32."Meglio di prima."

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"Allora questo l'accetto, perché a differenza del altro è un bel compito."
Dico venendo interrotto da Simone.

"Guarda che non ha niente di diverso dall'altra coreografia."
Risponde lui.

"Si che è diverso.
Quella è stata fatta per ripicca, e continuo a dirlo..."
Affermo venendo interrotto di nuovo da lui.

"Ma se hai detto di no ieri."
Afferma lui.

"Come ho detto di no?
Ho sempre detto che è stato fatto per ripicca e non per..."
Dico venendo interrotto di nuovo.

"Si che lo hai detto.
SEI INCOERENTE."
Dice alzando la voce.

"ALLORA INTANTO PLACATI E NON ALZARE I TONI CON ME CHE NON CONCLUDI NULLA SIMO.
BELLO CHIARO."
Affermo rispondendo allo stesso tono mettendoci faccia a faccia.

"IO URLO QUANDO TU URLI.
PORTA RISPETTO.
HAI ALZATO TU LA VOCE PER PRIMO."
Dice lui.

"Vabbè arrabbiati quanto ti pare... Tanto a me non importa nulla."
Affermo con la lettera in mano.

Gli altri non dicono nulla e lasciano intendere di essere d'accordo con Simone.

"Simo... Simo..."
Afferma Soleil.

"Che ce?"
Domanda scontroso.

"Guarda che lui non ha mai rimangiato che è stato fatto per ripicca..."
Dice avvicinandosi.

"Vabbè dai... È arrivata la fidanzatina a difenderlo.
Sei il suo avvocato?"
Chiede mettendosi faccia a faccia con lei.

"Simo dai siediti.
Dai su."
Le dice lei con calma.
"Provate a tendere bene le orecchie."

"In quanti ti hanno detto che cambi il punto in base alla situazione?"
Domanda lui.
"Ogni volta che succede qualcosa cambi versione sempre."

"Vabbè, io ritorno in casetta."
Affermo uscendo infuriato dalla sala relax.


Appena esco, andando verso la casetta.
Cammino molto veloce cercando di sbollire la rabbia che ho dentro.

"EHIIII! TIZIANO FERMATI."
Sento dire dietro di me.

Mi fermo senza voltarmi e poi sento delle braccia confermi la vita.
O meglio, le sue braccia.

"Calmati."
Afferma dandomi un bacio sulla spalla coperta dalla felpa.
"Sono qui, ci sono io."

Io appoggio le mani sulle sue e le stringo e le accarezzo con il pollice.
"Grazie."

"Guardami."
Mi sussurra dolcemente.

Io sospiro e mi volto verso di lei con gli occhi chiusi.
"Calmati, non mi piace vederti così."
Dice mettendo una mano sul mio fianco e l'altra dietro la mia nuca.

Apro gli occhi nel momento in cui sento sento il suo respiro che si fonde con il mio e il suo naso sfiorare il mio.

"Tu non eri quella che voleva essere corteggiata da me?"
Domando sorridendo.

"Si, e me lo aspetto ancora.
Ma in questo momento voglio esserci per te."
Risponde accarezzando la mia nuca.



Con Sole iniziamo a camminare verso la casetta e da lontano vedo il piccolo vicolo dove eravamo l'altra volta.

Le afferro la mano e la trascino con me.
"Che fai?"
Chiede le sorridendo.

"Voglio stare un po' con te."
Dico appena arrivati e appoggiandola al muro.

Lei allaccia le braccia attorno al mio collo e io metto entrambe le mani ai lati della sua testa.

"E cosa vorresti fare?
Mi chiede inclinando la testa e guardandomi maliziosamente mentre si morde il labbro inferiore.

"Mmmh..."
Dico gemendo, chiudendo gli occhi e tirando indietro la testa.
"Non guardarmi così."

Poi li riapro appena sento le sue mani che salgono suo mio petto.
"Mi piace quando mi parli così."
Dice con voce roca per poi afferrare con l'indice la mia collana e tirarla verso di sé.

"Mi stai facendo impazzire.
Tu non hai idea di quando mi stai facendo impazzire."
Affermo gemendo al suo orecchio.

"Scappiamo?"
Mi chiede lei dolcemente.

"Credimi... Scapperei con te.
Ma ce ne pentiremmo per tutta la vita."
Dico accarezzando la sua guancia con. la sua stessa dolcezza.

Lei mi abbraccia!
E in questo abbraccio, non ce ne malizia ne sensualità.
Solo la sua dolcezza e il suo amore per me che mi fa sempre sentire.

"Devo farti una domanda."
Dico staccandomi e spostando i suoi capelli dal viso.

"Sentiamo."
Afferma lei diffidente.

"Cosa c'è con Umberto?"
Lei sbarra gli occhi e poi scuote la testa.
"Niente stupido.
Perché per quanto Umberto sia bello, tu ai miei occhi lo sei di più.
E voglio stare con te."

"Significa che posso baciarti?"
Chiedo sorridendo.

"Nono!"
Esclama lei mettendo una mano sulle mie labbra.
"Dammi certezze."

"Ma te le sto già dando, e poi come fai a resistermi?"
Domando baciandole il collo.

"Non lo so.
Ho bisogno di molto..."
Dice bloccandosi.

"Molto?"
Chiedo sfregando i nostri nasi.

"Autocontrollo."
Afferma sospirando.

"Torna con me.
Se mi ami, fallo.
Ti prometto che ti dimostrerò tutto ciò che vuoi."
Dico accarezzandola e poi spostando lo sguardo vedo un albero con le rose.

Ne stacco una, e gliela porgo.
Lei l'afferra e sorride annusandola.
"Voglio stare con te."

"Dai... Cosa?"
Dico incredulo pronto a doverla 'supplicare' un pochino.
"Sul serio?"

"Si."
Afferma lei sorridendo.
"Mi manchi, e voglio stare con te come prima."

"Ti sbagli!"
Esclamo baciandola e tenendo le mani sul suo viso per poi accarezzarla con i pollici.
"Meglio di prima."












SPAZIO AUTRICE:

Raga! Ultimo capitolo della giornata.
Questo un capitolo per metà di quello che è successo nel daytime e metà della mia creatività.

Voi cosa ne pensate?
Ci tengo sempre al vostro parere.

Baci.

G.💚

•• Amici23 •• Bella come il sole •• Kumo ••Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora