l' inizio di tutto

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La sveglia suonò facendo un suono assordante e odioso, Giorgio, ancora assonnato si svegliò a forza, spense la sveglia e si andò a vestire.

"che bello un altra giornata di merda..."

In questo periodo odiava praticamente tutto, aveva dovuto lasciare il suo gruppo di amici, i wgf, perché non riusciva a stare al passo con la scuola e fare anche video.

Scese le scale a fatica é andò a fare colazione;
La colazione consisteva in semplice latte con cereali scadenti.

Giorgio guardò l' orologio

"Cazzo sono già le 7:15"

disse con tono leggermente inpanicato.

Sali le scale di corsa per andare a prendere lo zaino che aveva dimenticato in stanzaera un bello zaino, nero con delle stelle blu.
Corse di nuovo giù per le scale inciampando leggermente sul ultimo gradino, chiuse la porta a chiave e uscì di casa per andare a prendere il bus.

Il bus arrivo con cinque minuti di anticipo, cosa mai successa prima d'ora.

Entrò in bus e fece vedere all'autista l'abbonamento, l'autista non lo degno nemmeno di uno sguardo, Giorgio rimise l'abbonamento in tasca e di andò a sedere.

Si mise le cuffiette e inizio a scrollare video su tik tok, quasi tutti i video erano meme demenziali senza un senso logico, ma riuscivano comunque a strappargli un mezzo sorriso, tra un video e l'altro trovo un vecchissimo video sulla thebednauts e quasi gli veniva da piangere.

Gli mancavano i suoi amici, ma soprattutto gli mancava Alex.

I suoi genitori gli avevano proibito di vedersi perché dicevano che era una cattiva influenza su di lui e che finché non fosse riuscito a passare le superiori non si sarebbero potuti rivedere.
Effettiva era vero i voti di Giorgio erano calati vertiginosamente da quando aveva iniziato a stare con Alex visto che stava con lui praticamente tutto il tempo invece che studiare.

Ma non era colpa di Alex, si non era una delle migliori influenze visto che aveva lo fatto iniziare a fumare, si erano fatti un tatuaggio assieme, Giorgio aveva tatuato una "A" con delle orecchie e una coda da gatto e Alex aveva tatuato una "G" con le orecchie e la coda da topo;
Si erano anche colorati una ciocca di capelli coordinati, Alex aveva i capelli azzurri con una ciocca grigia, mentre Giorgio aveva i capelli marroni con una ciocca azzurra.

Quanto gli mancava, non vedeva l'ora finisse la scuola per poterlo finalmente rivedere.

Anche se si sentivano per telefono senza farlo sapere ai suoi genitori, non era abbastanza, voleva poterlo abbracciare e baciare e non lasciarlo andare mai più.

Il bus si fermò di colpo tirandolo bruscamente fuori dai suoi pensieri e facendogli quasi sbattere la testa.

Che cosa stava succedendo?

Guardo in giro per cercare di capire cosa fosse successo, quando qualcosa, o meglio qualcuno, colpi il finestrone davanti al bus.

Era un ragazzo, giovane dai cappelli scuri, il volto pallido ricoperto di sangue, c'era il puro tertore nei suoi occhi, pregava l'autista di aprire le porte.

L'autista lo guardo sconcertato.

Giorgio poi video qualcuno che lo stava inseguendo in lontananza.

Il ragazzo picchio più forte sul vetro, sembrava disperato, ma l'autista lo stava ancora guardando impietrito.

Il qualcuno o il qualcosa che lo stava inseguendo arrivi abbastanza vicino da saltargli addosso, era uno spettacolo affascinante e sconcertante allo stesso modo.

Giorgio vide una madre coprire gli occhi al proprio figlio, mentre altri due ragazzi che erano proprio davanti stavano filmando con il loro iPhone.

L' autista sembrava spaventato.
Quella cosa fini il suo pasto e poi sbatte la mano insanguinata contro il vetro.

Ora si vedeva anche meglio, il corpo sembrava in putrefazione, gli occhi erano bianchi, gli mancavano alcuni denti e sembrava che la pelle gli si staccasse di dosso, era oltre l'orribile, non c'erano aggettivi per descrivere quella cosa.

La "cosa" inizio a sbattere più forte contro il vetro e quando l'autista vide il vetro creparsi leggermente partì a manetta investendo qualunque cosa fosse quella bestia.

Il telefono di Giorgio inizio a vibrare e anche tutti gli altri telefoni dei presenti, era l'allarme d'emergenza, faceva un rumore orribile, era un messaggio che spiegava velocemente cosa stesse succedendo:
Il messaggio spiegava che uno strano virus era "scappato" da un laboratorio di ricerca e che trasformava tutti quelli che ci venivano a contatto in specie di mostri, diceva di barricarsi in un posto sicuro e che si era fuori di trovare un posto al chiuso il più in fretta possibile, di evitare posti in qui la gente infettata sarebbe facilmente riuscita ad entrare.

Alcuni erano impauriti, l'atro scettici, ad altri ancora non sarebbe potuto fregare di meno.

A Giorgio non fregava molto, erano sopravvissuti al covid e sarebbero sopravvissuti anche a questo, almeno questo è quello che si stava ripetendo a mente per non farsi prendere dallo sconforto.

un cuore infetto (remake)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin