"Okay" riuscì a dire quando fui quasi a corto di fiato, "possiamo fare le parti cantate insieme, almeno quelle iniziali, tu immagino ci voglia scrivere sopra e pensavo di farlo anche io. Che dici?"
Mida si strigò gli occhi commossi dal pianto sciocco e tornò serio.
Guardò la fotocopia del testo e lo lesse velocemente, "la prima parte magari la canti da sola, poi parto prima con le mie barre o le tue e poi il ritornello insieme?"
Mi misi anche io a rileggere il testo e annuì, "okay, let's go" dissi imitando il ragazzino del meme.
Era passato un anno ma ancora mi faceva ridere quella stronzata.

"Le prime parole lui quasi le parla" dissi stoppando subito la canzone originale, "ti va di farle tu? Poi parto io a cantare."
Christian diede il consenso e continuammo a studiare la canzone.
In due giorni forse non sarei riuscita a scriverci niente su ma sicuramente lui sì.

Entrambi eravamo d'accordo che la prima parte breve e parlata stava a lui, poi cantavo le prima strofa e finivamo insieme al ritornello, subito dopo si aggiungeva lui con le sue barre, se c'erano anche le mie o altrimenti mi sarei attenuta al testo per poi passare alla parte di cattura del pubblico dove stavamo al testo e facevamo cantare a loro il na na na previsto.

"La proviamo?"
Mi voltai per vedere Christian guardare il testo.
Quella mascella perfettamente definita era molto invidiabile.
"La prima parte sì" replicai smettendolo di guardare quando lui alzò gli occhi su di me.

Misi su la strumentale e da seduti e senza microfono iniziammo.

Mida si voltò versò di me con la bottiglietta di plastica in mano usata come microfono mi fissava, l'altra mano teneva il tempo battendolo sulla coscia.
Con un sorrisetto sfrontato iniziò a la sua prima parte parlata.
Non teneva neanche il testo sotto agli occhi, le prime frasi se le ricordava a memoria.

"You know you, you make me feel so good inside" la voce era bassa e estremamente sensuale per essere legale, i suoi occhi divertiti erano legati nei miei fortemente a disagio, "I always wanted a girl just like you.
Such a P.Y.T., Pretty Young Thing, ooh."
Il sorrisetto sulla sua faccia da schiaffi era ancora presente e tutta quella situazione surreale per qualche motivo invece di divertirmi, come avrebbe dovuto fare, mi faceva venir voglia solo di deglutire il mio imbarazzo.

Presi il testo in mano e iniziai a cantare evitando accuratamente di guardarlo in faccia.

"Where did you come from, baby?
And, ooh, won't you take me there
Right away, won't you, baby?
Tenderoni, you've got to be" ridacchiai mentre cantavo ma tentai velocemente di tornare seria, "spark my nature, sugar fly with me."

Seguì la base stando qualche secondo in silenzio e poi continuai a cantare, "don't you know now is the perfect time?
We can make it right, hit the city lights
T

hen tonight, ease the loving pain

Let me take you to the max" Alzai la voce solo verso l'ultima parola finale che richiedeva un acuto e poi guardai il ragazzo seduto di fronte a me che con testo in mano mi seguì nella canzone facendomi quasi da doppia voce.

"I want to love you (P.Y.T.)
Pretty young thing
You need some loving (T.L.C.)
Tender love and care
And I'll take you there, girl, ooh-oh"

Prima di partire con l'altra parte del ritornello lui si fermò per dirmi qualcosa e stoppai la base.
"Che dici se tu dici i want to love you, fai la voce sotto dell'acronimo, poi parto io con pretty young thing e poi di nuovo tu? Tipo una frase a testa."

"Proviamo" dissi mettendo indietro la base per riprovare la strofa.

"I want to love you" questa volta cantai guardandolo, "p.y.t." Feci la vocetta del coro.
"Pretty young thing" cantò lui guardandomi negli occhi.
"You need some lovin'" e poi subito dopo con la solita vocetta di prima, "t.l.c."
"Tender love and care."
E poi insieme: "and I'll take you there, girl, ooh-ooh."

Paris Latino - Mida Where stories live. Discover now