volta in 2 settimane! » incalzò Pansy. Per tutta risposta, Malfoy si sdraiò nuovamente sul manto erboso, senza proferire parola. « Sappi che Lumacorno è fuori di sé dalla rabbia a causa della tua pessima condotta ed anche gli altri insegnanti concordano con lui. Ecco guarda, ti ha scritto una lettera. L'ho già letta io, te la riassumo », proseguí lei: « In base al regolamento di Hogwarts, eccetera eccetera... hai anche tu il dovere, come ogni altro studente, di giustificare eventuali assenze alle lezioni. Inoltre, essendo tu un Prefetto, sei anche obbligato ad un maggior rispetto delle regole e ad assolvere le tue relative mansioni. Conclude dicendo che sei in punizione per 1 mese, che ha già sottratto 30 punti a Serpeverde e che ne toglierà ancora se continuerai a tenere questo atteggiamento discutibile. Specifica inoltre che... » / « Basta. Non mi interessa. » la interruppe Draco.
« Bene... adesso che mi hai trovato, consegnami quella lettera e lasciami da solo, per favore. ». Il volto della Parkinson assunse un'espressione stranita ma, tuttavia, quella fredda risposta non riuscì a frenare la sua successiva richiesta: « Dai... non preferiresti invece un po' di
compagnia? » e fece per accomodarsi sull'erba accanto a lui. « No. » rispose secco Malfoy, visibilmente infastidito, ed un attimo dopo si era già rimesso in piedi. « Si è fatto tardi. Tra poco si cena, meglio rientrare. » e così dicendo si incamminò verso il castello, ignorando lo sguardo attonito della ragazza. Pansy restò lì ferma, immobile come una statua, a riflettere sullo strano comportamento tenuto da Draco negli ultimi tempi e sul fatto che non era la prima volta che la respingeva in quel modo. Ferita, delusa e con gli occhi colmi di lacrime, continuò tuttavia a seguire con lo sguardo quella figura slanciata dalla bionda chioma splendente, fin quando la vide poi sparire dietro un angolo del grande castello.

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⏰ Last updated: Jan 11 ⏰

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